Capitolo 3

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10 anni orsono
Il sole avvolgeva con i suoi raggi le case, scaldata i i fiori intorpiditi dal freddo e scioglieva la brina della notte precedente in tante piccole gocce di rugiada. Gli uccellini cantavano e i bambini si svegliavano felici per la tempesta ormai passata. Tutti tranne uno. Un bambina. Quel giorno,come tutti quelli che li precedevano ormai da anni, fu svegliata dalle urla dei suoi genitori, di quell' uomo che fino ad alcuni anni prima considerava padre. Si alzò in punta di piedi, con ancora il corpo dolorante per le continue percosse delle notti precedenti, e si diresse cautamente in salotto. Lo scenario che le posto di fronte fu terribile, ancor più per una bambina di sette anni.

Pov. Annabelle
Mi sveglio urlando, come mi capitava nelle settimane dopo la morte dell'unica donna che mi abbia mai amato veramente.

Sono tutta sudata, ho gli occhi lucidi e stanchi, con delle profonde occhiaie che sulla mia pelle diafana risaltano tremendamente. La sveglia segna le 5:10 ma dopo questo so che non riuscirei più ad addormentarmi.

Decido di alzarmi e di farmi una doccia ghiacciata, chissà ma gari così riuscirò a dimenticarmi per un attimo di quel giorno, come se non fosse impresso a fuoco nella mia mente e nel mio cuore. È da quel giorno che ho rinchiuso il mio cuore dietro lastre di ghiaccio, che nessuno riuscirà a sciogliere mai.

Migliaia di goccioline d'acqua scendono sulla mia pelle, mentre spero che portino via anche una parte del mio dolore, ma questo non accadrà mai.

Esco dalla doccia e mi metta un paio di leggins neri con una felpa leggera,non mi trucco neanche e vado a fare una passeggiata per il bosco, sperando di calmarmi almeno un po'.

Raggiungo il mio posto speciale, e mi siedo sulla sponda del fiumiciattolo guardando l'acqua scorrere. Mi incanto a guardarla e di come con essa fluiscano i miei pensieri e le mie emozioni.

Pov. Damon
Ieri notte sono andato a dormire con il volto di quella ragazza impresso in mente.

È stata l'unica capace di tenermi testa, nonostante il mio sguardo e la mia voce da Alpha. Sono rimasto fin da subito incantato dalla sua bellezza e al tempo stesso dell'arroganza e dalla sfacciataggine che mai si penserebbe possano nascondersi dietro una ragazza così.

Questa notte non ho dormito per la frenesia di incontrarla di nuovo,ieri ho provato emozioni molto forti, ma sono scomparse non appena mi sono allontanato da lei.

Mi sono svegliato all'alba questa mattina,e ho deciso andare a controllare il perimetro del branco.

Sono Alpha da un anno ma ora sono costretto a sposare una ragazza per poter mantenere il mio potere. Non ho ancora trovato la mia compagna e spero di incontrarla entro la fine dell'inverno se no sarò costretto a sposare Veronica,l'unica Luna del branco,purtroppo. Ma ora non voglio proprio pensarci, spero solo nel miracolo di trovare la mia Luna,la mia anima gemella in tempo.

Nel frattempo giungo di fronte ad uno scenario spettacolare. Una ragazza poco più in là dei confini del mio branco è seduta sulla sponda del fiume che attraversa il bosco. È assorta nei suoi pensieri e non si accorge neanche del mio arrivo ed io come un idiota rimango a fissarla imbambolato. Sembra un angelo da quant'è bella, ha i lineamenti del viso delicati e la pelle diafana con le labbra rosso sangue e lunghe ciglia folte le accarezzano il volto. Tiene gli occhi chiusi e non riesco a capire di che colore sono, ma sono certo che siano bellissimi.  I capelli neri ricadono morbidi lungo le spalle ed alcuni raggi di sole le incorniciano il viso facendola apparire di una bellezza surreale. Ad un certo punto apre gli occhi, svegliata dal rumore di un ramoscello spezzato, ed allora la riconosco. È la ragazza che ho incontrato a scuola, inconfondibile con quegli occhi azzurro ghiaccio che sono capaci di leggerti dentro. Solo non so come ho potuto non riconoscerla.

La Lupa SolitariaDonde viven las historias. Descúbrelo ahora