Carlos

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Anche se Pac non portava l'anello Shelle non riusciva a darsi una risposta logica. All'inizio aveva pensato che si trattasse solo di una coincidenza, ma man mano che i giorni passavano si rendeva conto sempre di più che c'era sotto qualcosa, qualcosa di estremamente strano. Non era solo per l'anello, ma anche per il fatto che quando era vicino a Pac sentiva come di avere una bolla intorno a lei che la proteggeva, come se in sua presenza fosse al sicuro e protetta.

Quella mattina Shelle si preparò come ogni giorno e si diresse verso scuola.
<<Shelle!>> urlò una voce da dietro. Quella voce la conosceva bene, era quella del suo inseparabile amico Carlos.
<<ehi Carlos! Che ci fai così tardi qui? Di solito sei sempre in anticipo>> gli disse salutandolo. <<beh oggi mi sono svegliato tardi rispetto al solito>> le rispose ridendo, <<in realtà volevo anche parlarti in privato, sai, solo noi due...>>. << certo, riguardo a cosa?>> gli chiese Shelle. <<riguardo a Susanne>> le rispose lui. <<non dirmi che ti piace>> fece in tono speranzoso. <<bhe si...>> disse lui timido. <<ohh che cariniii>>.
<<si ma non dirlo a nessuno!>> le disse sussurrando. <<certo certo>>.
<<e a te invece?...piace qualcuno?>>. <<ma chi dai!?>> gli rispose sorpresa. <<non so...Pac..?>>. <<ehmm, perché proprio lui?>>. <<ahh lo sapevo!>>. <<è solo carino, e poi io non sono alla sua altezza, nel senso che lui è un ragazzo popolare mentre io sono una semplice ragazza neanche tanto bellissima>>. <<quello che conta non è l'esterno, ma l'interno>>.
E così, semplicemente parlando, arrivarono a scuola.

Carlos era un ragazzo molto simpatico e Shelle lo conosceva dall'asilo. Era basso, aveva gli occhi verdi e i capelli corvini. Era sempre stato allegro e molto intuitivo, soprattutto quando si trattava di Shelle. Lei non poteva nascondergli niente perché lui sapeva che quando Shelle mentiva si toccava le mani in continuazione. Quindi Shelle sapeva che non poteva nasconderli nulla, neanche i sentimenti che provava per Pac.
Quella mattina fu veloce e all'ora di pranzo, come sempre, Shelle si avviò al suo tavolo. Stava scrutando ogni angolo in cerca di Pac, ma non lo trovava.
<<principessa chi cerchi?il tuo principe azzurro per caso?>> le disse una voce alle sue spalle. <<ah eccoti, dov'eri finito?>> gli chiese lei girandosi. <<sempre dietro a te>> le rispose dolcemente. In quell'istante Shelle vide Susanne e fu costretta a chiudere il discorso con Pac. <<scusa Pac ora devo andare>> e corse via.
<<Susanne!>> le urlò . Lei si girò e corse verso Shelle. <<ehi dimmi>> le fece con un sorriso. <<beh vedi, penso che dovresti chiedere a Carlos di andare al ballo di fine anno con te...>>. <<perché mi dici questo?>> . <<penso che sareste proprio una bella coppia, la migliore!>>.
All'improvviso si sentirono degli spari provenire da fuori la scuola. Fu il panico totale. Tutti venivano strattonati di qua è di là senza la minima pietà. Shelle si sentiva perdere il fiato e rimase accucciata là dov'era, con le mani che le coprivano le orecchie e gli occhi spalancati dalla paura. Gli spari continuavano e il panico si diffondeva sempre più. Ad un tratto Shelle si sentì sollevare e qualcuno prese la sua mano e la portò con sé.

Si svegliò su un divanetto rosso bordeaux, in una casa che non era la sua. Doveva essere svenuta e qualcuno aveva dovuto portarla via. Tuttavia quella casa non somigliava neanche lontanamente a quella dei suoi amici.
Scoprì di chi era quando la porta si aprì. Era Pac. L'aveva salvata e portata al riparo.
<<ehi buongiorno>> le disse guardandola dolcemente>>. <<che ci faccio a casa tua Pac?>>. <<mentre stavamo scappando tu sei svenuta e quindi ti ho portata qui in modo che tu possa riprenderti>>. <<grazie..>>.
<<figlio mio ma chi è questa graziosa signorina?>>gli chiese una donna alle sue spalle. <<mamma è Shelle, te ne avevo già parlato poco fa>>. <<ah si è vero, chiedo scusa>> e gli diede un bacio sulla guancia. <<cara ti serve qualcosa?>> chiese a Shelle. <<no grazie, penso che avvertiró i miei genitori dell'accaduto. Grazie comunque>>.  <<l'ho già fatto io. Saranno qui tra poco>>. Le disse lui. <<Pac>>. <<dimmi principessa>>. <<grazie>>.

SE MI GUARDI CHIUDO GLI OCCHIWhere stories live. Discover now