Mickey guarda verso Ian. Il ragazzo è ancora sdraiato nel letto, con le sottili lenzuola attorcigliate intorno alle sue gambe pallide. Mickey distoglie lo sguardo e va a mettere su il caffè. Non gli serve così tanto ora che è estate e che sta lavorando meno ore, ma è più per la routine. È strano pensare che si è infilato in queste abitudini domestiche con Ian.
Ian entra nella stanza trovando Mickey seduto sul divano con una tazza di caffè tra le mani. Ha aperto la finestra perché un po' di brezza entrasse nella stanza, ma è lontano dall'essere fortunato. Le estati di Chicago sono fottutamente assassine quando non si ha dell'aria condizionata decente.
"Caffè caldo in una mattina così?" dice Ian.
"Non devi berlo" replica Mickey.
Ian si riempie una tazza comunque e si siede accanto a Mickey. Si siede abbastanza vicino che le loro braccia si toccano, ma nessuno dei due ne fa una gran cosa.
"Cosa fai oggi?" chiede Ian.
"Degli affari" dice Mickey evasivo.
Con la coda dell'occhio, riesce a vedere Ian che gli rivolge uno sguardo di avvertimento contro qualsiasi stronzata abbia intenzione di fare. Ma Mickey e Svetlana lo hanno pianificato da più di un mese. È il pezzo forte del loro amatoriale crimine organizzato.
"Non farti arrestare" dice Ian. "Non ho soldi per la tua cauzione"
"Nessuno te l'ha chiesto, cazzo" dice Mickey, anche se segretamente apprezza che Ian si porrebbe il problema qualora succedesse.
"Non stai negando che potrebbe succedere"
"Non mi farò arrestare, cazzo, contento?" dice Mickey.
"No. Fa caldo da morire fuori oggi, stiamo bevendo caffè caldo, e sei vestito. Come potrei essere contento al momento?"
"Stronzo smielato" borbotta Mickey.
Quando finiscono il caffè, si baciano per un po', visto che Mickey ha del tempo. Ci sono qua e là dei reciproci palpeggiamenti. Ian si lagna un po' quando Mickey lo spinge via, ma Mickey spiega che ha davvero delle cose da fare.
"Finirai più tardi" insiste.
"Tutto quello che ti serve, principessa" dice Mickey.
Ian gli dà un pugno sul braccio e si dirige verso la porta. Quando se n'è andato, Mickey chiama Svetlana per la conferma finale. In parte sta sperando che ci sia la segreteria telefonica e che possa usare quella scusa per limitarsi a scriverle, perché odia parlare al telefono con Svetlana. Sgradevolezza a parte, gli accenti al telefono sono irritanti da morire.
Svetlana risponde, tuttavia. Senza salutare, dice, "Sai ora e luogo?"
"Cavolo, la fai sembrare una fottuta operazione nera*" dice Mickey. "Perché così misteriosa?"
"Non mi fido di compagnia telefonica" dice Svetlana.
Probabilmente c'è una storia lì dietro. Conoscendo Svetlana e il suo speciale stile di paranoia, c'è sempre una folle storia. Forse glielo chiederà al lavoro uno di questi giorni, ma ora non è il momento.
"Sì, ora e luogo, l'ho scritto" dice Mickey. "Pronta per andare?"
"Sono già fuori dall'appartamento" dice Svetlana. "Probabilmente tu stai ancora a letto"
"Vaffanculo, sto uscendo adesso" dice Mickey.
Beh, almeno lo sta facendo ora. Afferra le chiavi e va verso la porta, girando la chiave due volte prima di andare. Riflette sul portarsi una pistola per essere sicuro, ma probabilmente finirebbe col causare più problemi di quanti ne valga la pena. Inoltre, una vecchia regina e la sua moglie ubriaca, quandi problemi potrebbero causare?
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I ragazzi etero non fanno danza classica
FanfictionMickey è il nuovo pianista in una scuola di danza, e Ian è probabilmente la persona più irritante che abbia mai incontrato. Quindi naturalmente, anche se ciò si spinge ai limiti della professionalità, decide di infastidire il giovane. Perché ogni ra...