3. Capitolo

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ALLORA: QUESTO E' UN CAPITOLO CONTENENTE PARTI SMUT (SESSO IN QUESTO CASO FRA MASCHI, MOLTO ESPLICITO. ).
LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE, E' MOLTO MOLTO IMPORTANTE.



Ero follemenete, totalmente, pienamente innamorato di lui. Era entrato nella mia vita in punta di piedi ed ormai, dopo quasi tre mesi, era parte integrante di essa; la mattina mi svegliavo avvolto contro il suo corpo e la sera mi addormentavo nel suo letto.
Con Ashley avevo chiuso tutti i rapporti, e lei come prevedibile stava già passando un periodo di "crisi" con Harry, Zayn invece si sentiva ancora con i suoi amici, nonostante dicesse di voler tagliare i ponti con loro, li vedevo ancora scmabiarsi occhiate divertite nei corridoi.
Era una domenica mattina quando finalmente ci scambiammo il primo bacio; avete presente i primi baci? Quelli che non hanno niente di malizioso, quelli dolci, romantici e delicati, ecco, era uno di quelli. A seguire ce ne furono altri, sempre più sporchi e maliziosi, finché arrivammo al culmine.
"Zayn?" Lo richiamai un giorno, alzando la testa dal suo petto, poggiando poi il mento su esso, mi mordicchiai il labbro con violenza mentre cercavo il suo sguardo.
Aprì gli occhi e con un cenno della testa mi invitò a continuare la frase, posò poi una mano sul mio sedere, stringendolo in essa e provocandomi un gridolino poco virile che lo fece però scoppiare a ridere.
"Dovresti mettere su qualche chiletto, fra poco mi sparisci fra le mani."
Il mio cuore si gonfiò a quelle parole, ero felice di essere così magro, ero orgoglioso dello sterno che si vedeva tramite le cannottiere ed ero così felice di essere finalmente sottopeso di nove chili.
Accennai un sorriso e scossi la testa quasi impercettibilmente, continuai poi la frase, posando una mano sulla sua guancia.
"Non è che lo stai facendo solo per pena, vero? Cioè questi baci e tutto il resto, non è che te ne pentirai, vero? Perché magari ti sei stufato dei tuoi amici e ora mi usi solo come svago, diciam- umph." Venni interrotto bruscamente dalle sue labbra, che con una mossa abile erano già contro le mie. Insinuò la lingua fra esse, mentre con una mano andava ad accarezzarmi dolcemente i capelli, inclinai la testa di lato per permettere meglio alle nostre lingue di vagare insieme per le nostre bocche. Dopo qualche secondo si staccò a riprendere fiato,
posando la fronte contro la mia.
"Nemmeno per sogno, tu mi piaci. E poi, abbiamo appena iniziato con queste cose e già credi che mi stufi?" E per la prima volta ebbi paura, incontrai il suo sguardo ma fu diverso dal solito; era quasi falso.
Non ebbi tempo di chiedergli cosa succedesse perché si buttò niovamente sulle mie labbra, schiusi leggermente la bocca solo per permettere alla sua lingua di vagare alla ricerca della mia, la sua mano scivolò sul mio sedere e gemetti sulle sue labbra, senza rendermene conto.
In pochi minuti mi trovai a cavalcioni sul suo bacino, mentre le sue mani continuavano a vagare sotto la mia t-shirt.
I suoi tocchi mi bruciavano addosso, mi sentivo tremendamente sbagliato in quel momento, grasso e sbagliato, per precisare.
Cercai di non farlo notare quando mi levò la maglietta, cercai di continuare a fingere, ma senza rendermene conto mi ritrovai a trattenere le lacrime; Zayn se ne accorse e si staccò appena dalle mie labbra, inclinando la testa di lato.
"Lou? Che succede?"
Succede che sono un ammasso di grasso, succede che quando mi siedo le mie cosce diventano come dei continenti, succede che i rotolini della mia pancia non mi fanno chiudere i jeans e succede che tu non devi vedere lo schifo che vedo io.
"Niente, continuiamo." Non lo feci dire altro, per quella serata.
Ci baciammo ancora e ancora, finché mi ritrovai senza jeans e senza maglia a farmi guardare con lussuria da Zayn, non riuscii a farmi levare anche i boxer, perché nonostante fossi eccitato e dovessi non pensarci, il mio punto fisso era quello; il grasso.
Cominciai a lasciare baci sulla linea a 'v' del suo corpo, passai la lingua sopra l'elastico dei suoi boxer per poi abbassarglieli in un colpo solo, mi morsi il labbro a osservare la sua erezione rivolta sullo stomaco, e niente, in quel momento avrei voluto fermare il tempo
solo per godermi quell'immagine.
Mi immobilizai quando si allungò verso il comodino e afferrò il cellulare, seriamente? Inclinai la testa di lato, e feci per dire qualcosa ma ovviamente mi anticipò.
"Voglio immortalare questo momento, mica ti secca se ti faccio un video vero?Lo terrò solo per noi, ovviamente. Fidati di me."
E avrei dovuto urlargli contro che era un folle, che non mi sarei mai abbassato a fare quelle cose, che se lo doveva sognare, ma ebbi paura di perderlo, di rimanere solo, di nuovo, così accettai.
Accettai di farmi filmare mentre prendevo il suo membro fra le labbra, mentre leccavo la punta di esso e scendevo fino alla base, non alzai quasi mai lo sguardo verso l'obbiettivo, sentendomi così usato e sporco avrebbe solo peggiorato le cose.
Tremavo e infondo sentivo di fare quelle cose contro voglia, l'unica cosa che mi spronava a farlo erano i gemiti soffocati di Zayn.
Continuai a pompare con le labbra la sue erezione, finché arrivò al culmine e mi vennè in faccia, senza chiedere il permesso e senza dirmi niente mi ritrovai sporco del suo seme con il flash puntato in faccia. Accennai un debole sorriso, per cercare di non rovinare del tutto quel momento.
Chiuse il telefono e lo ripose nuovamente sul comodino, poi mi guardò e mi lanciò contro un pacchetto di fazzoletti.
Ci rimasi male, veramente molto male, che diavolo gli prendeva?
"Vuoi che ricambi?"
Scossi appena la testa e dopo essermi pulito il viso, mi infilai sotto le coperte, mi attorcigliai dentro il piumino e gli diedi spalle, sospirando.
Volevo rischiare, ora o mai più.
"T-Ti amo." Lo dissi in un sussurro, quasi impercettibile, chiusi gli occhi e sentii una lacrima scivolarmi sullo zigomo, incontrandosi con un'altra sul mento.
Non rispose subito, o meglio, non rispose mai, si alzò dal letto e si rivestì. Sentii che si allacciò i jeans e si infilò la maglia, lo fece lentamente e a me sembrò un supplizzio.
"Buoanotte, Louis." Mi lasciò un bacio sulla guancia e uscì dalla camera, come se non fosse successo niente.
Giustificai quell'azione, magari non mi aveva nemmeno sentito.

Two ghosts (Larry S.)Where stories live. Discover now