XXI-Libertà e diversità

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Spesso siamo spinti dai nostri genitori, dalla propria comitiva o dagli insegnati a fare quello che la nostra società ci impone di essere: ci lodiamo spesso della nostra cultura democratica e liberale ma ci dimentichiamo che in realtà i veri despoti siamo noi; noi che ghettizziamo qualcuno che la pensa in modo differente; noi che non diamo la parola alla gente solo perché non ha abbastanza mi piace; noi che adoriamo fare parte di un gruppo di pochissimo o, perché no, esserne il capo e il leader indiscusso; noi ci facciamo grandi con i deboli e piccoli con i forti; noi che ci lodiamo di quello che in realtà non siamo. Non dobbiamo quindi sempre attaccare la casta o gli altri per questa nostra società ma anche noi che l'accettiamo e la viviamo, felici o no. Dobbiamo togliercela la maschera, fingiamo di essere felici di questo mondo ricco e prospero, questo mondo che ci educa solo ad attaccare e a parlare male, che ci toglie i sentimenti dandoci in cambio fiumi di denaro da spendere in cose inutili. Perché se si è Umani, non uomini, tutto questo non può piacere. Finiamo di essere repressi: portiamo la libertà di pensiero e parola in tutte le case; diffondiamo sentimenti, amore e cultura prima che sia troppo tardi, prima di scomparire travolti dalla nostra stessa esistenza come hanno già fatto molti in silenzio.

Le predisposizioni del cuoreDonde viven las historias. Descúbrelo ahora