If you pretend it from the start like this, with a tight grip, than my kiss

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-Oggi è l'ultimo giorno di scuola e tra quattro giorni è Natale. In questo periodo concedono l'amnistia anche ai carcerati, credo che tu possa anche ritornare a parlarmi- chiudo l'anta dell'armadietto, sospirando. Daniel continua a guardarmi, poggiato ad esso, con le braccia conserte. –Quante volte ancora ti dovrò ripetere che sono un completo idiota e che, probabilmente, rimpiangerò per tutta la vita quel che ho fatto?-

-Fino a quando non avrò un bel po' di autostima- faccio per superarlo ma le sue mani si poggiano sulle mie spalle, spingendomi indietro.

-Sei tornata con Albus, non dovrebbe più interessarti- abbasso lo sguardo, per poi spostarlo da un'altra parte. Credo sia stata Daisy a dirglielo visto che, negli ultimi due mesi, non si è fatto vedere più di tanto. Sta usando la stessa tecnica di quando se ne è andata Rebecca, forse spera davvero che corra a salvarlo, ma questa volta non lo farò. Mi ha tradito, quando avevo solo lui e basta.

-Sarò pur libera di non rivolgerti la parola no?-

-Vuoi davvero mandare all'aria la nostra amicizia per un cavolata del genere? Andiamo Rosebelle, ne abbiamo passate davvero tante nell'ultimo anno-

-Sono solo stanca di essere costantemente presa in giro da voi e ora, se non ti dispiace, vorrei andarmene, devo finire i regali di Natale- lo supero, le nostre spalle si toccano. Mi fermo un attimo, sentendo le lacrime salire agli occhi. Mi manca, mi manca davvero tantissimo.

-In realtà ti volevo dare il mio- mormora. Socchiudo le palpebre, sentendo i suoi passi dietro le mie spalle. –Auguri Rose, spero che passerai delle buone feste- mi porge un pacchettino rosso, sorridendo appena. Prima che io possa dire altro, se ne va, con le mani cacciate in tasca e il passo lento.

Sento un peso sopra il petto, un macigno che mi rende difficile anche respirare. Perché deve essere tutto così dannatamente difficile?

-Ehi amore che succede?- la voce di Albus mi risveglia dal mio stato di torpore.

Scuoto la testa, cercando di sfoderare uno dei miei migliori sorrisi. So che loro due non si parlano, e non voglio di certo peggiorare la situazione. Forse c'è ancora una speranza che, almeno la loro amicizia, si salvi.

-Niente, credo che mi sia andata qualcosa nell'occhio- con la scusa di cercare un fazzoletto nella tracolla, vi ci getto dentro il regalo di Daniel, nascondendolo accuratamente.

-Fa' un po' vedere- poggia una mano sul mio mento, alzandomi il viso e osservandolo attentamente. –Non riesco a vedere niente Rose-

-Sarà stato sicuramente un ciglio- mi libero dalla sua presa, dirigendomi verso l'uscita. Mi sento soffocare, ho bisogno di aria.

-Daniel oggi ci ha degnato della sua presenza, lo hai visto?- mi cinge le spalle con un braccio, attirandomi a sé. Il mio stomaco si stringe in una morsa, provocandomi la nausea. Perché deve essere tutto così dannatamente complicato?

-Abbiamo quasi tutte le classi in comune, ricordi?-

-Ti ha detto qualcosa?-

-No- mento, spudoratamente. Ma non so, raccontare ad Albus tutte le parole che sono volate in quelle ore sarebbe come tradire Daniel e, per quanto io possa avercela con lui, non se lo merita proprio.

Credo che sia rimasto piuttosto solo, dopo la scoperta di Halloween nessuno gli ha più parlato, e non capisco davvero il perché. Il torto Daniel lo ha fatto a me, non a loro, e dovrebbero smetterla di schierarsi.

-Suo padre mi ha chiamato ieri sera, è preoccupato per lui e, come al solito, mi ha chiesto di intervenire. Credo che il mio scopo nella vita sia fargli da babysitter-

Midnight dreams(#Wattys2020)Where stories live. Discover now