Extra: "Is that a yes?"

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Calum sentì una chiave gettare nella serratura e sussultò. Si guardò intorno e capì che aveva preso sonno guardando la televisione.

Prima che riuscisse a trovare le forze per rialzarsi dal divano sul quale si era appisolato, Luke comparve sulla soglia della porta. Aveva un'espressione estremamente stanca, ma quella stanchezza fu mitigata da un sorriso che prese posto sulla sua faccia alla vista di Calum.

"Ti avevo detto che avrei fatto tardi" gli disse Luke, guardandolo severo, ma sempre con il tipo di sorriso che rivolgeva solo a Calum. "Non dovevi rimanere sveglio ad aspettarmi. Di nuovo."

Calum scrollò le spalle e si alzò il cappuccio della felpa sulla testa.
Luke gettò sul pavimento la camicia, seguita dai pantaloni che sembrava non poter sopportare un minuto di più. Sentiva ogni singolo muscolo del suo corpo gridare pietà. Tirò via anche le scarpe, avvicinandosi poi al divano.

"Ho preparato la cena" iniziò Calum. "Aspetta, vado—"

Luke trattenne Calum sul divano, applicando con la mano una lieve pressione sulla sua spalla. Calum gli rivolse uno sguardo incuriosito, quando si distese sopra di lui.

"Non ho molta voglia di mangiare."

Luke sapeva, anche se non poteva vederlo in viso perché aveva posato la guancia sul suo petto, che Calum lo stava guardando preoccupato. Era la terza volta in due giorni che saltava un pasto e a Calum non andava per niente a genio la cosa.

Il fatto è che era troppo stanco persino per la buona cucina di Calum. Giá. Calum aveva imparato a cucinare ed era incredibile come fosse diventato bravo in cosí poco tempo. Probabilmente erano serviti parecchio i consigli di sua madre - che si premurava di chiamarlo ogni mattina per assicurarsi che mangiasse regolarmente. E che dormisse. E che avesse i vestiti puliti.

(E che Luke lo trattasse bene)

Erano ormai quattro anni che abitavano in quel piccolo - ma abbastanza grande per entrambi - appartamento. Erano riusciti a comprarlo con i soldi ricavati dal negozio di strumenti, con qualche aiuto da parte dei genitori di Calum.

L'avevano preso alla fine del suo primo anno di college. Il college. Quanto era felice di esserne finalmente fuori. Era stata un'esperienza piuttosto dura, Calum poteva testimoniarlo.

Ma il college non era nulla in confronto alla specializzazione. Per carità, Luke era molto grato di aver ottenuto la borsa di studio per la specializzazione in cardiochirurgia. Era un posto ambito da molti e lui era riuscito a raggiungerlo. Solo che trascorrere in media settanta ore a settimana in ospedale, in piedi e con i suoi superiori che gli sbraitavano contro la maggior parte del tempo non era esattamente una passeggiata. Chiaramente, aveva optato per lasciare completamente a Calum la gestione del negozio che era appartenuto a suo nonno fino alla morte di quest'ultimo.

In ospedale c'erano giorni tranquilli, quasi noiosi, finché non arrivavano quelli caotici che lo facevano tornare a casa in mille pezzi, rinchiusi in una scatola di cartone. Quel giorno appena trascorso era chiaramente uno di quelli caotici.

"Luke..." Calum brontolò, evidentemente contrariato da quella nuova, brutta abitudine di Luke di non mangiare regolarmente.

Luke alzò il capo, poggiando il mento sul petto caldo di Calum. Adorava quando, in pieno inverno, Calum indossava quelle felpe di lana tanto grandi da poter quasi contenere entrambi. Faceva sembrare Calum più piccolo, ma sempre abbastanza forte e caldo da poterlo stringere e proteggere.

"Questa è l'ultima volta. Davvero. Sono troppo stanco adesso per mangiare, ma domani ho il giorno libero quindi mangerò fino a scoppiare" disse Luke, portando un dito a tastare la guancia di Calum, il cui viso fu scosso da un sorriso istantaneo. "Mangerò fino a quando sarò grasso e tu non mi vorrai più."

Burn with you || cake. [In Revisione]Where stories live. Discover now