seconda lettera

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Ciao Louis, sono sempre io, Harry.
Come immaginavo non hai risposto alla mia lettera, non me meraviglio, ma tranquillo, ti perdono anche questa. Non posso farti un dramma per tutto, no? risulterei pressante e opprimente, come la tua fidanzata!
Oggi sono particolarmente arrabbiato, Louis, e sai perché?
Perché tu stai fingendo di amarla come amavi me, con la piccola differenza che a me amavi davvero. O almeno così dicevi.
Me lo ricordo ancora quel giorno, era il natale del 2011, per il tuo compleanno ti avevo regalato delle rose rosse e ti avevo scritto una lettera spruzzandoci sopra un po' del mio profumo, dicevi di amarlo. Appena le trovasti un sorriso enorme si dipinse sul tuo viso e provasti a chiamarmi, ma la sorpresa non era finita perché poco dopo mi presentai dinanzi a te ed i tuoi occhi si riempirono ancor più di gioia, Louis.
Mi abbracciasti forte e mi sussurrai all'orecchio: "Ti amo, Harry".
Ricordo i brividi che provai, ricordo con quanta facilità le mie labbra si curvarono all'insù e quanto mi risultasse facile essere felice in quel momento. Tutto si annulló e rimasimo solo io e te in una casa calda e accogliente, illuminata dalle luci di un albero di natale che accoglieva sotto di lui tanti regali che le tue sorelline erano impazienti di aprire.
Sai come mi sento io? Come quando le lucine si spengono e la stanza diventa priva di colore, come quando le carte dei regali sono accartocciate a terra e la stella sulla punta è ormai storta.
Io mi sento così: privo di colore, accartocciato e strappato, storto.
Beh, Louis, non mi resta di dirti che mi farebbe piacere se rispondessi almeno a questa lettera. Ti lascio una domanda, magari così rispondi.
Riaccenderesti tutte le lucine di natale per dare di nuovo colore al tuo cuore? Perché quando eri con me era totalmente colorato.
Aspetto tue risposte.
Ancora tuo,
Harry.

Harry chiuse la lettera in una busta, mise il francobollo e la compiló.
Dopodichè si guardó intorno prima di lanciare un sospiro e iniziare a piangere disperatamente sopra la sua scrivania color panna. Non ricorda quando ma si addormentó tra le lacrime con la testa poggiata sui fogli di carta ormai bagnati dalle sue lacrime.
"Louis, rispondimi, ti prego." Gridava disperato dentro di se.

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