Capitolo 38

113 15 9
                                    

Mercoledì 8 febbraio

Ero arrabbiato, talmente arrabbiato che avrei potuto uccidere Phil con le mie stesse mani senza provare alcun rimorso.

Certo, questo solo se si fosse degnato di onorarci con la sua presenza, idea che tra l'altro sembrava non sfiorarlo minimamente dal giorno in cui lui e mia zia erano spariti, lasciandoci senza una spiegazione accettabile e con una Veggente impreparata da proteggere.

Ero nel suo studio da ore, alla ricerca di qualsiasi cosa potesse chiarirmi le idee sui poteri di May e sul motivo per cui i Jones potessero essere tanto interessati a lei. Aveva un potere raro, era vero, avrebbe potuto prevedere i loro piani e comunicarceli, ma non poteva essere la sola ragione. Non giustificava un tale dispendio di energie da parte loro, né i rischi che stavano correndo. Le sue visioni erano utili, ma di certo non di facile lettura; erano più che altro simboliche, imprecise, e da quel che sapevo non ne aveva più avute da molto tempo, a meno che non me le stesse in qualche modo nascondendo.

Ma allora perchè l'avevano rapita? Solo per incastrare me? Riponevano così tanta fiducia sulla mia avventatezza da rischiare la vita senza preoccuparsene? No, qualcosa non quadrava, per niente.

Dovevo solo trovare quel libro, accidenti. Il libro blu e i documenti che May mi aveva mostrato qualche giorno prima, mi bastavano quelli per comprendere a cosa Phil stesse lavorando prima di partire... Ma, evidentemente, doveva aver deciso di portare con sé tutte le sue scartoffie, perchè non riuscivo a scovarle in nessun angolo dell'ampia biblioteca.

Scesi dall'ennessima scala, atterrando sul parquet con un piccolo tonfo, quasi inudibile.

Avevo analizzato tutti gli Annali che nell'Indice erano segnati come importanti per la tematica 'Poteri e doni particolari', ma non avevo trovato nulla di soddisfacente.

Mi serviva il 'Libro delle Famiglie'. Dovevo capire come avesse fatto May a trovarsi un potere da Guardiano senza averlo ereditato dai suoi genitori. Forse una mutazione avvenuta nel suo DNA, la prima volta nella sua famiglia, ma nessun neo-Guardiano era dotato di simili capacità. Ci voleva tempo, allenamento. Solitamente tutti i novizi, se lasciati al loro destino, non scoprivano mai il loro potere, rimanendo semplici Sognanti.
Quindi, come giustificare il dono di May, venuto alla luce senza nessun aiuto?

Tirai un pugno alla spalla di una libreria, facendone scricchiolare il legno, nel tentativo di scaricare la tensione che avevo accumulato. Non avevo ancora avuto modo di prendere fiato dopo lo scontro con Kyle; dopo essere usciti dalla discoteca attraverso una porta secondaria io e Kenneth avevamo subito riportato le ragazze a casa nostra, Amber le aveva cambiate e il fratello si era messo di impegno nel creare qualche impacco per medicarle.

Ed io? Io ero corso nello studio di mio zio, tormentato dai miei stessi pensieri, a cui non riuscivo a dar pace.

Rimasi a guardare le vibrazioni che avevo provocato nel mobile finchè non si dispersero del tutto, cedendo il posto ad una calma piatta e densa.

Sospirai. "Maledizione, Phil, perchè continui ad escludermi?" pensai fra me. Ero stanco di essere trattato come un bambino, a cui si devono celare i problemi del mondo, troppo complessi per la sua fragile mente. Ero forte, più di mio zio, nonostante lui fingesse il contrario.

Phil era il fratello minore di mio padre e alla sua morte ufficiale aveva preso il controllo della famiglia, come mio tutore. Perchè io ero minorenne, ovviamente. Ero io il diretto discendente di mio padre, ero io a dover comandare, eppure Phil non sembrava prendere in considerazione il mio diritto di nascita e condividere i suoi misteri con me sembrava quasi disgustarlo.

Certo, in realtà non potevo criticarlo per una simile scelta. Ero un bravo Guardiano, ma la mia reputazione era ormai macchiata. Se fossi stato un capo fin dal principio avrei gettato nella cenere l'intera famiglia con i miei comportamenti. Già, perché ora cosa stavo facendo? Avevo soltanto incasinato tutto.

DreamkeepersWhere stories live. Discover now