Se fossero mortali?

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Leo non ne poteva più.
Perché il suo cuore, tra tutte le belle ragazze che c'erano nel mondo, doveva scegliere proprio lei.
Insomma, poteva scegliere una ragazza un po' più alla mano, no?
No.
Basta, ormai era deciso a lasciarla perdere.
Poi, però, il cervello gli mandò un'imagine di lei.
Capelli color caramello che lui voleva arruffare, labbra carnose che lui voleva baciare, occhi meravigliosi che lui voleva fissare sempre...
Non ci sarebbe riuscito.
Non sarebbe mai riuscito a dimenticarla.
Non sarebbe mai riuscito a dimenticare Calypso.

Però lui ci stava male.
Lei continuava a rifiutarlo.
Ancora.
E ancora.
Aveva provato a sostituirla con altre ragazze, ma continuava a pensare a lei.
Per cui, le sue relazioni non duravano mai niente.
Lui non era il tipo da avere una cotta segreta o robe simili.
Per cui, ogni volta che si vedevano lui flirtava con lei, e lei lo rifiutava.
Per cui ogni volta che si vedevano lui sentiva un colpo al cuore.
«io non ce la faccio più, ragazzi» esclamò Leo ai suoi amici, Jason e Percy «ogni volta che la corteggio, lei mi riufiuta, le dico frasi dei migliori poeti, e lei se ne va come se le avessi detto una filastrocca per bambini!»
«forse è proprio qui che sbagli» disse Percy.
«in che senso?»
«non devi dirle frasi dei poeti» rispose Jason «devi dirle frasi tue, che ti vengono dal cuore.
Lui non aveva capito, ma annuì.
In che senso doveva dirle frasi sue?
Lui non era mica un poeta!
Era solo Leo Valdez, burlone della scuola e costruttore di strumenti che erano famosi per esplodere.
«è che... lei è così... perfetta» iniziò a dire «è bella, intelligente, fantastica... quando sono con lei mi sento... destabilizzato. Mi sento come se lei fosse a tutt'altro livello, in ogni senso possibile. Mi sento come se mi fossi innamorato della luna: bellissima, perfetta, ma irraggiungibile. Bellissima perché irraggiungibile, irraggiungibile perché perfetta»
Sia Jason che Percy sorrisero.
«Leo, queste cose non devi dirle a noi» disse Percy «devi dirle a lei»

La mattina dopo, Leo andò da Calypso con il cuore in gola.
«ehm, senti Calypso, posso parlarti in privato?» disse Leo prendendola per mano e portandola in un angolo appartato, vicino alle aiuole.
«Calypso... io, ecco, ho scritto qualcosa per te»
Calypso alzò gli occhi al cielo.
«e sentiamo Valdez, di che poeta è, questa volta?»
Leo sorrise in quel suo modo furbesco che faceva sempre mancare un battito al cuore di Calypso, anche se lei non l'avrebbe mai ammesso.
«il grande poeta Leo Valdez al suo servizio, mia signora» disse, per poi fare un inchino teatrale.
Lei rise sotto i baffi, per poi rimproverarsi mentalmente.
Non doveva dargliela vinta.
No, no e ancora no.
Peccato che il suo cuore, dispettoso, non condivideva il programma.
«allora sentiamo, cosa hai scritto?»
«ehm» Leo tornò imbarazzato «ecco...» si schiarì la voce «sei meravigliosa Calypso, fantastica e...» si diede mentalmente uno schiaffo.
"Non pensare" gli disse la voce di Jason nella mente "parlale col cuore"
«mi sono innamorato di te come i poeti si innamorano della luna: un amore lontano, impossibile, tra un essere terreno e una pallida bellezza immortale, il mio amore è così: tra me e te, che sei come la luna: perfetta perché irraggiungibile, irraggiungibile perché perfetta» fece una pausa «e...» non ebbe il tempo di finire la frase, perché Calypso corse tra le sue braccia a lo baciò.
L'aveva fatto senza pensare, senza riflettere, come Leo le aveva detto la sua poesia.
Forse, perché le azioni migliori vengono dal cuore.
Quando si allontanarono, Calypso lo guardò.
«c'è una grande differenza tra il tuo amore e quello dei poeti per la luna» disse Calypso.
«e quale?»
«che tu, la luna, l'hai raggiunta»

Angolo autrice:
Allora.
I primi quattro capitoli di questa serie li ho scritti pensando a delle ship di Miraculous.
Chi le indovina tutte e quattro, potrà dirmi che ship fare dopo (canon).
Bene.
Ciaoooo
~Daly

Serie One Shot PJ e HOOWhere stories live. Discover now