chapter seventeen

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Jimin era sdraiato su un fianco sul letto. In parte a lui c'era Sun Hee che ancora dormiva a pancia in giú, la ragazza era coperta dalle lenzuola solo fino al fondo schiena, il resto rimaneva completamente nudo e scoperto con i capelli che le ricadevano scompigliati sulle spalle.
Il ragazzo sospiró e con una mano incominció ad accarezzare la schiena scoperta della ragazza, risalendo e scendendo sulla spina dorsale.
Sun Hee ebbe un piccolo brivido ed emise un piccolo sospiro, prima di accoccolarsi ancora di piú al cuscino e a sorridere leggermente nel sonno. Jimin sorrise a sua volta nel vedere l'effetto che riusciva a fare anche nel sonno alla ragazza che amava.
La notte prima avevano fatto l'amore per la prima volta e se chiudeva gli occhi, Jimin, riusciva a rivevere ogni momento, riusciva a percepire ancora le mani di lei che gli accarezzavano il petto, le unghie che affondavano nella sua schiena, i sospiri nel suo orecchio, le labbra sul suo collo e i denti a torturargli le labbra.
Probabilmente era stata una delle notti più belle della sua vita; averla così vicino a se, poterla stringere, percepire le loro pelli nude a contatto tra loro, gli procurava un emozione così forte da non poterla descrivere.
Jimin spostó lo sguardo sulla sveglia accanto al letto e si rabbuiò quindi vide l'orario, tra un'ora sarebbe dovuto essere in sala prove, di lì a qualche settimana sarebbe ricominciato il tour con la prima tappa a Taipei e tutto doveva essere perfetto. Depositò un leggero bacio sulla guancia della ragazza e si alzò dal letto e dopo essersi rivestito, si avviò verso la cucina.
Una volto giunto cominciò a curiosare tra i diversi mobili alla ricerca di qualcosa da preparare per Sun Hee. Sapeva che la ragazza non amava mangiare di prima mattina, così decise di farle un frullato con delle mele, delle banane e delle fragole che aveva trovato, ma quando prese il vassoio e mise sopra i bicchieri con il contenuto gli sembrò davvero molto triste, così ricordandosi che la ragazza gli aveva detto che sul tetto della palazzina in cui abitava c'era un piccolo giardino, decise di andare a prendere dei fiori il più velocemente possibile.
Fortunatamente non incrociò nessuno e quando torno nell'appartamento, Sun Hee stava ancora dormendo. Non aveva nessuna intenzione di svegliarla, ma non voleva neanche lasciarla da sola, non dopo la notte che avevano passato insieme, ma il tempo incominciava a sgocciolare, così decise di scriverle un post it da lasciare sul vassoio, sul mobiletto accanto al letto. Stava giusto lasciando la stanza quando una voce lo costrinse a fermarsi.
<<Dove stai andando?>>
Quando Jimin si girò, vide Sun Hee seduta sul letto, con una mano teneva il lenzuolo al petto e con l'altra si stava stropicciando un occhio. Il ragazzo si avvicinò a lei e si sedette sul letto.
<<Devo andare agli allenamenti>> le rispose accarezzandole una guancia <<ti ho preparato la colazione>>.
La ragazza lanciò un'occhiata al vassoio e sorrise, per poi spostare di nuovo lo sguardo su Jimin <<volevi andare via senza salutarmi?>>.
Lui scosse la testa <<non volevo svegliarti>>.
Sun Hee lo guardò e porto entrambe le braccia dietro al collo del ragazzo, che si ritrovò a deglutire e ad arrossire quando notò il seno della ragazza lasciato scoperto del lenzuolo.
<<Me lo dai il bacio del buongiorno?>> Gli chiese.
<<Non ti vuoi lavare i denti prima? Mi sembrava che non ti piacessero i baci così>>.
Sun Hee si avvicinò un po' imbronciata al ragazzo e fu lei a depositare un bacio sulle labbra di Jimin. Bacio che subito venne approfondito sempre da lei, strinse con più forza a se il ragazzo e lo fece sdraiare su di lei, mentre cercava di posizionarsi meglio sotto di lui. Le labbra della ragazza si spostarono verso il collo del ragazzo e le sue mani presero a sbottonargli la camicia azzurra che indossava.
<<Sun Hee>> gemette lui <<devo sul serio andare>>.
Lei per tutta risposta annui a piano e sfilò l'ultimo bottone dell'indumento dall'asola.
Il ragazzo cercò di allungare le mani di lei dal suo corpo <<Devo davvero andare, tra venti minuti devo essere là>>.
Ma Sun Hee non era una ragazza che si arrendeva facilmente: fece aderire il seno nudo all'ormai petto scoperto di Jimin, che chiuse gli occhi a causa dei brividi sulla sua schiena <<ti prego, ho bisogno di te>>.
Lui la fissò spaesato <<non ho tanto tempo>>.
Ma quando sentì le gambe nude di lei cingergli i fianchi, cedette <<ho poco tempo, quindi non sarà come ieri notte>>.
Gli occhi della ragazza si illuminarono.

Roller Skates // Park Jimin [completa]Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin