capitolo 11 -La chiave di Jack-

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Un nuovo giorni iniziò. I ragazzi si svegliarono riposati nonostante la caccia delle chiave. Per trovare quella di Bella c'era voluta solo un'intera mattina.

I ragazzi decisero che si sarebbero incontrati all'entrata del Campo.

Appena sveglia Ariel si tirò su dal letto stiracchiandosi e stropicciandosi gli occhi come il suo solito. Bevve un po' d'acqua e uscì dal Partenone. fuori ad aspettarla c'era Bella.

-Ma buongiorno- disse quest'ultima.

-Buongiorno anche a te, dormito bene?- chiese Ariel felice. Quella smbrava essere proprio una bella giornata.

Il sole era caldo nonostante fossero gli ultimi giorni di settembre. Sembrava quasi estate, il mare era calmo, non si muoveva una foglia e la luce del sole che filtrava dagli alberi rendeva l'atmosfera magica. Diversa.

-Si, dormito bene, tu?-

-Anch'io- rispose Ariel forgiando un sorriso a trentadue denti.

-Che hai? come mai tutta questa felicità? Cosa è successo?- chiese Bella in tono indagatorio.

-No, nulla di che, ieri sera sono stata con Jack a guardare un film. Eh... nulla, non è successo niente, abbiamo parlato un po' e poi sono andata a dormire-

-A che ora?-

-All'una- disse Ariel tossicchiando mentre guardava in basso.

-Cavolo, non sembra-

-Seria?-

-Serissima. E, ad ogni modo, quello per te non è nulla?! Avessi io la tua fortuna!-

-Si, certo, come se non l'avessi già. Hai le fette di prosciutto sugli occhi? Non dirmi che non ti sei accorta di come ti guarda ogni istante Christian, praticamente pende dalle tue labbra!- disse Ariel ridendo mentre dava una pacca sulla spalla all'amica.

-Hai ragione, me ne sono accorta, comunque dai che dobbiamo andare!-

Mentre si incamminavano per andare nel luogo prestabilito per l'appuntamento, le ragazze incrociarono Trebor.

-Ciao Trebor-

-Ciao-

-Non sembri avere una bella cera-

Infatti, era così. Aveva delle borse sotto gli occhi talmente grandi che sembrava arrivassero fino agli zigomi, delle occhiaie da spavento e una pelle giallognola.

-Hai ragione Ariel, sono stato poco bene da qualche giorno a questa parte-

-Riprenditi allora-

-Si grazie- disse mentre si dirigeva in mensa

-Ah, dimenticavo, volvo chiederti: tu che potere speciale hai?-

-Oh, io, io.... sono... un tritone- disse tossicchiando. Stava sputando sangue.

-Ragazze devo andare-

-Ok- dissero le ragazze guardandosi stranite per l'atteggiamento di Trebor.

Arrivate all'entrata del campo le ragazze salutarono gli amici.

-Era ora che arrivaste! cominciavo a spazientirmi- disse Theo

-Un momento! Ascoltatemi bene- disse Bella

-Oddio non dovrai mica aver da ridire qualcosa su di me solo perché vi ho detto che eravate in ritardo-

-Nope, questa volta tu non centri. Si tratta di Trebor. L'abbiamo incontrato prima. Non aveva una bella faccia, era giallognolo, borse sotto gli occhi e occhiaie. in oltre sputava sangue quando tossiva-

~Le chiavi perdute~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora