CAMPER, RIMEMBRI ANCORA...

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Capitolo più corto del solito lo so, vi chiedo scusa in anticipo ma per quello che deve succedere va bene così.

Il prossimo e ultimo capitolo uscirà domani o dopodomani, non voglio lasciarvi a me...

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Da quando quel bastardo di mio fratello era così sentimentale? Da quel che sapevo non aveva neanche avuto ancora una ragazza...

Restava il fatto che mi aveva fatto molto riflettere su quello che mi aveva detto e da lì in poi ero naufragato tra i miei ricordi.

Cercai di riportare alla memoria tutti i momenti passati con Giovanni: quelli allegri, in cui non riusciva a smettere di ridere; quelli più tristi, che erano tutti accumunati dal mio desiderio di tirarlo su di morale; quelli in cui avevamo litigato, insomma, tutti i ricordi che avevo con lui dal primo giorno in cui l'ho incontrato.

Uno in particolare mi tornò in mente: quella volta a casa mia prima mentre registravamo un video in cui avevamo litigato non si sa bene per quale motivo. (Riferimento al capitolo 11)

Mi ricordai di aver provato una sensazione, mentre lo guardavo sulla soglia della camera, che non ero riuscito a spiegarmi: non volevo continuare a litigarci perché non sopportavo vederlo allontanarsi da me, volevo solo riavvicinarlo a me e sarei stato disposto a tutto.

Trascorsi il resto del pomeriggio a rivangare il passato alla ricerca di altri episodi simili e ne trovai davvero tanti.

Bene, avevo ribadito il fatto che tenessi davvero molto a lui ma, sempre la stessa domanda: fin dove arrivava quel legame?

La sua dichiarazione era arrivata all'improvviso, poi la rottura con Leo, troppe cose importanti erano successe troppo velocemente ed io non ero stato in grado di restare al passo.

A: "Se provassimo a metterci insieme e alla fine venisse fuori che non sono attratto da lui come lui lo è di me? Ci starebbe veramente male, ancora, e non lo voglio ferire ancora."

La soluzione più logica era quella: rimanere soltanto amici, colleghi e nient'altro, almeno avremmo evitato future ferite sentimentali.

Non ero convintissimo ma sapevo che sarebbe stata la scelta più giusta.

                                                                                    GIOVANNI P.O.V.

Ero così felice di aver chiarito con Matteo e della sua reazione che avrei potuto volare fino a Trento.

Visto che però non era possibile, tornai alla macchina e mi diressi verso l'autostrada nella speranza di tornare a Trento prima di cena.

Ero ad un incrocio poco prima di uscire da Milano quando sentii uno scoppio e poi un'auto venne a sbattere contro la mia: l'ultima cosa che vidi fu il mio telefono volare dal sedile del passeggero al parabrezza e poi più niente, buio totale...

Tu sei una parte di me || CamperKillerWhere stories live. Discover now