Capitolo 30

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👻~No secret.~👻

<<Ecco>> disse Mike togliendo lentamente quella mano da quella porta che mi aveva quasi impedito di scappare da quel problema, per la millesima volta.

Tirai un lento sospiro e dopo qualche altro attimo di silenzio iniziai a parlare.
<<Quando ero nella limousine ecco, beh, Stephan si comportava in modo strano... mi parlava in modo strano>> iniziai.
<<Che modo strano?>> mi chiese il mio ragazzo iniziando ad agitarsi dalla rabbia di nuovo.

<<Beh... mi parlava con un tono... come se ci stesse provando con me e poi...>> risposi ma mi fermai un'attimo per paura che se avessi continuato, Mike avrebbe combinato un casino più grande di lui.

<<E poi cosa Sam>> disse lui spazientito.
<<E poi ha iniziato ad avvicinarsi a me, forse un po' troppo perchè... ha provato a... a baciarmi per poi proseguire, ma... ma l'ho fermato in dato che avevo sentito il fetore insopportabile di alcool>> risposi esitando di tanto in tanto.

<<M... ma poi poco fa mi aveva chiamato da sobrio chiedendomi scusa e che non l'avrebbe fatto mai più>> continuai cercando di calmare i bollenti spiriti e la rabbia che stava prendendo il sopravvento nel corpo di Mike.

<<Va bene Sam, vai dentro adesso, fa freddo. Il resto ci penso io>> rispose lui cercando di nascondermi la rabbia che aveva addosso.
<<No Mike, ti prego non fare nulla di cui potresti pentirtene, Stephan non è il solito scolaretto che ci prova con la ragazza cheerleader del giocatore di football, saresti su tutti i giornali e su tutte le prime pagine per aver aggredito il famoso cantante, produttore discografico e figlio del famosissimo cantante Gorwell!>> lo avvertì con gli occhi spalancati.

<<Sam, ti ho detto di andare dentro>> continuava a dirmi Mike con i suoi occhi fulminanti e rossi dalla rabbia.
<<Mike ti prego, tu non sei così. Se lo fa di nuovo allora lì puoi intervenire se vuoi, ma adesso non voglio... ti prego>> lo implorai io guardandolo fisso nei suoi occhi neri.

Ci fu un'attimo di silenzio, tutti e due ci fissavamo in silenzio.
Ad un tratto Mike si avvicinò alle mie labbra e vi lasciò un bacio casto per poi staccarsi e stringermi forte.
<<E va bene>> disse lui sospirando rumorosamente.

Io sorrisi e mi feci piccola attorno a quelle braccia, che ormai erano la mia seconda casa.
<<Grazie>> risposi dopo un po' di silenzio con un filo di voce.
Sciogliemmo l'abbraccio e poi mi baciò ancora una volta.

<<Adesso vai, che fa freddo>> mi disse di nuovo sorridendomi.
Ricambiai il sorriso debolmente e poi rientrai in casa.

Non mi aveva convinto per niente Mike, chiamatelo sesto senso o non cosa, ma Mike non era il tipo che lasciava farla franca a qualcuno che gli aveva provocato fastidio.

Sospirai e poi mi fiondai in camera mia buttandomi sul letto e allungando la mano verso la mia chitarra elettrica che stava di lato accanto al mio comodino e iniziai a suonare proprio "Reality" e sorrisi per tutto il tempo in cui la suonai.

Era, però, bello avere quella curiositá di scoprire chi si celava dietro quel misterioso M.B . Mike Bird, proprio il ragazzo bagnato con la mia pompa dell'acqua, proprio lui era M.B, colui che mi fece innamorare perdutamente.

Poi mi riempì la vasca e mi immersi cercando di calmarmi e di rilassarmi.
Chiusi gli occhi beandomi di quell'acqua calda che bagnava il mio corpo.
<<Tesoro sei tu?>> chiese mia madre dalla camera da letto.
<<Si mamma, sono in bagno>> risposi io mentre mi passavo il bagnoschiuma sulla mia bianca pelle.

Non appena uscì dalla vasca mi asciugai e mi vestì con un pigiama abbastanza pesante dato che quella sera, faceva parecchio freddo.

Mi chiusi poi nella mia stanza e mi buttai a peso morto sul mio morbido letto, ormai esausta dalla pesantissima giornata che avevo avuto.
Mi infilai immediatamente sotto le coperte e in poco tempo caddi fra le braccia di Morfeo.

***

Fui risvegliata dal mio telefono che vibrò e mi accorsi che qualcuno mi stava chiamando così, con un occhio chiuso e l'altro aperto, cercai di decifrare il nome in rubrica che mi stava chiamando.

Stephan.

Deglutì rumorosamente e poi accettai la chiamata.

~Conversazione telefonica~

<<P...pronto?>> chiesi titubante con la voce ancora assonnata.
<<Ei Sam, ti ho svegliata?>> mi chiese raggiante Stephan.
<<Eh... direi, come stai?>>
<<Bene, benone, senti, per farmi perdonare per ieri, ho pensato di andare a pranzare insieme, offro io>>.
<<Cosa? Davvero?>>.
<<Come no! Ti prometto che non accadrá mai più ciò che è successo in limousine>>.
<<Mi sento davvero uno schifo per questo...>> continuò.
<<O...okay va bene>> risposi mettendomi a mezzo busto dal letto.
<<Perfetto allora passo a prenderti fra dieci minuti!>>.
<<Okay, a dopo>>.

~Fine conversazione telefonica~

Mi alzai immediatamente dal mio letto e andai a vedere la finestra, dato che ancora era abbastanza buio, accorgendomi che fuori stava piovendo e che tutto il cielo era ricoperto da nuvole grigie e fredde.

La mia giornata ideale!.

La pioggia mi metteva davvero di buon umore! Così mi vestì con un paio di leggins neri e dei jeans strappati sopra ad essi, poi indossai una felpa dello stesso colore con tante, piccole, note musicali che facevano una scia per tutta la spalla.

Poi andai in bagno e mi sciacquai il viso e mi truccai con una sottile riga di eye-liner e del mascara.
Dopo circa cinque minuti, mi suonò la solita limousine e scesi subito le scale entrando e salutando Stephan che aveva una faccia più che imbarazzata.

SPAZIO AUTRICE :
Ciao gentee! Oggi piove abbastanza forte da me e c'è anche freddo quindi A D O R O 😍☔☔.
Vi è piaciuto questo capitolo? Fatemelo sapere❤❤.
Secondo voi cosa succederà durante questo fatidico pranzo?😏😏 Su su provate a commentare hihihi
E boh niente.
Io ve saluto e ve ringrazio❤.
-Clelia💜

Reality. ||Michele Merlo||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora