- 둘

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park jimin era un ragazzo particolare: si lasciava sopraffare spesso dalle emozioni, anche le piccole cose per lui avevano un significato molto importante e non dimenticava nulla.
di certo non avrebbe mai scordato la ragazza dai capelli rosa che, nel giro di qualche ora, era stata in grado di risvegliare qualcosa in lui, qualcosa a cui non sapeva nemmeno dare un nome.
sapeva solo che, due ore dopo, nella sua casa, sul divano, sdraiato a fissare il soffitto, sunhee non voleva abbandonare i suoi pensieri.

'...mi sono quasi messo a piangere quando taehyung mi ha fatto la proposta.' le ultime parole di jungkook furono prontamente intercettate dal biondo che, confuso, spostò lo sguardo dal soffitto all'amico.

'cosa diavolo...' mormorò jimin, sconcertato.

'aish, hyung, perché non mi ascolti?' il moro roteò gli occhi al cielo, infastidito dal comportamento distante e assente del biondo.

'scusami, ho un po' la testa per aria...' il ragazzo abbassò gli occhi sulle sue mani, mordendosi il labbro inferiore, imbarazzato.

'l'ho notato. vuoi parlarmene?' gli domandò, posando a terra la piccola nari che, fino ad allora, era rimasta accoccolata sulle gambe del ragazzo dai capelli color cioccolato.

'sì, ma in realtà non c'è poi molto da dire.' acconsentì il biondo, ripensando all'accaduto di qualche ora prima.

'fa niente, dimmi pure.' gli intimò jungkook, rivolgendogli la sua totale attenzione.

ecco perché jungkook era il suo migliore amico: era in grado di scherzare e ridere con lui ma sapeva anche capire quando qualcosa non andava e allora era pronto a dare sostegno a jimin come nessun altro.

'prima nari è scappata e allora ho girato per tutta la città per cercarla e, al parco, l'ho trovata in braccio ad una ragazza. era una bella ragazza: aveva i capelli lunghi, rosa, mossi e... cioè, era carina. ho provato a prendere nari in braccio ma era ferita e mi ha attaccato, allora l'ho ridata alla ragazza e insieme siamo andati in clinica dove abbiamo fatto curare nari. mentre aspettavamo fuori, qualcuno, un certo jaehyun, continuava a chiamarla ma lei ignorava ogni chiamata. quando la stavo riportando al parco lo stesso ragazzo l'ha chiamata di nuovo e le ha urlato contro delle cose abbastanza... forti. penso fosse il suo ragazzo. ad ogni modo, sembrava abbastanza sconvolta e triste e, non so, mi sentivo davvero male a vederla così ma questo non conta. quando siamo arrivati al parco le ho detto che potevamo tenerci in contatto ma lei mi ha detto che, finché non ci saremmo rivisti, il nostro era stato un semplice incidente e che eravamo solo due sconosciuti fino ad allora. poi se n'è andata. ecco tutto.' disse il biondo tutto d'un fiato, sentendosi anche peggio al solo pensiero di quell'ultimo momento. non sapeva nemmeno perché ma provava degli strani sentimenti, seppure l'avesse appena conosciuta, se così si poteva dire.

jungkook rifletté qualche secondo sul racconto dell'amico prima di esporree ciò che pensava al riguardo.

'ma avete, diciamo, fatto amicizia quando siete stati insieme?' domandò il moro.

'sì, abbiamo scherzato, abbiamo parlato un po', ci siamo presentati.' rispose affermativamente il ragazzo, annuendo.

'come si chiama lei?' chiese allora jungkook, curioso.

'si chiama sunhee, lee sunhee. ha vent'un anni.'

'ti dico la verità, hyung: penso che la sua reazione così brusca sia dovuta a quello che le ha detto il ragazzo. non credo che lei pensi davvero quello che ha detto, sai com'è, a volte le persone si fanno prendere dalle circostanze, si fanno sopraffare dalle situazioni e dai sentimenti e allora provano a scaricare le loro emozioni represse sugli altri. probabilmente era solo arrabbiata. sai, secondo me tutto questo è successo per un motivo. penso che vi rivedrete ancora.' jungkook non stava mentendo, anzi, non poteva essere più serio. spesso gli capitava di avere delle sensazioni riguardo determinate persone o avvenimenti e, anche questa volta, sentiva qualcosa.
era davvero una cosa assurda ma gli era già capitato di veder nascere belle cose da belle sensazioni.

「serendipity」Where stories live. Discover now