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La seconda volta che Barbara vide la donna dagli occhi chiari e i capelli rossi, si trovava in centro indaffarata a correre da un negozio all'altro di articoli per bambini. Quando Gemma le aveva rivelato la reazione di Liam alla sua confessione, lei aveva letteralmente urlato. Era estremamente entusiasta per i due amici; aveva fatto il tifo per loro fin dal primo giorno e non vedeva l'ora di poterli vedere finalmente felici e sereni e di spupazzarsi il loro bambino. Si era imposta che sarebbe diventata la ''zia'' preferita, perciò doveva assolutamente darsi da fare già da ora.

Aveva adocchiato un sacco di cose veramente graziose ma, non sapendo ancora il sesso del nascituro, per il momento si era limitata ad acquistare due tutine, una gialla e una verde chiaro – colori neutri adatti sia ad un maschio che a una femmina – un paio di calzini con disegnati degli orsetti e una cuffietta con applicate delle orecchie da scimmietta. A quella proprio non aveva potuto resistere.

Avrebbe voluto comprare molte altre cose, ma era anche giusto che lasciasse qualche soddisfazione ai neo genitori. In ogni caso, si sarebbe comunque consultata con Gemma.

Quando fu soddisfatta dei suoi acquisti ed essendo anche quasi ora di pranzo, decise di fare ritorno verso casa. Durante il tragitto verso la metro, passò davanti al suo ristorante preferito e rallentò il passo, sospirando sognante. Nobu era uno dei ristoranti giapponesi più rinomati a Londra, oltre che tra i più costosi, e veniva spesso citato sui giornali locali, con grandi elogi. Era il luogo ideale per una cena romantica e sperava, prima o poi, che Niall decidesse di fare una pazzia e le regalasse una serata da favola.

Fu proprio nel momento in cui stava guardando verso il palazzo che li vide. Sull'uscio della porta del ristorante, intenti ad uscire, c'erano Niall e la donna che aveva visto al pub, qualche giorno prima. Si allontanò di qualche passo, per evitare di essere vista, per poi fermarsi e voltarsi nuovamente in quella direzione.

Non c'era alcun dubbio, quello era proprio Niall e stampato sul suo viso, c'era ancora lo stesso sorriso della prima volta. Serrò istintivamente le mani attorno ai manici delle borse contenenti i suoi acquisti, mentre l'agitazione s'impossessava inesorabilmente di lei. Cosa ci faceva a pranzo con quella donna e in un posto così rinomato? Aveva pensato si potesse trattare di una rappresentante, ed era capitato che Niall andasse a pranzo con alcuni di loro, ma mai in locali del genere.

Venne ridestata dai suoi pensieri, quando un passate, decisamente di fretta, la urtò facendole cadere uno dei regali dalle mani. Sbuffò scocciata costatando che uno dei manici della borsa, si fosse rotto. Raccolse il pacco da terra e quando tornò a guardare verso il ristorante, notò che dei due non c'era più traccia. Si guardò attorno ma non vedendoli da nessuna parte, riprese quindi il cammino verso la metropolitana.

Una volta a casa e riposte le borse in camera da letto, iniziò a preparare il pranzo. Cucinò della pasta per due persone, perché in teoria Niall avrebbe dovuto ancora pranzare e lei era decisa a non rivelargli di averlo visto. Voleva lasciare che fosse il ragazzo a raccontarle tutto ma, nonostante cercasse di convincersi che non ci fosse nulla di male in ciò che aveva visto, una parte di lei non riusciva a tranquillizzarsi. Si scottò persino un dito con l'acqua di cottura, mentre scolava la pasta, da tanto che le sue mani stavano tremando.

Non appena sentì l'inconfondibile rumore della chiave che girava nella serratura, chiuse gli occhi e prese un profondo respiro, imponendosi di calmarsi.

«Ciao amore»

La voce squillante del biondo, riecheggiò tra le mura dell'appartamento non appena mise piede in casa e non perse tempo a raggiungerla in cucina, dopo essersi sfilato le scarpe.

L'abbracciò da dietro, mentre stava versando in tavola la pasta, schioccandole un rumoroso bacio sulla guancia. Solita espressione gioiosa, solito modo di salutarla, niente in lui poteva far pensare che le stesse nascondendo qualcosa. Sicuramente era così e lei si era agitata per nulla.

Nothing Compares 2UDove le storie prendono vita. Scoprilo ora