Capitolo 4

195 13 0
                                    

«Brian» lo richiamo mentre saluto Justin con la mano. «ti ho detto che non possiamo! »

«scusami azu» sospiro. «non mi chiamare in questo modo! Il mio nome è Azzurra, non mi piacciono i nomignoli»

Sbuffa e intanto mormora qualcosa tra un colpo e l'altro di tosse che aveva lo stesso suono di "scontrosa". Mi aveva appena chiamata scontrosa? Io?

«cosa?» chiedo con gli occhi sbarrati mentre facevo finta di non aver sentito. Sbuffa. «niente»

Per tutto il tragitto mi raccontò di tutte le nuove amicizie che aveva fatto e delle prime impressioni sulla scuola e sui nuovi professori. Io rimasi zitta per tutto il tragitto. Quando ad un tratto, la mia bocca si aprì, quasi per chiedergli cosa provasse in questo momento. La sua bocca diceva "sono il ragazzo più felice della terra" ma i suoi occhi gridavano "non ne posso più". Ma mi zittì nuovamente. Non sapevo niente di quel ragazzo e non volevo impicciarmi. Avevo già i miei problemi. Molti.

«azzurra» mi svegliò dal mio silenzio «come stai?» mi chiese.

«....bene» sorrisi sforzandomi «perchè me lo chiedi?»

«no, dico veramente, come stai?»

Sospirai «emh bene...che ti prende, sei strano!»

«non mi prendere in giro» disse toccandomi la spalla con la mano. «perchè dovrei?» chiesi. «perchè nn ti fidi ancora di me.» mi rispose.

Abbassai lo sguardo, fissando le mie converse nere come se fossero la cosa più interessante del mondo in quel momento. Non sapevo che cosa rispondergli. Lui si era accorto che qualcosa non va in me. In 5 minuti. Era speciale. Davvero. Questo non lo mettevo in dubbio. Nessuno si era mai accorto dei miei momenti di malinconia. Nessuno.,

«grazie» una lacrima mi rigò il viso lasciando una scia di mascara. Lui mi fissava e intanto aveva poggiate entrambe le sue mani sulle mie spalle. Avvicinò il suo petto al mio, facendo combaciare perfettamente i nostri corpi in un abbraccio, uno dei più belli.

«io scoprirò cosa nascondi, perchè tu nascondi qualcosa! E io lo voglio sapere! »

Risi al suo tono tanto sicuro e lui cominciò a ridere insieme a me.

16:00 guardo il cellulare: 112 messaggi whatsapp. O.o oddio, tutti da quelle matte delle mie amiche. -una chiamata persa. Vedo chi è: Justin. Lo richiamo prima che le ragazze vengano da me per la torta. Squillava.

«pronto?» mi risveglia una voce dall altro capo del telefono.

«hej juss, ho visto una tua chiamata. Che succede?»

«niente di che, avevo voglia di sentirti, piccola»

«aww alle volte sei proprio un tesoro!»

«alle volte? Vorresti dire SEMPRE eheh»

«ah mo non esageriamo. Comunque. Ho deciso.»

«cosa? »

«ci verrò alla festa sabato.»

«ahhhh che bello! Spero verrai sola....»

«no, juss, verrà anche Brian, lui è mio fratello. Ti piaccia o meno questa cosa.»

«scusa... La gelosia è una brutta bestia! Hahhahah»

« jahahhaha mo arrivano le ragazze! Ciao juss, ti voglio bene»

«anche io cucciola!» stacchiamo la chiamata contemporaneamente.

__________

Dopo un pomeriggio passato con le mie amiche e una scorpacciata di torta *^* io e Brian ritorniamo a casa, ormai siamo diventati un tutt'uno..facciamo tutto insieme.

__________

Poggio la mia testa sulla spalla di lui e inizio a giocare con i lacci della sua felpa.

«ti piacciono davvero tanto questi lacci,eh?»

«in realtà stavo solo pensando, non mi sono resa conto di ciò che facevo.»

«a che pensavi?»

«a tutto. A niente.»

«io non ti capisco.. A volte vorrei sapere cosa prova la gente. Cosa provi tu. Vorrei avere questo potere. »

«"Tu non saprai mai che cosa provo,

Ed io,

Io non riuscirò mai a mostrartelo..."

________________

Pov Brian

Si è addormentata, sul mio ventre. È fantastica, così ...bella, simpatica e generosa, così diversa da tutte. Lei sarà mia. Ne sono sicuro.

Non c'è forza più grande!Where stories live. Discover now