27 Capitolo

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Amicizia, dovrebbe essere un rapporto di fiducia un legame speciale che si instaura tra due o più persone,  un forte sentimento che resiste anche nei momenti difficili e che si basa sulla lealtà sulla sincerità, che da' un senso alla vita  e alimenta la nostra ricchezza interiore ma Emily non ha avuto niente di tutto questo.
Si sente incredula disorientata e terribilmente sola e delusa.
"O quel mostro o uno di noi due"
Ha detto Nathan con nonchalance come se avere un figlio fosse una cosa che si fa tutti i giorni come andare a comprare un vestito.
Emily è furiosa si sente usata.
Perché lei?
Continua a chiedersi perché non un altra donna?
"Allora se quel mostro non voleva me ma un altra qualsiasi ragazza voi non mi avreste nemmeno cercata?  Giusto Sofia?  Ecco perché hai insistito quella sera per farmi venire alla cena di beneficenza. Adesso capisco tutto"
Li guarda tutti e vede persone vuote sconosciute .
"Non so se è lui il vero mostro o lo siete voi"
Nathan si avvicina  e sente il suo caldo respiro sul viso e il suo potere che la avvolge facendole venire la pelle d'oca.
"Sei soltanto una bambina viziata...non capisci la gravità della situazione?  Sei egoista pensi soltanto a te stessa. Qua c'è in ballo molto più che il tuo ego gonfiato, qua ci sono in ballo milioni di vite umane. 
Possiamo farlo con le buone o con le cattive quindi principessa scegli tu."
Emily assottiglia gli occhi non crede a ciò che ha sentito dire.
Umiliarla in quel modo.
"Sei un pallone gonfiato perché non mi mettete all'asta?"
"Ci avevamo pensato volevamo fare a carta  sasso o forbice ma sai abbiamo deciso di farti scegliere non ci sembrava onesto farlo"
Risponde serio Bael.
Gli occhi le bruciano ma intende dare a nessuno la soddisfazione di vederla piangere.
"Cercatevi un' altra bambola da potere usare tutte le volte che volete sfogarvi"
Mente a sé stessa perché anche il solo guardarlo le manda in tilt tutti i sensi e il suo corpo la tradisce per questo si odia ma non vuole essere un oggetto ecco quello che è lei per tutti loro.
Guarda tutti delusa più che mai e va dritta verso la sua camera chiudendosi a chiave.
Inizia a preparare le sue poche cose decisa più che mai ad andarsene da quel luogo e non rivedere mai più i loro volti.
"Emily apri per favore "
"Anael vattene non ho voglia di  parlare più con nessuno"
"Lasciami spiegare Emily non essere testarda tu sai cosa succederà se porta a termine il suo piano?  Sarà la fine del mondo e sai che ha anche i poteri per farlo"
"Io non sono un'oggetto sono un essere umano e voi avete giocato con i miei sentimenti "
Urla .
Quando ha finito di preparare tutto apre il balcone e cerca di scendere giù attraverso i fragili rami di un albero di noce ma non reggono il suo peso e lei precipita giù.
Ad accoglierla fortunatamente sono due forti braccia che la prendono al volo.
"Sei sempre stata una ribelle "
Dice Nathan con un sorriso.
"Mettimi giù e lasciami andare"
Ma lui nemmeno la ascolta.
"Dove mi stai portando?"
"In una camera speciale a prova di Emily abbiamo pensato anche a una tua possibile fuga sai?"
"Non potete farlo è sequestro di persona"
"Giusto ma forse hai dimenticato che io sono un Alpha, sempre io sono il capo e qui le leggi le faccio io"
La chiude in una stanza con una finestra con delle sbarre di ferro e la lascia lì.
Emily si sdraia sul letto ma all'improvviso sente un rumore.
Si mette seduta e lo vede in fondo alla stanza con le spalle appoggiate al muro.
"Piccola Emily che brutto colpo...i tuoi amici ti hanno tradita e adesso sei rinchiusa qua sola soletta"
Si avvicina a lei e le accarezza il braccio poi la spalla e poi le matte una mano intorno al collo.
Lei vorrebbe urlare ma non riesce, la voce le muore in gola.
Allora tenta un'altra approccio è chiama Nathan mentalmente.
"Hai chiamato rinforzi? Pensi che a lui gli importi qualcosa di te? Ti stanno usando lo hai detto tu stessa non sono migliori di me. Soltanto io ti amo veramente.  Ci vediamo presto mia piccola Emily "
La avvicina a sé e la bacia.
Poi scompare e la porta si apre.
Lei rimane perplessa immobile con gli occhi fissi e lucidi e le lacrime che scendono giù a bagnarle il viso.
Il corpo ancora scosso,  sente le sue mani fredde ancora sulla sua pelle.
Non lo farà mai non venderà il suo corpo in quel modo.
Porta le ginocchia al petto mette le braccia intorno ad esse è poggia la testa sopra.
Nathan la guarda poi si avvicina.
"Emily Ascoltami posso sembrarti un mostro per ciò che ho detto ma davvero preferisci fare succedere una catastrofe?  È l'unica soluzione "
Lei alza la testa e lo guarda.
"Rimanere incinta è l'unica soluzione?  Dico ma stai scherzando? E poi che fai?  Un po' da me e un po' da Chiara? Un figlio non una bambola. Cosa gli dirai  quando ti chiederà perché noi due non stiamo  insieme quando saprà che mi odi? Cercate la Mediatrice e fatevi aiutare da lei"
Le accarezza la guancia con il dorso della mano.
"Io non ti odio Emily e come vedi non è facile trovarla "
Lei salta giù dal letto.
"Io invece ti odio e  tanto anche"
"Non è vero lo sappiamo tutti e due che non è così "
Lui continua ad avanzare lei retrocede.
"Non ci casco più non mi freghi. Magari tutte le altre donne ti crollano ai piedi ma non io e non dopo ciò che mi avete detto. Il tuo
è soltanto un trucco "
Nel frattempo Michael entra.
"Nathan c'è il branco di nuovo nel nostro territorio cosa facciamo? "
"Vado io con gli altri tu rimani con lei e stai attento. Invece Anael rimane con Chiara. Intanto preparate i bagagli partiamo il prima possibile. Andiamo al mio castello,  lì saremo al sicuro"
"Mi dispiace avrei voluto dirtelo prima ma...gli altri avevano già deciso "
Michael vuole bene a Emily ed è sempre stato contrario a quel piano lui avrebbe voluto avere la forza di distruggere quell'essere con le sue mani.
"Già tanto io sono la povera stupida che crede a tutti no? Per poco non mi ammazzava Nathan anche quella era finzione? Io credo di no. Dite che sono egoista bene lo sono ma nessuno può costringermi a fare qualcosa che non voglio"
Lui fa un sorriso.
"Tu non conosci bene i due fratelli. Vedrai come ti faranno cambiare idea."
Nel frattempo arrivano gli altri si dirigono all'aeroporto.
Dopo un paio d'ore arrivano e ad aspettarli all'uscita ci sono due autisti.
Arrivati al castello Emily si guarda in giro ha già visitato quel castello nel passato e tutto sembra come allora tutto è pulito e ben curato non trascurato come quello il castello  Bael.
Riconosce il divano dove conversava con Chiara , la stanza dove prendevano il the, la camera dove ha partorito,  il giardino con il gazebo. Ricorda ogni minimo particolare.
Sfiora tutto con le dita e il suo corpo è percorso da brividi.
Sembra tutto così assurdo.
È già stata lì ricorda tutto.
La sala dove pranzavano tutte le volte che venivano invitati, la sala da ballo .
"Ricordi  l'ultimo ballo che abbiamo fatto qua?"
Bael la invita e iniziano a danzare.
"Senza musica? "
Dice sorridendo Emily.
"Bael ricordi ciò che hai fatto a Emily? Non sei stato tu è stato lui e ti ha fatto credere che la colpa era tua. Tu...non hai abusato di lei"
Dice infine.
"Già dovevo immaginarlo io amavo Emily mia moglie. "
Emily si ferma e lo guarda sconvolta.
"Tu...non sei lui...cioè sei lui?"
È disorientata e confusa.
"Si Emily io ho molti anni così come mio fratello e tutti gli altri io non mi sono reincarnato come è successo a te."
In quel momento ha come la sensazione  di  ricevere un secchio d'acqua ghiacciata addosso.
"Quindi...quindi Nathan e  Chiara sono davvero...sposati"
Lei sente le gambe cedere la nausea afferrarle lo stomaco il respiro diventare pesante sente gli occhi inumidirsi, ma non deve piangere non per lui non merita il suo amore.
Lei non sapeva, non immaginava è una cosa impossibile.
"Non è possibile quanti anni avete?"
Chiede sconvolta.
"Molti, noi licantropi abbiamo la possibilità di vivere a lungo poi noi siamo di famiglia nobile e abbiamo la particolarità di essere immortali . Stai bene? "
"Si...sono soltanto stanca ultimamente lo dico spesso. Vorrei tornare indietro e non essere mai stata a quella serata di beneficenza e vorrei non aver mia conosciuto voi."
Dice mentre si allontana da Bael e va verso il giardino.
Si siede su una panchina e piange silenziosamente.
Perché sta così male nonostante lui si comporta con lei in quel modo ?
Perché deve amarlo più di sé stessa?
Perché deve soffrire per lui?
Sapeva che lui e  Chiara stavano insieme ma adesso sapere che sono sposati da anni e anni e nonostante le avversità sono ancora insieme, uniti innamorati è un duro colpo per lei.
"Mi dispiace dovevo dirti subito che io e lei siamo sposati"
Lei guarda Nathan e vorrebbe dargli un calcio.
Si alza in piedi.
"Tu...che cosa sei? Giocare con la mia vita tu e tutti gli altri. Sai preferisco mille volte lui, il mostro per lo meno con me è stato sempre sincero. Mi fate...mi fate ribrezzo"
E scappa via da lui corre il più lontano possibile.
Ma Nathan è veloce e la raggiunge.
La abbraccia e Emily si abbandona con le spalle contro il suo torace.
Quel contatto la destabilizza così cerca di allontanarsi da lui.
Fino a quando sviene e si ritrova di nuovo nel passato.

THE LOVER OF ALPHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora