six.

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«Veronica!» esclama Ashton appena varco la soglia del museo. Lo saluto con la mano e mi avvicino.
«Scusa per il mio comportamento di ieri, non ho ragionato. Avevo paura delle conseguenze all'aver portato un personaggio, ambiguo, fuori dal museo. E poi tu eri fuori con lui da già parecchio tempo ed ho preferito andare via. Scusami ancora.» mi dice un po' agitato. Gli sorrido e scuoto la testa.
«È tutto ok Ash, non fa niente.»
«Bradley ti cercava, è in sala, non ha ancora fatto partire il suo concerto, voleva ci fossi anche tu.» annuisco e lo ringrazio, lascio il bar e mi avvicino alla sala di Bradley, oggi sono arrivata qualche minuto in ritardo, ma Ashton lo sapeva, l'ha fatto lui il turno al bar, c'era anche poca gente.
«Veronica eccoti finalmente!» subito mi viene incontro sorridendo, mi stringe in un abbraccio e rimango paralizzata per qualche minuto. Arrossisco.
«È successo qualcosa Brad?»
«Nono, semplicemente non volevo iniziare a cantare senza di te qui.» dice lui sorridendo teneramente, uno di quei sorrisi che quando lo vedi non puoi fare a meno di guardare, un sorriso che ti verrebbe voglia di riempire di baci. Rimango spaesata dalle sue parole e poi sorrido nuovamente.
«Ho scritto una nuova canzone e volevo la sentissi anche tu.» mi prende per mano e si fa spazio tra le persone presenti davanti al suo palchetto.
Mi metto in prima fila e lui sale, prende il suo microfono, la chitarra e inizia a parlare.
«Questa canzone, l'ho scritta in questi giorni, per una persona che in poco tempo è già diventata importante per me.» dal palco lo vedo farmi l'occhiolino e sorrido imbarazzata, mi ha veramente scritto una canzone?
Afferra il microfono e inizia a cantare.

«I been up all night, no sleep.
'Cause I feel like I'm always dreaming.
All night, no sleep
'Cause I feel like I'm always dreaming.
'Cause I feel like I'm always dreaming.

Sometimes I tend to lose myself when I'm out here on my own.
I never seem to get it right, but I guess that's how it goes.
Ever since you came around, can't nobody hold me down.
You showed me how to find myself when I needed it the most.» il piccolo pubblico inizia a battere le mani a tempo e decido di fare lo stesso, sorridendo e guardando Bradley incantata, è incredibile quanta passione ci metta nel fare le cose che più gli piacciono, come cantare e suonare.

«I been up all night, no sleep
'Cause I feel like I'm always dreaming
All night, no sleep
'Cause I feel like I'm always dreaming
Wide awake, that's okay, as long as I'm with you
I'll be up all night, no sleep
'Cause I feel like I'm always dreaming
'Cause I feel like I'm always dreaming

I'm never gonna find my way
If I don't run to that goal
The past is the past, today is today
And there's things I can't control
The circles underneath my eyes
Tell the truth that I've been trying to hide
I've been waiting for you way too long
Won't you come and take me home
Oh I, I'm praying this ain't all a dream
Can you, you, wake me up before you leave.» conclude la sua canzone e tutti applaudono, lui fa un piccolo inchino e mi sorride, come da copione, tutti vanno via, lasciando solo me e Bradley nella sala.
«Ti è piaciuta?» chiede poi, mentre mi sto avvicinando a lui. Annuisco.
«Tantissimo! L'hai scritta davvero per me?» chiedo e lui rimane fermo per qualche istante, sorride poi annuisce. Mi afferra la mano, e ci posa un bacio sopra. Ha un modo di fare molto galante, devo ammetterlo.
«Ho pensato un po' a me e te, ed ho descritto la nostra situazione, sembra tutto un sogno questo, ci siamo incontrati per caso, in un contesto piuttosto surreale. Ma tengo a te, nonostante tutto non smetti mai di rivolgermi la parola, non mi neghi mai un sorriso. Nonostante questo avvenimento ambiguo, tu rimani con me.» annuisco quasi con le lacrime agli occhi. È vero, tengo a Bradley, anche se lo conosco da poco. E non so per quanto durerà questa stranezza, ma per ora voglio godermi la sua compagnia finché si può.
Lo stringo in un abbraccio e lo ringrazio. Lo ringrazio perché nonostante lo conosca da poco tempo, nonostante sia sbucato da un quadro, nonostante tutto, lui è sempre disposto a stare con me.
Ad un certo punto strabuzzo gli occhi, ricordandomi di quello che era successo la stessa mattina.
«Bradley, posso farti una domanda?» lui annuisce e tiro un sospiro, iniziando a parlare.
«Sta mattina per caso eri ad un fast food?» lui sembra non capire, tantoché mi guarda con un'espressione confusa.
«Un posto dove si mangia, simile ad un ristorante ma di dimensioni minori.»lui annuisce, iniziando finalmente a capirci qualcosa.
«Comunque no, il museo era aperto, quindi ero nel quadro. Perchè?»
«Uh sì, giusto, eri nel quadro. Ho visto un ragazzo che ti somigliava, tutto qui.» alzo le spalle e lui mi sorride annuendo.
«Sei molto bella oggi.» dice lui guardandomi, dopo istanti di silenzio quasi interminabili. Arrossisco.
«Umh, grazie, a-anche tu.» pronuncio questa frase senza nemmeno pensarci, spalanco lievemente la bocca e arrossisco maggiormente. Sì, Bradley oggi è decisamente bello. E so che è vestito sempre allo stesso modo, ma ogni giorno ha qualcosa di diverso dal precedente che lo rende più bello.
Afferra la mia mano e la stringe saldamente nella sua.
«Domani è sabato, e non ti vedrò. Poi ci sarà la domenica, nemmeno quel giorno ti vedrò. Mi mancherai in questo weekend.» dice sorridendo, mentre guarda fisso davanti a lui. Dove alcuni personaggi dei quadri stanno dialogando tra di loro.
«Mi mancherai anche tu Bradley.»
«Che cosa farai in questi due giorni?» chiede poi il moro, con la sua solita curiosità.
«Domani sera esco con James, la domenica penso starò un po' a casa a riposarmi, o magari faccio un salto in università.» spiego e lui annuisce, ma qualcosa nel suo sguardo mi fa trasalire.
«E questo James, è tuo amico?» chiede, fa un respiro e poi torna con il sorriso.
«Sì, bhe più o meno.»
«Perchè 'più o meno'? Avete litigato?» chiede ancora. Scuoto la testa e poi sorrido, sembra un bambino.
«Nono, tutt'altro anzi. Penso di piacergli.» arrossisco brevemente pensando a James e alla sua dolcezza nei miei confronti.
«Uh emh, okay, e lui ti piace?» chiede poi spavaldo. Alzo le spalle.
«Sinceramente non lo so.» lui annuisce e si mordicchia il labbro.
Non posso fare a meno di fissargli le labbra, e ancora una volta mi ritrovo a pensare che la sua presenza, i suoi gesti, siano totalmente reali, e l'idea che lui sia una specie di fantasma nemmeno diventa più un problema.
«Perchè non lo sai?» scuoto la testa e mi concentro di nuovo su ciò che Bradley mi sta chiedendo. Lasciando perdere le sue labbra e i suoi riccioli castani.
«Non lo so e basta, è difficile capire questo sentimento Brad, mi tratta bene, tengo molto a lui, non so se sono innamorata di lui. Devo ancora capire bene cosa cerco.» lui annuisce nuovamente.
Pare stia per dire qualcosa, ma poi si zittisce e torna a guardarmi.
«Voglio conoscerlo.» quasi mi strozzo alle sue parole. Lo guardo alzando un sopracciglio.
«Perchè mai Brad?» soffoco una risata e lo guardo ancora.
«Non so, voglio vedere se è così tanto un bravo ragazzo come dici, perché se dovesse trattarti diversamente da come dici, sarei costretto ad intervenire.» alza le spalle con fare disinteressato e mi trovo spiazzata dalle sue parole.
Non capisco che scene sta facendo.
«Mh okay, si sta facendo tardi, meglio che vada da Ashton.» sorrido lievemente e Bradley fa un cenno con il capo. Giro i tacchi e sto per andarmene quando la voce e la mano di Bradley mi fermano.
Mi giro verso di lui e non mi dà nemmeno il tempo di aprire bocca che le sue labbra sono sulle mie.

ALOHA
, mi diverto a fare finire i capitoli così. Spero vi sia piaciuto!
Grazie per leggere questa storia, votate e commentate se vi è piaciuto.
Un bacio,
Fede.

Il ritratto di Bradley Will Simpson. Where stories live. Discover now