twenty-one.

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«Oggi è sabato, quindi non lavori, vuoi venire a casa mia?» chiede Bradley con un luccichio negli occhi.
«A fare che?» gli chiedo, lui sorride nuovamente. Scuoto la testa ridacchiando.
«Ci saranno i tuoi genitori?» azzardo a chiedere, lui annuisce, con una scintilla di rabbia e tristezza negli occhi.
«Ma li ignoriamo, stiamo in camera mia, sarà come se non ci fossero.» alza le spalle e sospiro.
«È appunto questo il problema Brad, devi fare pace con loro. Sono comunque i tuoi genitori, non puoi rimanere arrabbiato con loro per sempre.» gli metto la mano sulla spalla e lui scuote la testa .
«È una storia complicata.» alza le spalle nuovamente.
«Affrontiamo tutto insieme.» unisco la mia mano alla sua e lui annuisce sorridendo. È così dolce.
«Non so se riuscirò a perdonare quell'uomo però.» dice e presumo si stia riferendo a suo padre.
«Certo che puoi Brad, ci sono io con te.» dico e gli afferro la mano, alzandomi. Gli lascio un bacio sulle labbra e lo porto in cucina.
«Ora mangiamo e non pensiamoci okay?» lo rassicuro e lui annuisce sorridendo. Mi stringe i fianchi e poi mi solleva, appoggiandomi sul bancone. Si posiziona davanti a me e gli circondo i fianchi con le mie gambe. Tiene le mie mani sui miei fianchi e inizia a baciarmi, gli afferro le guance e ricambio il bacio, un bacio pieno di passione e di voglia.
«Non sai cosa ti farei proprio ora, proprio qui, su questo tavolo.» dice e mi accarezza la coscia.
«Bradley» cerco di staccarmi «Non è il momento.» gli dico e lui annuisce, mi afferra entrambe le mani e le unisce alle sue ridacchiando.
La bionda, come immaginavo, ci raggiunge in cucina. Salto giù dal bancone e mi metto accanto a Bradley sorridendo imbarazzata.
«Ew, ci devo mangiare lì sopra.» indica il tavolo disgustata. Scoppiamo a ridere e lei fa lo stesso.
«Vado a cena da Brad, torno dopo, non aspettarmi sveglia.» le dico. Lei sorride regalandoci un fantastico occhiolino carico di malizia.
«Ho capito, ci vediamo domani.» dice e Bradley annuisce dandole ragione. D'improvviso divento rossa, mi pare d'aver capito che dormirò da Bradley questa notte, e la cosa sarà piuttosto strana, poiché non dormo con un ragazzo da davvero troppo tempo.
Lui mi stringe la mano e poi fa un occhiolino verso Perrie.
«Divertitevi questa sera.» dice quest'ultima e mi batto una mano sulla fronte.
«Ci divertiremo.» dice poi Bradley e gli do una gomitata, probabilmente sono rossa come un pomodoro per colpa di questo stupido.
«Ok basta, mangiamo.» prendo la tovaglia e li allontano entrambi dal tavolo, mentre continuano a ridere come pazzi. Sbuffo ed apparecchio, prendo il cibo in frigorifero e lo metto sul tavolo.
[...]
«Pronto?» prendo per mano Brad e lui tira un sospiro, siamo davanti a casa sua e penso di non aver mai visto una persona così ansiosa.
Lui annuisce.
«Cosa diranno i tuoi genitori e tua sorella di me? Isabella mi insulterà, sa che sto con James.» dico e Bradley ridacchia.
«Al mio tre..» dice e inizia a contare, arrivati al numero prestabilito suoniamo il campanello insieme.
Viene ad aprirci la porta proprio l'ultima persona che avrei immaginato di trovare in quella casa: mio fratello.
«Tristan?»
«Veronica?»
Esclamiamo all'unisono. Bradley ci guarda, in parte divertito e preoccupato.
«Cosa ci fai qua?» gli chiedo poi, Isabella arriva alla porta e ci saluta con un caloroso abbraccio.
«Potrei farti la stessa domanda» dice lui e ci fa entrare in casa «È casa della mia fidanzata ed ero qui con lei, mi ha invitato a cena, tu invece?» mi chiede lui, praticamente la risposta è la stessa anche per me, caro fratellone.
«Bradley mi ha invitato a cena.» alzo le spalle.
«Aspetta! Come vi conoscete?» esclamano poi Tristan e Isabella in coro. Io e Bradley ridacchiamo, poi molto in breve il ricciolino accanto a me racconta la famosa storia di Harold e del quadro.
«Tu non stai con James?» chiede poi mio fratello prendendomi in disparte, faccio una risata nervosa e lui mi guarda male.
«È una storia un po' lunga, ho conosciuto Bradley al museo, passavo ogni giorno con lui. Quando mi sono messa con James, ero all'oscuro dei sentimenti che provavo per Bradley. E bhe, sono venuti a galla e quindi eccoci qui.» dico indicando il riccio. Lui annuisce, ancora un po' dubbioso.
«Povero Jam.» dice poi scuotendo la testa.
«Tristan ti prego, non è colpa mia se amo un'altra persona.» dico e lui mi afferra la mano.
«Tranquilla sorellina, puoi stare con chi vuoi, a me basta che tu scelga quello giusto e che tu sia felice.» mi dice e lo abbraccio ringraziandolo. Ho un fratello fantastico.
«È la prima volta che conosci i loro genitori?» lui annuisce abbastanza preoccupato e ridacchio.
«Io anche, speriamo di piacerli.» annuiamo e torniamo entrambi verso i fratelli Simpson.
Come se vi avessero sentito, i genitori di Bradley entrano in cucina sorridenti, appena vedono me e mio fratello si bloccano.
«Tu devi essere Tristan!» la madre di Bradley, una bellissima donna con dei capelli castano chiaro, lunghi fino alle spalle va ad abbracciare mio fratello. Poi si gira verso di me e fa una strana smorfia.
«Oh cara, tu sei?» mi blocco per un attimo, non so veramente cosa risponderle, Bradley infatti mi precede.
«Lei è la mia ragazza, Veronica.» ci presenta Bradley, la donna sorride a suo figlio e poi si gira verso di me.
Afferro la sua mano e le sorrido. Mi ha presentata a sua madre come la sua fidanzata, stento a crederci.
«Piacere di conoscerla.»
«Dammi pure del tu, ormai siamo di famiglia, sono Mary.» mi fa l'occhiolino e le sorrido. È molto simpatica, non capisco perché Bradley abbia un brutto rapporto con lei.
Il padre si avvicina a me e Tristan e noto che il suo sguardo è diverso da quello della madre, e noto anche che lui è più rude rispetto a Mary.
«Sono Paul.» si presenta semplicemente, gli stringo la mano imbarazzata e Tristan fa lo stesso.
Bradley mi afferra per i fianchi e mi porta accanto a lui, sembra infastidito.
«Tesoro sono felicissima di rivederti! Per di più assieme a questa bellissima ragazza.» Mary va ad abbracciare suo figlio e lui inizialmente sembra come di pietra, poi si addolcisce e ricambia l'abbraccio della madre.
«Andiamo pure in cucina.» ci fa accomodare al tavolo e tira fuori dal forno il pollo con le patate.
Non sono un'amante del pollo, ma voglio fare colpo sui loro genitori e lamentarmi per il cibo certamente non aiuterà.
Bradley accanto a me posa la mano sulla mia coscia, massaggiandola. A quel suo gesto mi rilasso e gli sorrido. Tristan nota quel gesto e guarda male il riccio, che ridacchia e stringe la sua presa sulla mia coscia provocando una risata da parte mia. I loro genitori mangiano in silenzio e ogni tanto si voltano verso di noi sorridendo dolcemente.
Noto Isabella guardarmi, mi giro verso di lei, sorridendole, sembra parecchio nervosa.
«Vorrei approfittare di questo momento che ci siete tutti per dirvi una cosa parecchio importante.» Tristan guarda la sua fidanzata preoccupato e le tiene la mano.
«Ecco, umh, io sono incinta. Tristan diventerai padre.» dice lei e noto mio fratello spalancare la bocca, Isabella gli sorride, cercando di addolcire la situazione. Mio fratello pare connettere tutto e scuote la testa incredulo. Sussurra una serie di 'oh mio dio' e si guarda attorno spaesato. Bradley lo sta guardando con un espressione indecifrabile, ed ho paura che da un momento all'altro possa scattare.
«Diventerò nonna.» dice incredula Mary, si porta una mano sulla bocca e poi corre ad abbracciare la figlia.
Il padre invece sta guardando malissimo mio fratello, il biondo coglie il suo sguardo e lo guarda preoccupato.
«Dovevi prestare attenzione! Invece ora mia figlia, ad un età così giovane si ritrova con un bambino in grembo! Che è una responsabilità bella e grossa, ma voi ragazzini d'oggi non state mai attenti nelle cose che fate!» alza il noto di voce il signor Simpson. Punta un dito contro mio fratello e gli urla contro. Quest'ultimo lo guarda spaventato, e Isabella gli prende la mano.
«Come se fossi veramente interessato a noi.» sussurra Bradley alzando gli occhi al cielo. Mi giro verso di lui e subito gli afferro la mano, cercando di calmarlo.
«Non sei nostro padre, cosa te ne importa.» sputa poi acido il riccio. La sua mano si scioglie dalla mia e guarda con gli occhi carichi d'odio suo padre.
«Bradley ti prego.» Mary guarda il figlio con aria supplichevole.
«Sai una cosa? Sei solo un ragazzino viziato, lo sei sempre stato e mai cambierai. Quasi quasi ti preferivo quando eri sparito dalle nostre vite.» urla acido e sbatte una mano sul tavolo. Porto una mano alla bocca sorpresa e guardo colui che dovrebbe essere il padre del mio ragazzo.
«Basta così, continuate pure la cena, io non voglio starci qua.» sussurra a denti stretti e abbandona il tavolo, salendo al piano di sopra, la sua casa è enorme.
Fisso i genitori desolata da questa e per la prima volta vedo Bradley realmente arrabbiato.
«Scusate.» mi alzo e vado di sopra. Quando arrivo nel corridoio ci sono due porte a destra e due a sinistra, le guardo entrambe, cercando di capire in quale delle due ci sia Bradley.
«Brad?» sussurro poi, noto che una porta è leggermente aperta, mi ci affaccio e vedo il riccio seduto sul letto, con le mani tra i capelli. Entro in silenzio e mi siedo accanto a lui, poggiando una mano sulla sua spalla. Lui si gira e inaspettatamente mi abbraccia, pensavo mi urlasse contro di andarmene.
«Vuoi parlarne?» gli chiedo dolcemente, lui scuote la testa.
«Torniamo giù?» scuote nuovamente la testa. Appoggia la testa sulla mia spalla e io gli accarezzo i ricci castani. Ridacchio, è così dolce.
«E cosa vuoi fare?» chiedo ridendo, lui ride con me e un luccichio gli attraversa gli occhi.
«Quello che abbiamo interrotto oggi.» dice e mi bacia, ricambio il bacio e lui scende con le mani lungo i miei fianchi.
«Ci sono tutti giù.» gli dico poi, interrompendo il bacio.
«Chiudiamo la porta, quando mi chiudo in camera mia sanno che non devono avvicinarsi.» dice e annuisco. Balza dal letto e va a chiudere velocemente la porta di quella presumo sia camera sua e torna da me. Mi bacia, scende sul collo e poi è una questione di minuti prima di trovarci sdraiati nel letto uno accanto all'altro, dopo aver passato una di quelle che è stata la serata più bella della mia vita.

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Bonjouuur
Non mi uccidete perché non ho messo tutti quanti i particolari della loro 'nottata d'amore' ma non mi piace specificare. L'ho lasciato così, in modo tale che possiate immedesimarvi nella storia e immaginarla come più volete.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo, a me è piaciuto molto! Votate e commentate!
Un bacio.
-fede

Il ritratto di Bradley Will Simpson. Where stories live. Discover now