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Dinner with my man🦋
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@lewishamilton sono l'uomo più fortunato delle terra! 😍
@emiliabottas @lewishamilton puoi dirlo forte! 😌
@neymarjr quanto sei bella sorellina❤
@laradasilvasantos meu Juninho te quiero muito! ❤
@draxlerofficial bellezza!
@kevintrapp Julian meglio se commenti le mie foto invece di quelle di Lara perché altrimenti Lewis se ti trova, ti castra☻
@lewishamilton Draxler faresti bene ad ascoltare il tuo amico.
@draxlerofficial non ti scaldare tanto Hamilton.
@lewishamilton e tu non provocarmi! 😉
@danielricciardo c'è tensione, molta tensione.
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°°°
-Lara
«Continuerai a non rivolgermi la parola per il resto della serata?» mi chiede Lewis, sbuffando. Non rispondo, e continuo a rigirare la forchetta nel piatto. «Ma insomma si può sapere perché te la stai prendendo con me?» esclama spazientito. «Perché ti comporti come un fottuto bambino, okay?» sbotto arrabbiata. «Questo è davvero il colmo!» esclama emettendo una finta risata, lasciando cadere la forchetta nel piatto. «Visto? Ti comporti proprio come un bambino, anche adesso. Julian cercava solamente di essere gentile e tu ogni volta lo aggredisci in modo esagerato.» spiego cercando di restare calma. «Cercava solamente di essere gentile? Ma sei seria, cazzo?» dice alzando un po' troppo la voce, facendo voltare tutte le persone presenti nel ristorante verso la nostra direzione. «Lewis, stai calmo per favore. Stiamo dando spettacolo.» lo ammonisco. «Non mi interessa un cazzo della gente. Secondo te come dovrei reagire nel sapere che quello continua a provarci con te! E poi ci sei tu che continui a difenderlo a spada tratta!» urla incazzato. «Va bene continua pure ad urlare come un'isterico, io me ne torno a casa. Con te non si può parlare.» sbotto e mi alzo dal tavolo. «Ma sì vattene pure. E continua pure a difenderlo, tanto è quello che ti riesce meglio!» dice con tono dispregiativo. Sto per andarmene ma nel sentire quelle parole, ritorno al tavolo e gli tiro uno schiaffo. «Vaffanculo, Hamilton.»
Cerco di trattenere le lacrime per evitare che i paparazzi, che si trovano al di fuori del ristorante, si facciano strane idee e inizino a fare miliardi di domande scomode. Tra tutta quella folla mi sento soffocare e inizia a girarmi la testa, mi copro il volto per proteggere gli occhi dai flash di tutte quelle macchine fotografiche. Mi sembra di star vivendo incubo. Le lacrime iniziano a farsi spazio lungo il mio viso e in momenti come questi vorrei soltanto scomparire.
Sento qualcuno afferrare la mia mano, e quel qualcuno è proprio Lewis. Stringe sempre più la mia mano, come a dirmi "Sono qui, non ti lascio da sola." Riusciamo a seminare tutta quella miriade di paparazzi e a intrufolarci in una delle tante vie di Parigi.
«Hey stai tranquilla. Va tutto bene, ci sono io.» dice rassicurandomi. Mi abbraccia e mi accarezza i capelli, lasciandovi di tanto in tanto un bacio. Chiudo gli occhi e poggio la testa nell'incavo del suo collo, aspirando il suo profumo che mi fa tanto impazzire. Mi sento al sicuro e protetta fra le sue braccia, credo non esista miglior sensazione di questa.
