La notte porta consiglio

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Nota pre-capitolo
Sono passate due settimane dall'uscita al lago Nero. Per Helen e i suoi amici sono stati giorni molto impegnativi, infatti i professori, in vista del torneo, hanno cercato di affrontare più argomenti possibili. I grifondoro hanno vinto altre due partite e hanno raggiunto la cima della classifica. Helen e Fred non hanno avuto modo di passare molto tempo insieme, infatti il rosso ha dovuto dedicare gran parte del suo tempo alla sua nuova relazione. La grifondoro nel frattempo ha approfondito il rapporto con Cedric, insieme al quale ha avuto modo di passare diverse ore.

Bum bum
Mi svegliai di colpo, la fronte imperlata di sudore, il corpo scosso dai brividi.
Capii subito che qualcosa non andava. Quella non era la mia camera. O meglio, non era quella che avevo qui ad Hogwarts. Una finestra che dava sul Louvre, pareti bianche, un tappeto morbido sotto i piedi, una scrivania in legno chiaro.
Il Louvre?!
Ma certo, la mia casa in Francia.
All'improvviso sentii uno scoppio al piano di sotto.
Senza rendermene conto mi ritrovai a correre giù per le scale, diretta verso la cucina.
Aprii con uno strattone la porta.
Il tavolo spaccato a metà, diversi piatti e bicchieri in frantumi e, esattamente al centro della stanza, una figura incappucciata chinata sopra un corpo.
Sentii le lacrime inondarmi le guance, calde e salate. Con tutto il fiato che avevo in corpo urlai.

Dalle labbra mi uscì un grido strozzato, smorzato dal pianto.
Ancora quel sogno, era da mesi che non mi capitava.
Come un automa mi alzai e uscii dalla stanza, iniziando a correre.
Senza neanche rendermene conto, mi ritrovai davanti alla porta di una camera.
Abbassai la maniglia ed entrai.
-Helen, mi spieghi cosa ci fai qui?-
Per Merlino, chi poteva essere sveglio alle tre del mattino? A parte la sottoscritta ovviamente
-Chi sei?- chiesi improvvisamente terrorizzata
-Come chi sono? Sono Fred, sei nella mia camera-
-Io scusa, non lo sapevo, mi sono svegliata e mi sono messa a correre, mi dispiace, non volevo svegliarti-
-E' successo qualcosa?-
-No, sto bene, ora me ne vado-
In quel momento ero talmente sconvolta che nemmeno mi accorsi del fatto che si era alzato e in seguito diretto verso di me, fino a che, una volta fatto un passo indietro, non venni afferrata per le braccia e tirata verso il suo petto.
All'improvviso un raggio di luna filtrò dalla finestra e mi colpì il volto.
-Helen, che è successo? Perchè piangi?- disse accarezzandomi la guancia con la mano e asciugando con il pollice le lacrime che si stavano accumulando appena sotto l'occhio.
-Era da mesi con non mi succedeva. L'ho sognata di nuovo- sussurrai abbassando gli occhi
-Tua madre vero?- disse alzandomi la testa con due dita e costringendomi a guardarlo
-Sì-
Non disse più niente, mi abbracciò e basta. Quasi non mi accorsi che mi aveva sollevata e presa in braccio, fino a che non sentii il contatto con una superficie morbida, il letto.
-Mi lasci dormire qui?-
-Certo, dove vorresti andare scusa?- chiese sorridendo
-Sicuro che non sveglieremo George e gli altri?-
-Quei tre hanno il sonno pesantissimo, puoi stare tranquilla- disse sdraiandosi accanto a me. Mi accoccolai più vicina a lui, appoggiando schiena e testa al suo petto, per poi sentire il suo braccio che mi cingeva i fianchi.
Un'improvvisa accelerazione del battito del cuore.
-Mi vuoi spiegare che ci facevi sveglio prima?-
-Non riuscivo a dormire-
-Pensavi ad Angelina, vero?-
-Già. Ormai siamo usciti un bel po' di volte, è diventata una cosa piuttosto seria. Lei è molto felice, io un po' meno-
-Fred...-
-Non riniziamo questo discorso. Lo sai come la penso, non voglio farla soffrire, non come ho fatto con te-
-Lo so, ma non è giusto che tu ti veda costretto a portare avanti una storia che non ti appartiene-
-Credi che non lo sappia?-
-Sì, ma-
-Ma niente, ho preso la mia decisione-
-Ed io mi impegno a rispettarla. In ogni caso mi dispiace per questi ultimi giorni, abbiamo passato davvero poco tempo insieme-
-Lo so, ma dovevamo entrambi prendere le misure delle nostre relazioni-
-Scusami?-
-Vuoi dirmi che non sei ancora uscita con Cedric? Gli faccio un bel discorsetto a quel cretino-
-Fred, sei un essere spregevole-
-Ti voglio bene anche io-
-Beh, a dire il vero ieri mi ha chiesto di uscire-
-Davvero?? E tu non mi dici niente??-
-Calma gli ormoni ragazzina- dissi divertita
-Parla, che gli hai risposto?-
-Beh, ho detto di sì. Ci vedremo domani, questa volta però sarà un appuntamento vero e proprio- gli risposi arrossendo
-Sono contento per te piccoletta, ti meriti un bravo ragazzo-
-Grazie rosso. Ho sonno, buonanotte-
-Buonanotte nanetta-
Quella chiacchierata era stata come una medicina per me.
Ogni brutto pensiero era sparito, le lacrime solo un lontano ricordo.

Rosso come il fuoco || Fred WeasleyTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang