3.

438 33 1
                                    

Niall chiuse la porta del bagno alle sue spalle. Era molto ordinato e pulito, profumava di fresco.
Si avvicinò al rubinetto dell'acqua e si guardò allo specchio. Era un disastro.
I suoi occhi rossi e lucidi avevano perso la loro bellezza, contornati oltretutto dalle occhiaie. Per il pianto gli era diventato anche il naso rosso.

Si bagnò il viso. Non poteva credere di aver raccontato tutte quelle cose a Lynn. Ora lei lo guarderà con occhi diversi, pieni di pena, cosa che Niall odiava.
Aveva voglia di prendere a pugni qualcosa.
Si guardò intorno, il bagno era molto grande. C'era una doccia a muro in cui sarebbero entrate minimo quattro persone. I tappeti come gli asciugamani erano tutti sulla tonalità del giallo pastello.
La mensola accanto allo specchio era piena di profumi e deodoranti.
Nel suo di bagno entravano a malapena due persone per quanto era stretto.

Bussarono alla porta e sobbalzò.

«Niall tutto bene?» era Lynn. Lui non rispose ma aprì direttamente la porta. Lynn gli sorrise, Niall rimase sorpreso. Non era un sorriso accennato, uno di quelli che dimostravano pena, no affatto. Era un bel sorriso, vero ed elegante. 

«Ethan è già a tavola, stiamo aspettando te»

Niall annuì appena. Spense la luce del bagno e chiuse la porta alle sue spalle. Iniziò a dirigersi verso le scale ma prima che potesse muovere un passo Lynn lo fermò afferrandogli il braccio.
Niall la guardò negli occhi, cercava sempre il contatto visivo con le persone, non sapeva esattamente quale fosse il motivo.

«Stai bene?» chiese lei ricambiando lo sguardo. Niall annuì di nuovo facendo sospirare Lynn.

«Mi dispiace, non pensavo fosse così drastica la situazione» si stava sentendo in colpa.

«Sono stato io a parlare, tu non mi hai chiesto nulla, non mi hai obbligato. Stai tranquilla»

Dopo aver annuito ancora una volta finalmente scesero insieme le scale raggiungendo la sala da pranzo.
Niall si accomodò accanto a suo figlio e Lynn prese posto di fronte a loro.

«Vi ho preparato della pasta e del pollo che avevo iniziato a cuocere prima che arrivaste. Ci sono anche le patate e le verdure se volete. Spero vi piaccia»

Iniziarono a mangiare, all'inizio c'era un silenzio imbarazzante poi però Niall iniziò a chiacchierare e a chiedere a Lynn qualcosa della sua vita. Sembrava più rilassato e Lynn si rallegrò nel vedergli spuntare spesso quel suo bel sorriso.
Versò dell'acqua a suo figlio e Lynn rimase incantata dalla sue mani, erano grandi, le dita lunghe e affusolate.
Arrossì nel pensare a cosa quelle mani avrebbero potuto fare sul suo corpo.
Lynn non era una ragazza innocente ma neanche civettuola. Non le piaceva di certo provarci con degli sconosciuti.

«Tu non lo mangi?» chiese indicando il pollo.

«No, sono vegetariana» sorrise lei.

«Oh... beh avresti potuto evitare allora»

«E far mangiare a tuo figlio verdure?» rise. «Non è un problema, quando invito i miei amici qui non gli nego di mangiare la carne. Sono io la vegetariana, non loro» spiegò.

«A voi vegetariani non da fastidio cucinare animali?» chiese confuso.

«Non so gli altri ma a me un po' da fastidio. Di solito con i miei amici ordiniamo al take away quindi non ho questo tipo di problema. Questa sera è la prima volta che cucino un pollo, mi sento un po' in colpa quindi sbrigatevi a mangiarlo»

Niall rise. Non poté evitare di pensare a quanto fosse strana. 

«Hey ma quella sera al Mc Donald's cosa hai mangiato?»

Zweisamkeit; njhWhere stories live. Discover now