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Due mesi dopo

Metà novembre era arrivato, il sole continuava a splendere sull'isola ma un leggero freddo ti spingeva ad indossare qualcosa di pesante e inscatolare gli abiti estivi.

«Papà guarda!»

Ethan indicò le varie decorazioni natalizie, le prime per essere precisi. Fuori da un negozio c'era un Babbo Natale che consegnava caramelle a tutti i bambini che passavano di lì.

«Vuoi fare una foto con lui?» chiese Niall iniziando ad avvicinarsi. Il piccolo annuì.
L'uomo, il ragazzo o chiunque esso sia sotto quel vestito salutò il bambino.

«Qual è il tuo nome?»

«Ethan» rispose timidamente.

«E cosa vorresti per Natale Ethan?» lo prese in braccio per prepararsi alla foto. Niall era di fronte a loro con il cellulare di Lynn in mano pronto a scattare.

Ethan si prese del tempo prima di rispondere, poi sorrise al padre.

«Una mamma»

Babbo Natale rimase scioccato da quella richiesta, tanto quanto Niall. Però il padre ricambiò il sorriso e voleva in qualche modo esaudire quel desiderio tanto atteso dal suo bambino.

Scattarono la foto, Ethan ricevette un lecca-lecca e dopo aver salutato ripresero la loro passeggiata.

«Dammi la mano»

Ethan però rifiutò, afferrando invece la mano di Lynn. Con l'altra mano teneva il lecca-lecca.
Niall sorrise alla ragazza, approfittò per posarle un braccio attorno alle spalle.

«Ti da fastidio?»

«Per niente» sorrise lei.

I passanti si perdevano nel guardare quel quadretto anziché le decorazioni. Sembravano una vera famiglia.
Purtroppo Niall non aveva ancora un lavoro, aveva inviato domande su domande ma nessuno sembrava volerlo assumere.
Ci stava ormai perdendo le speranze.
Per quanto riguarda Ethan, lui aveva iniziato il primo anno di scuola ed era stata un'emozione troppo grande per Niall.

Finirono la passeggiata pomeridiana e rientrarono in casa, Ethan corse a prendere il quaderno di inglese nel suo zaino e si sedette in cucina a fare i compiti.
Amava la scuola.

«Vuoi qualcosa da mangiare?» chiese Lynn a Niall, scosse la testa ringraziando.

«Dovrei parlarti» disse invece facendo preoccupare la ragazza. Quando Niall aveva qualcosa da dirti non era mai nulla di buono.

«Ho ricevuto un messaggio questa mattina» parlò con tono basso e calmo, il viso però era celato dietro un velo di tristezza e delusione. «Da parte della mia famiglia»

Lynn subito si mostrò interessata all'argomento. Si avvicinò di poco a Niall.

«Hanno scritto varie stronzate e mi hanno invitato a passare il Natale da loro» rise amareggiato.

«Ma è una bella notizia! Un'ottima occasione per riallacciare i vostri rapporti» commentò Lynn. Niall però la vedeva diversamente.

«Non ci andrò. Dopo cinque anni si fanno vivi, non accetto le loro scuse»

«Magari si sono pentiti o magari hanno capito da un bel pezzo quanto stupidi siano stati ma l'orgoglio ha impedito loro di contattarti»

«Si porteranno questo pentimento fino alla morte allora»

«Niall, pensa a tuo figlio. Non credi sia giusto che almeno una volta nella vita lui abbia la possibilità di incontrare il resto della sua famiglia?»

Zweisamkeit; njhWhere stories live. Discover now