Non lo sento

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Stasera, se scrivo
non c'è uno scopo,
la mente non proietta
metafore illuminanti
che vogliano liberarsi, ribellarsi.

Stasera, se scrivo
il sorriso non incurva le labbra
e una lacrima non riga la gota bianca,
di rosso non sono accesi gli occhi.

Scrivo a vuoto,
e scrivo per colmare
quel vuoto.
Il timore segreto è un'incognita ferita,
quel muto tacere assordante,
urla l'intuizione dello smarrimento.

Stasera, se scrivo
è perché trema la mano
nell'incapacità di riafferrare il sogno.
Domande, risposte, niente.
Freddo.

E stasera, se vivo,
io non lo sento
e scrivo.

Mo

Muti sussurri ed echi lontaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora