Capitolo 2.

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Dopo la conversazione con Louis, lo accompagnai nella stanza degli ospiti.

Era una stanza che io usavo come cabina armadio. Fortunatamente era la settimana delle grandi pulizie pre-Natale e io mi ero messa a sistemare tutte le stanze della casa e quindi anche quella stanza era in ordine.

Gli diedi una delle mie tante felpe e un paio di pantaloncini da palestra.

B: "Vanno bene?

L: "Si, vanno benissimo!"

Gli diedi la buona notte e andai nella mia stanza.

Mi misi il pigiama, presi il cellulare e mi buttai sul letto.

Sbloccai il telefono e mi trovai davanti la schermata della rubrica, era aperta sulla lettera L e mi accorsi che c'era un contatto nuovo chiamato L. 'L'? Chi poteva essere 'L'?

Mentre pensavo a chi potesse essere, senti dei passi nel corridoio. Andai verso la porta e, non feci in tempo ad aprirla che mi ritrovai per terra. Appena riuscii a capire cosa fosse successo Louis mi prese in braccio e mi mise sul letto, con le gambe alzate.

L: "Scusami, pensavo che questo fosse il bagno."

B: "Bravo, cerchi di uccidere la proprietaria di casa?!" Dico ironica.

Louis scoppiò a ridere come un bambino a cui viene fatto il solletico.

B: "Comunque tranquillo, sto bene. E' solo una botta."

L: "Meno male, pensavo di averti fatto male."

B: "No no. Comunque il bagno è di fronte alla tua camera."

L: "Ah okay. Vado in bagno e torno a vedere come stai."

B: "Non ti preoccupare per me. Ora vado giù in cucina e prendo un pò di ghiaccio."

Louis uscii dalla mia stanza e si diresse verso il bagno. Io scesi le scale e andai in cucina per recuperare un pò di ghiaccio. Mi misi seduta sulla poltrona con le gambe incrociate e mi appoggiai il ghiaccio sulla fronte. Effettivamente faceva un pò male. Speravo solo che la botta passasse subito, se fosse venuto fuori l'ematoma avrei dovuto usare litri e litri di fondotinta per coprirlo.

Sentii Louis uscire dal bagno e chiamarmi per sapere dove fossi finita. Non feci in tempo a rispondere che lui mi abbracciò da dietro e appoggiò le sue labbra sulla botta.

L: "Come stai? Fa ancora male?"

B: "Spero solo che non mi esca l'ematoma. Lo spero per te."

L: "Se fai così mi fai sentire in colpa." Disse abbassando la testa.

B: "Devi, mi hai quasi spaccato la testa..." Dissi soffocando una risata.

Louis rimase immobile con la testa bassa. Vedendo che non aveva intenzione di alzarla, lo feci io. Misi il mio dito sotto il suo mento e gli alzai il viso, facendo incontrare i nostri occhi.

B: "Sto scherzandooo!" Dissi quasi sussurrando.

Sul suo viso nacque un sorriso gigante, uno di quei sorrisi che ti tolgono il fiato. Solo lui riesce a farmi fermare il cuore solo con un sorriso.

Mi prese la mano e mi tirò in piedi.

L: "Andiamo, ti riaccompagno in camera. E' meglio se riposi."

B: "Grazie."

Appena saliti in camera, Louis mi guarda e mi abbraccia.

L: "Grazie per l'ospitalità!"

B: "Di nulla, Louis. Rimani quanto vuoi."

Louis mi guardò con aria sospetta.

L: "Come sai il mio nome? Non mi sembra di avertelo detto."

Senza parlare mi dirigo verso il mio 'armadio dei segreti', l'unico armadio che ho in camera. In realtà non è un vero armadio, al suo interno ci tengo tutti i miei poster e i CD dei One Direction, la mia boy-band preferita. Apro l'anta e gli indico l'ultimo poster che ho attaccato: la loro prima foto, la copertina dell'album di 'What Makes You Beautiful'. Gli indico la sua faccia e lui mi fa un sorrisino che dice "Cavolo, mi hai beccato".

B: "Come posso non conoscere il nome di uno dei miei cantanti preferiti?!"

L: "Pensavo non mi avessi riconosciuto."

B: "Perchè non volevi dirmelo?"

L: "Perché non volevo che mi conoscessi come Louis Tomlinson dei One Direction e non per Louis Tomlinson il ragazzo semplice."

B: "Quello mai. Non sono una ragazza che guarda la situazione sociale di una persona, se mi  affeziono alle persone lo faccio perché mi piace per come sono dentro."

L: "Meno male. Sono stato fortunato, ho trovato la ragazza giusta!"

B: "..."

Louis guarda l'orologio e, accorgendosi della mia espressione interrogativa, sbadigliando si dirige verso la porta.

L: "Io vado a dormire, domani mattina vorrei svegliarmi presto per andare a correre... Ah, posso usare questi vestiti per allenarmi?"

B: "Si, fai pure.. Se non ti da fastidio..."

L: "Perchè dovrebbe?"

B: "Non so, non ti da fastidio farti vedere in giro con vestiti un pochino femminili?"

L: "Non sono femminili. Cosa ha di femminile una semplice tuta?! E poi vado presto per non farmi vedere da nessuno, nessuno deve sapere che io sono in Italia!"

B: "Aspetta, a che ore vai? Magari vengo anche io."

L: "Verso le sette. Dato che, i paparazzi escono tutti sul tardi pensando di incontrare i 'vip' nei vari negozi per coglierli nel bel mezzo delle loro compere."

B: "Ah, okay..." Guardo l'orologio. "Beh, direi che è inutile andare a dormire, sono le sei. Se mi metto nel letto, dormo per un giorno intero."

L: "Okay, allora posso andare a farmi una doccia?"

B: "Certo, ormai sai dove si trova il bagno. Ci vediamo in cucina tra mezz'ora così facciamo una colazione veloce e poi andiamo a correre."

L: "Okay, a dopo!"

Angolo di Beth:

Ciao a tutti. Vi metto anche il link della mia pagina di facebook, dove carico tutti i capitoli... https://www.facebook.com/LoveForOneDirection/photos/a.708145282581650.1073741835.132541850141999/711879812208197/?type=3&theater

- Beth

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