Capitolo 22

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Il mio orgoglio è la donna più
bella che io possa avere.

"Dai dai dai"
"Perfavoreeeee"
"Ti pregooo" mi urla dietro per la due milionesima volta Brayan.
Sono circa le cinque del pomeriggio e sto cercando di studiare, cercando perché è davvero impossibile farlo con uno psicopatico eccitato per una festa che ti urla nelle orecchie.

"Cristo!" Urlo non resistendo a questo supplizio.
Anche gli abitanti di questa casa sembrano non poterne più di questo ragazzo troppo esuberante.
Ed io che lo avevo preso per un normale scemo.

"Senti smettila di rompere le palle" gli urlo contro incazzata.
"Se tu stasera venissi alla festa io non..." ed eccolo che riparte.
"Va bene! Cazzo! Va bene! Vengo!" Mi butto sul letto stanca mentre sento il mio fratellastro urlare e saltare sgraziatamente per la casa.

"Hey seriamente se stasera non vuoi venire dimmelo e non andiamo" Derek si sdraia accanto a me e mi circonda alla vita con un braccio.
Sorrido appiccicandomi al suo busto.
"No no non ti preoccupare, posso resistere." Ridacchio appoggiando il naso sul suo collo ed ispirando il suo profumo.
L'ho già detto che lo amo?

"Ti trovi meglio?" Sbuffa una risata sarcastica.
"Che domanda stupida, ovvio che ti trovi meglio." Stringe con forza il mio fianco attirandomi più vicina al suo bacino.
Passo le mani nei suoi capelli iniziando ad accarezzarli.
"Fratellone dai, non fare così, non è colpa tua." Sospira pesantemente e so che sta per mettersi a piangere.
"Invece si... non mi sarei dovuto comportare da vigliacco e..." un singhiozzo non gli permette di continuare.
"Derek ragiona!" Gli prendo il viso tra le mani.
"Sei finito in fottuto coma per proteggermi!" Urlo moderata.
"Non ho fatto abbastanza" piange sempre più disperato sulla mia spalla.
"Se avessi fatto qualcosa probabilmente ti avrebbe ucciso, mentre adesso siamo entrambi vivi." Affermo ovvia.
"Ma la frase che hai detto oggi..." continua lui flebilmente.
Impreco sottovoce, non avrei dovuto dire niente, dannato Cameron Dallas!
"La frase che ho detto oggi era dettata dalla rabbia verso Cameron tu non centravi niente."
Mi abbraccia ancora più forte calmando i singhiozzi.
Mi distrugge vederlo così.

Siamo rimasti molto scossi dal drastico cambiamento avvenuto in questi anni e l'essere stata completamente da sola ha peggiorato il mio rapporto quindi, molte volte dico cose che, magari penso veramente, ma sarebbe meglio tenersele dentro la testa.
Ho imparato a rialzarmi da sola, la speranza mi faceva andare avanti, quella di avere un'opportunità da sfruttare e alla fine il mio desiderio si è avverato. La felicità di non essere crollata davanti a mio padre, di avercela fatta, di aver resistito.
Mio fratello è un altro motivo per cui sono qui oggi, se non ci fosse stato lui probabilmente mi sarei data al suicidio, non sono mai stata una persona forte e sapere quello che nostro padre gli ha inferto mi ha fatto capire che in questa battaglia saremmo stati soli e alla fine sarei stata solo io. Ma non gli do assolutamente la colpa. Anzi gli mando un grazie telepatico, grazie per esistere, glielo vorrei dire in faccia, guardandolo negli occhi ma sono ancora troppo vigliacca per far sì che questo accada, ma giuro che prima o poi mi alzerò da questo letto, andrò diritta nella sua stanza e gli urlerò il bene che gli voglio in faccia, tutto quello che ha fatto per me e che fa ancora, il mio grido gli entrerà nelle viscere, gli scalderò il cuore che nostro padre ha tramutato in pietra, poi lo abbraccerò così forte che anche le piccole crepe si ricomporranno. E saremo di nuovo dirti, come prima, i fratelli inseparabili.
Glielo devo.
Te lo giuro fratello.

Si alza e si mette di fronte a me poi fa una faccia altezzosa e si mette in posa snob.
"Allora adesso ci dobbiamo fare belle per la grande serata" annuncia con aria femminile battendo le mani con fare da gay. Scoppio a ridere talmente forte che cado giù dal letto facendomi un male cane alla testa.
Adesso è il turno di Derek che inizia a ridere come un matto.
Vedo il nostro patrigno passare davanti alla mia stanza con fare preoccupato ma quando ci vede ridere come due scemi scuote la testa e se ne va interdetto.

Ti odio, ma sei già mia ||Cameron Dallas||Where stories live. Discover now