Chasing rainbows

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ALESSIA's POV

Avevo deciso. Avrei raggiunto Kellin ad Orlando e gli avrei detto cosa provavo per lui, non potevo perderlo ma temevo fosse troppo tardi così prenotai il primo volo. A bordo il viaggio sembró non passare mai e ora dopo ora il dubbio cresceva dentro di me: e se Kellin si fosse arrabbiato? E se l'avessi trovato tra le braccia di Kathelynne? Mi aveva mentito anche lui? Soltanto andando li' l'avrei scoperto, ma ero terrorizzata e non riuscivo a prendere sonno. Qualcuno sull'aereo doveva avermi riconosciuta perché sentivo parecchi occhi su di me... Erano questi i momenti in cui avrei voluto non essere famosa. Mi nascosi dietro gli occhiali da sole e finalmente mi addormentai; mi sveglio' la voce del comandante annunciando che eravamo in avvicinamento all'aeroporto di Orlando.
Uscii dalla struttura quasi di corsa e un sole caldissimo mi colpì in pieno viso: la temperatura sfiorava i 35 gradi e l'umidità era praticamente al 100%... Ma il mio era sudore freddo, era la paura... La paura del rifiuto e di aver perso tutto....
Chiamai un taxi e mi recai all'albergo dove avevo prenotato una stanza ad una cifra esorbitante, per fortuna ora me lo potevo permettere, e speravo che almeno ne sarebbe valsa la pena. Feci una doccia ed erano quasi le 19 quando decisi che era giunto il momento di affrontare il mio ragazzo . L'hotel era nel quartiere residenziale dove abitava Kellin e avrei dovuto camminare solo per due isolati dopodiché l'avrei raggiunto. La voglia di scappare mi bloccava le gambe ed ogni passo sembrava costarmi una fatica sovrumana.
Accesi una sigaretta e mi sedetti su un muretto. Cazzo. Ancora cento metri.
Ora vedevo la casa ... Mamma mia. Una villa così l'avevo vista soltanto nei film . La casa era dall'altra parte della strada e vidi una figura di spalle, in giardino. Seduto nell'erba, accanto ad uno skateboard colorato, c'era lui. Guardava nella mia direzione ma all'inizio sembro' non vedermi. Arrossii quando lo vidi alzarsi dall'erba e lessi nei suoi occhi gioia e stupore.
"Alessia?" Disse, sbalordito.
Gli sorrisi, volevo corrergli incontro e perdermi finalmente nel suo abbraccio . Gli feci un cenno con la mano ed iniziai ad attraversare la strada, correndo. Lo vidi sorridere ed allargare le braccia ma... All'improvviso avvertii una frenata, un clacson e un suono assordante .
Di colpo non vidi più Kellin, vidi solo il buio e il silenzio.

KELLIN POV

Ero seduto in giardino...dannazione quella corsa con lo skate mi aveva sfiancato. Stavo invecchiando. Guardavo le nuvole correre verso il mare e decisi che era giunto il momento di scrivere ad Alessia. Perché non mi ero fatto sentire? Non lo sapevo nemmeno io. Alla fine ero un ragazzo e volevo farmi ricorrere un po'. Chi ha detto che quei giochetti non funzionano non e' mai stato innamorato !
Di colpo alzai lo sguardo..mi sentivo osservato. Ero stanco dei fan che passavano "casualmente" fuori da casa mia!
Per un attimo il cuore si fermo '. Quella non era una fan. Porca puttana.. Cosa cazzo ci faceva Alessia fuori da casa mia?!!! L'amore dunque aveva vinto!? La vidi sorridere timidamente e le allargai le braccia... Volevo stringerla e rincominciare tutto da zero, del passato in quel momento non mi importava più niente.
Corse verso di me, il suo bellissimo viso accaldato... Ma mi accorsi troppo tardi che una macchina sportiva era spuntata da dietro la curva a tutta velocità . Stavo per urlare ma la voce non mi uscì, un rantolo mi si soffoco' in gola. Sentii un colpo sordo e un attimo dopo vidi Alessia per terra, il suo bellissimo corpo macchiato dal suo stesso sangue. Amore mio ma perché????? Urlai, piansi, mi disperai mentre i vicini chiamavano il 911 e io restavo immobile in ginocchio accanto al suo corpo.
Speravo solo che non fosse morta perché sarei morto anch'io...

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