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Jimin’s pov

"Sicuro che così vado bene? E se poi non gli piaccio? E se mi trovano brutto? E se facessi qualche figuraccia? E se-" Due mani si posarono sulle mie guance e due occhi si puntarono fissi contro i miei.

"Jimin.. sei perfetto, ti ho già detto più e più volte che loro già ti adorano, sei la cosa più bella di questo mondo e sta calmo!" Ridacchiò dandomi un buffetto sul naso.

Lo guardai non del tutto convinto, insomma stavo per incontrare per la prima volta i genitori del mio fidanzato e volevo essere impeccabile, volevo dare loro una buona impressione..

Notandomi pensieroso sospirò e con lentezza avvicinò le sue labbra alle mie, impegnandoci così in un dolce bacio.
Spinsi un po' di più e infilai anche la lingua, facendo diventare il nostro bacio un bacio bagnato. Appena ci staccammo sorridemmo, mi scompigliò i capelli facendomi sbuffare per il gesto e prendendomi per mano mi portò fuori.

Il viaggio in macchina fu davvero silenzioso, io personalmente ero troppo occupato a farmi delle paranoie.
Taehyung ogni tanto staccava lo sguardo dalla strada per guardarmi, in altri momenti posava la sua mano sulla mia coscia e in altri ancora cercava la mia mano per infondermi coraggio, era dolcissimo..

Ma io ero un fifone paranoico ansioso nato perciò in quel momento, in cui eravamo davanti alla porta di casa dei genitori del grigio, io tremavo come una foglia e stavo letteralmente sgretolano la povera mano del mio fidanzato.

Suonò facendomi sobbalzare, mi guardò e mi sorrise;

"Ehi amore, tranquillo non hai di che preoccuparti davvero" Mi accarezzò la guancia destra.

Annuii e feci un grosso respiro profondo, la porta si aprì rivelando una donna giovane e bella e lo splendido sorriso che portava sulle labbra. Assomigliava tanto a quello di Tae, esattamente come gli occhi..

"Taehyung! Tesoro come stai?" Abbracciò suo figlio con un grosso entusiasmo, staccandosi e guardandolo ovunque.

"Come ti sei alzato tanto! Oh e questo bel giovanotto dev'esser il carissimo Jimin!" Mi guardò, senza esitare porsi un inchino e salutai formalmente.

"Buongiorno signora Kim, è un vero piacere fare la sua conoscenza"

"Susu ragazzo alzati e fatti dare un abbraccio" Mi sorrise e mi abbracciò calorosamente, il mio ragazzo mi sorrise e mi fece un segno di incoraggiamento.

"Venite ragazzi, entriamo che fuori fa freddo" E così entrammo nella calda dimora, posammo giacche e scarpe ed entrammo nel soggiorno.

"Tesoro sono arrivati?" Sbucò, da quella che sembrava essere la cucina, il padre di Taehyung.

Puntò lo sguardo su di me al che sbiancai e mi inchinai;

"Buongiorno s-signor Kim, è- è un vero onore per me conoscerla"

Silenzio.

"È un piacere conoscerti Jimin" Si inchinò lievemente a sua volta sorridendomi.

Ci alzammo e ci stringemmo calorosamente la mano, passò poi a sballottare un po' Taehyung, scompigliandogli i capelli e dandogli qualche pacca sulla schiena.

"Papà non sono più un ragazzino!" Protestò il grigio risistemandosi i capelli e facendomi ridacchiare.

"Su uomini a lavarsi le mani che è pronto!" Ci ordinò la donna.

Facemmo quello che ci disse e ci sedemmo a tavola, io e Taehyung vicini e davanti a noi i suoi genitori.

"Mamma dove sono Eonjin e Jeonggyu?" Chiese ricevendo la risposta dal padre.

"Sono dalla nonna ora, torneranno oggi pomeriggio" Annuì TaeTae.

Ci augurammo buon appetito e iniziammo a mangiare tranquillamente.

"È di tuo gradimento Jimin?" Mi chiese gentilmente la donna.

"È tutto squisito, i miei complimenti signori Kim" Risposi timidamente.

"Ditemi ragazzi-"

Oh mio Dio era arrivato il momento delle domande..
Okay tutti calmi! Manteniamo.la.calma.e.cerchiamo.di.non.morire.

"Da quanto ormai state insieme?" Chiese l'uomo.

"Sei anni papà" Sentirlo dire ad alta voce faceva un certo effetto, sei anni da quando c’eravamo visti la prima volta in quella caffetteria, la stessa caffetteria di cui era diventato proprietario, sei anni da quando ci eravamo baciati la prima volta, sei anni di eventi belli e meno belli.

Sorrisi al pensiero di sei anni di noi.

"Raccontaci un pochino di te Jimin, sei nato a Seoul?" Chiese sua madre.

"Mh no, sono nato a Busan e dopo gli studi mi sono trasferito lì per lavoro"

"Oh interessante, che lavoro fai?"

"Sono insegnate di ballo" Risposi.

"Già, in una delle più prestigiose scuole di tutta Seoul! Dovreste vederlo, è bravissimo!" Continuò Tae facendomi arrossire parecchio.

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Finimmo di mangiare tra domande e racconti di ogni tipo, dovevo ammettere che mi sentivo mooooolto più tranquillo ora che avevo incontrato i genitori di Taehyung, erano delle belle persone.

Suonarono alla porta e ad aprire andò il padre.

Delle urla irruppero nella stanza arrivando fino in soggiorno, rivelando così due bambini, un maschio e una femmina. Saltarono addosso al mio ragazzo abbracciandolo ed urlando il suo nome;

"Fratellone Taeeee!!!!"

"Ragazzi povero lasciatelo respirare.." Li rimproverò la madre.

"Jeonggyu! Eonjin! Come siete cresciuti!" Li spupazzò il ragazzo.

Intanto vidi entrare in soggiorno un'anziana donna con degli zainetti in mano, corsi ad aiutarla notandola in difficoltà;

"La prego lasci che l'aiuti signora Kim" Porsi un inchino prendendole gli zaini dalle mani.

"Oh grazie mille caro" Mi sorrise dolcemente, ricambiai e posai gli zainetti da un lato.

"Mi permetta di presentarmi, io sono Park Jimin il fidanzato di suo nipote Taehyung" Tornai ad inchinarmi.

"Ohhhh ma guarda che bel ragazzo! Ottimo lavoro Tae!" Arrossii e guardai Taehyung.

"Eh visto nonna che schianto di ragazzo che ho?" Chiese in modo retorico facendomi l'occhiolino e facendomi arrossire ancora di più.

Sentii la manica del mio maglione venir tirata perciò guardai in basso e vidi la sorellina di Taehyung farmi segno di abbassarmi, lo feci e la guardai negli occhi, riscontrando la somiglianza del colore e della forma dell'altro ragazzo. Posò un bacino sulla mia guancia e corse tra le braccia del grigio rifugiandosi nel suo collo. Il ragazzo rise e mi fece segno di girarmi, lo feci e vidi il fratellino guardarmi con sguardo da duro.

"Io ti avverto!" Esclamò con voce infantile "Se fai soffrire il fratellone te la vedi con me!" Fece una strana mossa da combattimento.

"Oh non vorrei mai! Mi faresti secco! Ti prometto che sarò bravo" Gli sorrisi.

"Promesso promesso?" Domandò un po’ più insicuro.

"Promesso promesso" Lo rassicurai, mi sorrise e gli feci segno di scambiarci il cinque, lo batté e corse a giocare con la sorella.

"Sono carinissimi..." Dissi con le mani nelle tasche di dietro mentre Taehyung si avvicinò e mi attirò ad un soffio di distanza. Allacciò le sua braccia al mio busto e si appoggiò con il bacino al mio.

"Sono contento che ti piacciono" Mi sorrise posando la sua fronte alla mia, posò le sue labbra sulle mie in un bacio a stampo ripetendo il gesto per un po' di volte.

"Mh Tae potresti mostrarmi dov'è il bagno cortesemente?"

"Certo, vieni che te lo mostro" Mi sorrise e mi mostrò la strada, la percorsi ed entrai.

Taehyung's pov

Okay era ora.

"Pss ragazzi, vi ricordate il piano?" Chiesi mentre i due annuirono con fare complice.

"Perfetto, ora è il momento su andate"

"Sissignore!" Esclamarono e fecero segno con la mano sulla fronte correndo poi dove sapevano loro.

Io mi alzai ed andai dagli altri.

"Mamma, papà, nonna.. è ora" Mi sfregai ansioso le mani sui pantaloni.

Annuirono tutti contenti e si alzarono iniziando a preparare tutto, papà mi si avvicinò e mi diede qualche pacca sulla spalla.

"Sta tranquillo andrà tutto bene, sono orgoglioso dell'uomo che sei diventato.." Gli scappò una lacrima.

"Papà.."

"Nono sto bene era solo un po’ di polvere" Tirò su con il naso e andò nella sua apposita postazione.

Infilai una mano in tasca e tirai fuori la scatolina di velluto blu, la rigirai tra le mani e sospirai, finendo poi per sorridere.

Sentii la porta del bagno aprirsi perciò andai anche io al mio posto ed aspettai.

Jimin's pov

Aprii la porta e mi ritrovai i due piccoletti davanti intenti a guardarmi, guardai a terra e vidi tanti petali di rose rosse, confuso chiesi se sapessero cosa significassero ma in cambio ricevetti del silenzio. Mi presero uno per una mano e uno per l'altra facendomi percorrere tutta la strada al buio.

"Perché è tutto buio? Cosa sta succedendo ragazzi?" Ancora silenzio.

Si fermarono e mi porsero una sedia su cui mi fecero segno di sedermi, obbedii ancora più confuso di prima e mi guardai in giro, non vedendo però niente.

"TaeTae? Signori Kim?" Chiesi e sobbalzai appena sentii la voce del padre.

"Sei carino quando ti imbarazzi

-V"

"Anche tu, tremendamente..

-Jimin"

Irruppe la voce della madre.

"T-Tae ma cosa-" Iniziai bloccandomi subito.

"Sei anni fa ho visto un ragazzo davvero bello. Una mia cara amica, che ora non c'è più, mi fece notare che lo stesso ragazzo che io continuavo a guardare incantato provava interesse verso di me, fui così felice..." Risuonò la voce anziana della nonna.

Iniziò poi Taehyung a parlare;

"Abbiamo passato tanti momenti insieme, partiamo dal nostro primo bacio, fu unico ed inaspettato, non riuscii a trattenermi innanzi a quei tuoi boccioli rossi. Tutte le volte in cui ti ho visto ballare, eri così felice mentre lo facevi e davi sempre il mille per cento di te stesso.
Ci fu un periodo, o meglio, quel periodo.. In cui il mondo ci portò via una delle persone a noi più care, colei che ci aveva aiutato in passato, colei che in sua assenza, ora probabilmente, non ci sarebbe forse niente tra noi. Ricordo che eravamo così tanto abbattuti, ma che con forza ci siamo aiutati l'un l'altro a rialzarci, lo abbiamo fatto per lei e per noi.
Siamo passati quindi sotto tanti momenti, ricordo ancora la nostra prima volta, è stato come se tutti i pezzi del puzzle aderissero perfettamente, noi due ci completiamo insieme, siamo destinati ad essere una cosa sola.
Siamo anime gemelle Jimin.
Ed è per questo-"

Ad un tratto delle candele si accesero e rivelarono, con la loro fioca luce, il volto di Taehyung.
Camminò fino da me e si inginocchiò nuovamente, puntò le sue iridi nelle mie e mi accarezzò una guancia. Frugò poi nella tasca dei suoi pantaloni e ne tirò fuori una scatolina blu in velluto.

"Oh mio Dio.." Posai le mani a coprirmi la bocca, visibilmente scioccato da quello che stava accadendo, sentendo poi gli occhi diventare fin troppo lucidi.

"Ed è per questo Jimin, che ti chiedo.. vuoi sposarmi?" In quell'esatto momento aprì la scatolina rivelando quindi l'anello color argento e facendomi definitivamente scoppiare a piangere.

Annuii "Si.." Singhiozzai scendendo dalla sedia e buttandomi letteralmente ad abbracciarlo.

La voce dell'anziana donna fu la prima ad irrompere, seguita poi da tutte le altre. Le luci si riaccesero ed io e Tae ci staccammo dall'abbraccio, mi prense la mano ed inserì nel giusto dito l'anello mentre fece scendere qualche lacrima anche lui.

Attorcigliò le sue dita con le mie e mi posò un piccolo bacio sulla fronte.

"Ti amo Jimin-ah, non scordarlo mai" Mi sorrise dolcemente.

"Ti amo anch'io Taehyung-ssi.."

I bambini saltarono subito addosso a TaeTae ridendo come matti mentre i genitori di quest'ultimo vennero da me e mi dissero;

"Ben venuto in famiglia Jimin" 

Fine💙☕

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안녕하세요!

Ebbene si, la storia in sé è finita.... PIANGO

Ora non dirò molto perché ci saluteremo meglio alla fine del capitolo Bonus, che uscirà domani!!

Alla prossima!!💕

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