28: Separati

135 12 3
                                    

«Bill! Bill, dove sei?!».
Era davanti a te solo un secondo fa! E adesso? Adesso è scomparso. Nel nulla. Volatilizzato!
Continui a chiamare il suo nome, nella speranza che lui risponda.
Senti una mano che si posa sulla tua spalla.
«(T/n). (T/n), ascoltami! È scomparso, non è più qui!».
La voce di Mable ti schiaffa la realtà in faccia.
La abbracci forte e lei ricambia.
«Dobbiamo trovarlo! Dobbiamo trovarlo immediatamente!».
«Già» Ammette James. «Dobbiamo trovare un bel po' di persone. E indovinate? Non abbiamo la minima idea di dove possano essere!».
«Molto d'aiuto, ragazzo» Replica Ford.
«(T/n). Capisco la tua tristezza, capisco tutto. Ma ora, in un momento come questo, devi essere forte e lucida. Siamo rimasti in cinque e abbiamo bisogno di tutti».
Ti asciughi le lacrime.
L'uomo ha ragione: non puoi arrenderti proprio adesso.
«Dunque, facciamo il punto della situazione» Inizia Stan.
«Isabel, Liz e Bill sono nelle mani dei Cacciatori. Dipper sta inseguendo quei tipi strani e Blue non si sa dove sia.
Noi siamo in cinque, tra i quali solo Ford è l'unico in grado di attivare dei portali interdimensionali.
Non abbiamo la minima idea di dove dovremmo andare e non sappiamo nemmeno come capirlo.
Direi fantastico».
James sospira. «In poche parole siamo nella merda».
«Siamo sicuri che non ci sia proprio nessuno in grado di aiutarci?» Chiede Mable. «Nessuno nessuno?».
«Potremmo iniziare col raggiungere Dip, Sock e Crowler. Tre persone in più sono tre persone in più, e abbiamo bisogno di loro» Dici.
«E se fossero dei traditori? A questo ci hai pensato?» Chiede Ford.
«Non sono traditori» Replichi risoluta.
«E anche se lo fossero ci potrebbero portare nella dimensione dei Cacciatori. Quindi andiamo a cercarli».
Fuori è freddo. Molto, molto freddo. E buio.
Una nebbia gelida si è impossessata dei boschi intorno al palazzo di Bill.
«È assurdo. In questa dimensione il tempo non cambia mai; non può cambiare!» Esclama James.
«E allora perché è cambiato?» Chiedi preoccupata mentre cammini alla cieca nel buio.
Stan accende una torcia.
Ford sospira. «È stato Bill a creare questo posto, non è vero?» Chiede.
Annuisci.
«Potrebbe essergli successo qualcosa».
Ti fermi improvvisamente. «Q... Qualcosa di brutto?».
«Non lo so, (t/n). Non lo so».
«Datevi una mossa!» Bofonchia Stan più avanti. «Sarà difficile trovare i mocciosi, perciò sbrigatevi».
«Perché non prendiamo Ginger per cercarli? Con lei andremo più veloci».
James apre la bocca per rispondere, quando un rombo di tuono copre la sua voce.
Improvvisamente la terra prende a vibrare. Sempre più forte, sempre di più, di più.
Cadete a terra. Urli. Senti la mano di qualcuno che afferra la tua e la stringi, come se fosse l'ultima cosa a tenerti in vita.
Intanto tutto intorno a te trema, senti il terreno che si squarcia e gli alberi che cadono.
E poi tutto si ferma. Il silenzio cala sulla notte e l'oscurità torna padrona.
Stan alza la torcia, incerto, quel poco che basta per illuminare la tua mano stretta a quella di James.
Lui si alza, tu pure.
«Va tutto bene» Dice. «È tutto a posto».
Capisci subito che lo sta dicendo più a se stesso che a te o agli altri.
«Che cosa è successo?» Chiedi. «Che cosa è stato?!».
«È questo posto» Risponde Ford. «Sta scomparendo».
«Ma perché?! Cosa è successo a Bill?!».
«Non lo so, (t/n). Dobbiamo trovare gli altri, solo allora potremo cercare di capire cosa gli è successo».
Dovete sbrigarvi. Bill è sicuramente in grave pericolo. E se stesse per morire?
Non dire sciocchezze, (t/n). Bill è un demone: non può morire.
Questo pensiero ti calma, almeno quel poco per tornare in te e sentire le parole di Mable.
«Dobbiamo sbrigarci. Anche gli altri potrebbero essersi fatti male!».
Annuisci, cercando di mantenere la calma.
«D'accordo» Dice Stan. «Dobbiamo dividerci: Mable, (t/n) e James andate da questa parte. Io e Ford da quest'altra.
Qualcuno di voi ha un orologio?».
Mable e Ford annuiscono.
«Bene. Ci vediamo tra un'ora al palazzo».
«Ma... Un'ora non ci basterà!» Esclami.
«Non importa. Quel che faremo sarà già abbastanza. Adesso andate!».

«Ho paura>»Dice Mable per rompere il silenzio che si è creato tra di voi.
«Ma dai. Smettila di dire cazzate e muoviti>> Ribatte James. <<Cristo, facevamo prima a non cercare quegli idioti!».
«Tra quegli idioti c'è anche mio fratello!».
«Muoviamoci» T'intrometti per zittirli. Avete poco tempo e sicuramente non è il caso di passarlo a litigare.
Iniziate a camminare più svelti, chiamando a squarciagola i loro nomi.
Chiamate, chiamate. Nessuno risponde.
E poi accade di nuovo: la scossa.
Questa è più forte della precedente. Vi butta a terra, non riuscite ad alzarvi e la terra si distrugge nuovamente.
Finalmente finisce, ma un urlo sostituisce il rombo del terremoto.
È Mable.
Una crepa si è aperta sotto i suoi piedi e adesso la ragazza penzola nel vuoto.
Una luce rossa proviene dalle viscere del terreno.
Cerchi di raggiungere la castana, quando un albero già in equilibrio precario decide di cadere proprio davanti a te, mancandoti per un pelo.
«Mable, resisti!» Urli quando la terra inizia nuovamente a ballare.
Questa volta la crepa si apre proprio sotto di te.
Con un urlo ti aggrappi al ramo dell'albero che per poco non ti schiacciava.
«(T/n)!».
Mable, che intanto è stata aiutata da Ford si allunga verso di te, ma sei troppo in basso.
Nessuno riesce a raggiungerti.
«Non ci arrivo! » Urli.
Ti sforzi di non guardare in basso.
«Cerca di sforzarti! Allunga il braccio, coraggio!».
Stan, il più alto, si sporge pericolosamente verso di te, ma le vostre mani non si sfiorano nemmeno.
Crack.
Il ramo a cui sei aggrappata si stacca.
«(T/N)!».
Cadi. Cadi nel vuoto. I tuoi amici si allontanano. Ti allontani da loro, ma ti avvicini alla morte.
E poi tutto si ferma.
Rimani a penzoloni, di nuovo, mentre un braccio forte ti sostiene.
Alzi lo sguardo verso il volto sudato di Crowler.
Anche lui è nella voragine, ma attaccato alla roccia. Ti tira su nel punto in cui è attaccato.
«Spero che ti sappia arrampicare».
Non riesci a rispondere: hai troppa paura.
«D'accordo. Non ti preoccupare: ti tengo. Non ti lascio, prometto».
Trovi giusto il coraggio di annuire e Crowler inizia ad arrampicarsi, tenendoti stretta come promesso.
Finalmente arrivate in cima e ti abbandoni ad un sonoro sospiro di sollievo e abbracci il ragazzo che ti ha appena salvato la vita.
Traditore o no ti ha salvato.
«(T/n)!».
Vedi gli altri, ai quali si sono uniti Dipper e Sock, che corrono verso di voi.
Mable ti afferra le mani e le stringe, come per assicurarsi che tu sia viva e vera.
«Sto bene» Ansimi. «Sto bene».
«Questo posto sta cadendo a pezzi» Commenta Dipper guardando la terra grigia senza erba, gli alberi caduti e il cielo nero. «Dobbiamo andarcene».
«Dobbiamo cercare prima Ginger! Anche lei vive qui!» Esclama ancora Mable con voce incrinata.
«Noi l'abbiamo trovata» Dice Sock cupo.
«E dov'è?» Chiede ancora la castana.
«Le scosse sembrano essersi fermate...» Riflette Crowler.
«Venite a vedere».

Il centro del bosco è il luogo messo peggio.
Il terreno non esiste quasi più e la luce rossa filtra tra i pochi alberi secchi rimasti.
Sembra di essere in un film dell'orrore.
Il peggio arriva quando vedete un grosso scheletro scuro. Le ossa, completamente senza pelle o pelo, giacciono abbandonate come da secoli.
Ti copri la bocca con la mano.
«Andiamocene. Adesso» Dice James.
«Sta diventando pericoloso».

Anche la fortezza sta cadendo lentamente a pezzi.
Come te.
Bill occupa la maggior parte dei tuoi pensieri.
Se la Dimensione che ha creato con la sua magia sta scomparendo vuol dire che gli è successo qualcosa di dannatamente grave.
Ma non lo sai. Non sai nulla. Speri che non sia solo e che sia vivo.
Correre tutti nel salone del portale interdimensionale.
«Dobbiamo raggiungere la casa di Liz e Isabel» Dice Ford azionando il marchingegno.
«Sicuramente Nicholas aveva qualcosa che possa aiutarci».
«Ma non possiamo rovistare in casa loro!» Esclami.
«È per una buona causa, direi» Replica James.
«Perdonate l'ignoranza» S'intromette Crowler. «Ma chi è Nicholas?».
«Il padre di Liz e Isabel» Rispondi.
«L'unico umano di cui io e Bill ci fidassimo. È stato ucciso dai cacciatori. Beh, più o meno».
«Più o meno?».
«Meglio per te che non lo sappia. È gia difficile tenerlo nascosto a Isabel. Credetemi: è meglio non approfondire».
«È pronto» Vi avverte Stan.
Improvvisamente il tetto sopra di voi inizia a creparsi.
Siete appena andati via quando il soffitto crolla.

Centuries {Human Bill Chiper X Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora