I'm not even gonna ask.

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Non te lo chiederò nemmeno.

Sabato, 13 Giugno

C'erano tempi e luoghi adatti ai momenti di intimità, e c'erano tempi e luoghi che non lo erano. Alle 6 del mattino, con il latte versato su tutto il pantalone del pigiama, disteso su un letto disastroso, non era certo un buon momento e luogo.

"Non possiamo fare questo ora," ansimai guardando Harry, le mie guance arrossate.

"Perché no?" disse, "abbiamo tempo."

"Sono le 6 del mattino, sono pieno di vomito di bambino e abbiamo l'alito mattutino," argomentai. Lui sorrise e tornò ad attaccare le mie labbra, ma io voltai la testa di lato, facendo collidere il suo viso con il materasso.

"È solo un bacio," gemette lui, la voce attutita, "un bacio non ha mai fatto male a nessuno a meno che qualcuno dei due non abbia l'herpes, cosa che non credo ci sia nel nostro caso."

Gli accarezzai il lato della testa. "Quello che stava succedendo due minuti fa sarebbe diventato più di un bacio," dissi. Spostò un po' la gamba, e dovetti respingere un gemito quando premette il rigonfiamento che il tessuto sottile delle mie mutande e del mio pigiama non nascondeva.

Sollevò la testa e sogghignò. "Qualcuno è eccitato," disse.

Appoggiandosi su un gomito, mi guardò con valutazione. Io misi la testa di lato per guardarlo, offrendogli un piccolo sorriso. "Scusa," dissi, "non mi sento particolarmente... si."

"Ehi, va bene," disse lui con un'alzata di spalle, "non credo comunque di essere così bello al momento."

Feci scivolare gli occhi sul suo corpo nudo e sui  semplici boxer neri, tossii un po'. "Stai bene, non preoccuparti."

"Mmh, i miei capelli sexy arruffati."

"Mi piacciono i tuoi capelli arruffati."

Sbuffò una risata, ma non disse nulla. Stranamente, non sembrava affatto stanco - le sue palpebre non erano pesanti. Io, d'altra parte, ero davvero pronto a tornare di nuovo a dormire.

"Possiamo tornare a dormire, per favore?" chiesi quindi.

Sembrò che il suono della mia voce lo avesse risvegliato, perché sbatté le palpebre rapidamente alcune volte prima di focalizzare il suo sguardo su di me.

"Huh?"

"Dormi," dissi."

"Oh. Si, giusto," disse, ma rimase sdraiato lì, senza entrare sotto le coperte o chiudere gli occhi.

Sollevai un sopracciglio, ma lui non reagì. "A cosa stai pensando?" chiesi dopo che furono passati alcuni secondi.

Strinse le labbra, sbattendo le palpebre lentamente. "Stavo solo pensando," iniziò lentamente, "che dovremmo prendere una camera d'albergo giovedì."

"Una camera d'albergo?" chiesi confuso, "per cosa?"

"Solo per avere un po' di tempo per noi stessi," disse, "non so se l'hai notato, ma non ne abbiamo molto in questi giorni."

"No, lo so, ma penso che dovremmo abituarci," dissi con un sorriso poco convinto, "nel momento in cui abbiamo deciso di portare Aidan a casa, abbiamo firmato per impegnarci a prenderci cura di un'altra vita per almeno i prossimi quattro anni."

It Beats For Two - [Larry Stylinson - Italian Translation]Where stories live. Discover now