Capitolo 32

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Punto di vista di Mario
Ero appena atterrato a Torino, avevo salutato tutti, mi stavo dirigendo verso il mio appartamento, presi un taxi e durante il tragitto provai a chiamare varia volte Margherita, ma nulla aveva il cellulare spento.
Allora mi venne un'idea chiamai Marta la migliore amica di Marghe sicuramente saranno insieme.
CHIAMATA A MARTA:
mi rispose dopo due squilli...
<< Pronto>> dissi.
<< Marta devo parlare con Margherita devo scusarmi, al cellulare non risponde>>
<< Ti prego Marta! È per il suo be...>> non riuscii a completare la frase che Marta mi chiuse il telefono in faccia.
Bene adesso non avevo l'appoggio di nessuno neanche quello di Marta,  l'unica che potesse farle cambiare idea e farla nuovamente avvicinare a me.

Una volta arrivato a casa ad attendermi c'era Leni e oserei dire menomale... Ero giù di morale e arrabbiato con me stesso per tutto quello che avevo combinato.
Il mio cagnolino mi corse incontro e cominciò a farmi le solite feste.
<< Ehi piccolino! Menomale che ci sei tu!>> dissi abbassandomi per accarezzarlo, lui scodinzolava felice.

Mi stesi nel divano e subito Leni mi raggiunse e si accucciò sopra la mia pancia.

Mi stesi nel divano e subito Leni mi raggiunse e si accucciò sopra la mia pancia

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<< Ehi bestiolina! Ti sono mancato vero?>> chiesi al mio cane.
Lui per tutta risposta abbaiò.
<< Ok! Lo prendo come un si, anche tu mi sei mancato!>> conclusi stringendolo ancora di più a me.
Dopo un po' mi addormentai con il mio cane in braccio.

Punto di vista di Margherita
Il pranzo era finito e così anche la giornata con Marta.
Ci incamminammo verso casa e una volta che arrivai davanti al portone le dissi:
<< Grazie di tutto amour! Ci vediamo domani!>>
<< Ma figurati per te questo ed altro! A domani!>> mi salutò lei prima di incamminarsi verso casa sua.
Entrai in casa e prima di andarmi a cambiare notai un post-it sopra il frigorifero in cui c'era scritto che i miei genitori sarebbero stati fuori tutto il pomeriggio, inoltre a cena erano stati invitati da un collega di papà, per cui io mi dovevo arrangiare.
... Bene, bene, bene... Che si fa?!... Ideona! Doccino e poi pizzaaa...
Pensai a voce alta.
Infatti seguii alla lettera il mio piano, mi andai a lavare, sistemai il borsone, ma sistemandolo mi accorsi che il mio cellulare non c'era e quindi di conseguenza era ancora spento e nelle mani di Marta.
Presi il telefono di casa digitai prima il numero della pizzeria, ordinai la mia cena e poi chiamai Marta.
<< Amoooor dimmi tutto!>> rispose subito lei.
<< Ehi ciao! Volevo chiederti se potevi passare per portarmi il cellulare, che hai ancora nel tuo borsone da oggi pomeriggio>> dissi.
<< Certamente! Ti aspetto, ceni da me?>> chiese poi.
<< No, grazie mille! Preferirei stare da sola>> risposi.
<< D'accordo ci vediamo dopo>> mi salutò infine.
<< A dopo!>> dissi e chiusi la chiamata.
Indossai dei vestiti per uscire, dato che non mi sembrava il caso di uscire con la tuta e andai di corsa a casa di Marta che non era molto distante dalla mia.
Una volta arrivata suonai e Ivaylo mi aprì la porta.
<< Ehiii! Come stai?>> chiese lui, facendomi segno di accomodarmi.
<< Ehilà! Tutto bene, tu?>> risposi entrando. << MARTAAAAAAA! Dov'è il cellulare?>> continuai.
<< Perché strilli sempre! Mi farai diventare sorda, comunque eccoli qui>> disse uscendo dalla cucina con il mio cellulare.
La abbracciai velocemente e mi diressi verso l'uscita di casa.
<< Non vuoi rimanere allora?>> mi domandò Marta.
<< No, grazie mille! Anzi scappo non vorrei che arrivasse la mia pizza e il fattorino non trovasse nessuno>> spiegai salutando i miei amici e camminando a passo spedito verso casa mia.

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