La mattina seguente a scuola cerco Teddy, ma niente sembra scomparso nel nulla. Gli mando un messaggio:
-ma che fine hai fatto, sei scomparso? Sono seriamemte in pensiero per te quando puoi rispondimi, o passa da casa mia o passo io da te-
-sto bene-
Ma perché è così freddo? Provo a chiamarlo, ma dopo qualche squillo scatta la segreteria. Dopo scuola passo da casa sua ma la Joe mi dice che non è ancora tornato. Torno a casa *che cosa gli prende adesso? Perché mi sta evitando?*
Incontro Miranda, una ragazza che va in classe con Teddy, e le chiedo se per caso avesse notizie del mio amico. «Non lo sento e non lo vedo da due giorni, oggi non è venuto neanche a scuola»
«io da ieri pomeriggio non l'ho più visto e mi sto preoccupando, mi ha detto che sta bene, ma non capisco dove possa essere»
«non so come aiutarti Emy»
«tranquilla grazie lo strsso, lo troverò» la saluto e torno a casa.
Preparo il pranzo e papà mi vede pensierosa «cos'hai?»
«tutto bene, ho solo dei pensieri»
«è mezz'ora che fissi il vuoto e non dici una parola»
«sono in pensiero per Teddy oggi non è venuto a scuola e sta poco bene» mento
«sei così pallida in viso, va a riposare ci pensiamo noi qui»
«no tranquillo papà ce la faccio»
«fila a riposare o ti ci porto di peso sorellina»
«agli ordini» sorrido ma mentre sto per alzarmi sento le gambe cedere
Lindo mi sostiene per non cadere «sicura di star bene Emy?»
«si è solo un po' di stanchezza» vado in camera e mi distendo sul letto a pensare a Teddy *il mercoledi ha gli allenamenti di calcio* «Pronto Sabino?»
«Emy dimmi»
«alle 18.30 passi a prendermi per portarmi al capo di calcio?»
«si alle 18.30 sono da te»
«Grazie a dopo». Inizio a studiare e più tardi sento bussare *è lui finalmente*
«Emy posso?» oh è Suamy!
«certo entra» Suamy spalanca la porta, mi abbraccia e scoppia a piangere «ohi calma, che succede?» continua a singhiozzare disperata così la lascio sfogare e lei inizia a parlarmi
«a scuola non va, i miei compagni non mi includono nelle loro attività e delle ragazze mi prendono sempre in giro perché non parlo mai, dicono che...»
«Tesoro mio basta basta, vuoi che venga io a scuola tua?»
«no farei ancora di più la figura della sfigata»
«almeno lasciami parlare col preside»
«è un inetto Emy, non cambierebbe nulla ti prego aiutami ad essere forte come lo sei tu»
«ma io non sono forte Su»
«stai male, sembri un morto che cammina…»
«grazie eh non troppi complimenti tutti insieme altrimenti mi monto la testa» dico ironicamente
«…vorresti piangere per non so cosa, ma nonostante tutti i tuoi problemi sei qui a consolarmi e dami forza»
«sto bene, passerà è solo un brutto momento che sta durando un po' troppo» iniziamo a parlare e finalmente la vedo sorridere un po'. Sabino mi venne a prendere «Suami vuoi venire con me e Sabino? devo parlare con Teddy»
«Ma è una cosa vostra»
«tieni compagnia a Sabino» all'improvviso le sue guance si colorano di un rosso acceso «tutto bene?»
«si è soltanto che mi turba un po' restare sola con Sabino»
«ti piace eh?» le ammicco uno sguardo furbo
«oh non sai quanto Emy è così bello, quando lo guardo e incontro i suoi occhi sento che il mondo non esiste più, ma lui è più grande e non so se potrebbe vedermi come una bambina»
«Suamy fatti notare, l'età è solo uno stupido numero, l'altra sera come si è comportato in pizzeria?»
«È stato lui a propormi di andare in pizzeria perché mi ha vista triste e voleva farmi compagnia»
«vedi è gentile»
«anche con te è gentile»
«allora scopri di più.» La trascino con me, la faccio sedere avanti con Sabino. Povera non parla più, così per farla sciogliere un po' le parlo, «Suamy domani ti va se saltiamo scuola e ce ne stiamo in giro? Sabino tu resti con noi?»
«Emy, e per la giustifica come faccio? ci vuole la firma di papà»
«la firma non è un problema ci penso io» Sabino mi sorride dallo specchio «cosa ridi tu, non hai mai falsificato una firma?»
«no!» ma è poco credibile
«quasi quasi ci credo, bugiardo!»
«ok lo ammetto ho fatto di peggio» scoppiamo a ridere. Inizia a raccontarci che una volta la professoressa lo mandò in presidenza per aver bruciato lo zaino al bullo della classe, che rubava le merende a tutti, lui per non farsi mettere una nota minacció di lanciarsi dalla finestra, la professoressa continuó a scrivere, così lui si lanció giu dal primo piano atterrando sulla nuova auto del preside. Un'altra volta un profssore diede un ceffone ad un suo amico perché aveva risposto male ad una domanda e lui con i suoi amici lo riempirono di botte, è stato sospeso molte volte.
«Quindi ti hanno promosso per disperazione immagino»
«Si ero sempre fuori a giocare a carte con i collaboratori scolastici o nel bagno delle ragazze perché erano tante a cercarmi» lancia un occhiata maliziosa verso Suamy che diventa rossa.
«Ah Complimemti!» lo riprovero
«non prendete esempio da me» ride divertito e appena arrivati agli allenamenti di Teddy mi separo da loro lasciandoli soli.To be continued...

KAMU SEDANG MEMBACA
Just Believe in your dreams™
RomansaShsssssss...Questa storia non ha una descrizione, perció vi chiedo soltanto di chiudere gli occhi e sognare con me. -Emy-