Nel aria c'era ancora un po' di puzza di fumo. Non avevo chiuso occhio. Vaniglia e David stavano ancora dormendo abbracciati, ed io guardavo il petto di Alan che si alzava e si abbassava mentre riposava. Era incredibile come la presenza di quel ragazzo mi infondesse sicurezza, eravamo diventati presto amici e mi chiedevo se Elisabeth lo avesse previsto. Elisabeth...e Nick. In quei giorni non ci avevo più ripensato ma il dolore era ancora lì, impaziente di risalire e di farmi male. Adesso che ci pensavo quando mi ero voltata avevo visto Nick tra le braccia di Elisabeth. Nella mia mente feci uno zoom immagine e capì quello che in realtà avevo avuto sotto il naso tutto il tempo a scuola. Nick e Elisabeth. Come lei lo cullava anche se era già morto. E quando ero entrata in biblioteca, si guardavano intensamente e avevano le mani sotto al tavolo. Cercavano sempre un contatto fisico, per esempio mentre mi mostravano il libro lei gli dava leggere pacche sulle spalle.
Loro stavano insieme. Si amavano. E io avevo spazzato via anche quello. Nick non c'è più ed ora Elisabeth doveva proteggere la scuola da sola e senza qualcuno a cui aggrapparsi. Se lui non mi avesse protetto...se io non fossi esistita, non avrei causato tutto questo dolore. Delle lacrime mi rigavano le guance e mi sfuggì un singhiozzo. Alan mi stava guardando. Mi asciugai in fretta le lacrime e sorrisi.
Alan- Non serve che fai finta di stare bene. Dimmi a cosa pensavi.
Io- Nie.. va bene. Elisabeth e Nick si amavano e adesso che lui si è sacrificato, lei...
Mi venne di nuovo da piangere ma seppi trattenermi. Lui mi guardava comprensivo. Nei suoi occhi neri si vedeva un barlume ma non capì di cosa.
Alan- Ti senti in colpa, però devi ricordarti che pochi sacrifici servono per salvare tante altre persone.
Io- Sì ma qui l'unica che dovrebbe sacrificarsi sono io ed invece sono ancora viva.
Il suo sguardo si fece più duro.
Alan- Se pensavi di morire così da facilitarti le cose e lasciarci nelle mani di quel Mortis allora io non ti conosco come credevo.
Si alzò e se ne andò. Dopo un po' mi decisi e lo seguì. Si era arrampicato su un albero lontano dal accampamento e guardava le stelle. Lo raggiunsi e mi ci sistemai accanto. Le stelle erano bellissime! Alzò un dito e indicò una stella.
Alan- La stella polare.
Io- Alan scusa. Io non volev morire, voglio aiutarvi e proteggervi. E questo il mio compito.
Alan- Scusa accettate. Scendiamo dobbiamo vedere come stanno Vaniglia e David.
Saltò giù. Stava per andare ma io non sapevo come scendere. Lo richiamai.
Io- Alan? Mi aiuti a scendere?
Mi tese una mano sorridendo. Afferrai la sua mano e mi tirò giù, però perse l'equilibrio e cademmo l'uno sul' altro. Ridemmo come matti, ma poi ci ricordammo cosa dovevamo fare e ci alzammo. I due piccioncini erano già svegli. Stavano parlando, piuttosto discutendo.
Io- Ciao.
Vani- Ciao. Keira...io e ...
David- Io e lei dobbiamo rimanere qua.
Io- Qua? Dove qua?
David- Nel bosco. Io devo curare gli animali feriti, raggrupparli...molti sono morti e... devo rimediare i Figli degli animali avranno energie limitate finché almeno una parte degli animali sarà rinata.
Vani- È lo stesso per me. Devo aiutare le piante. Vieni parliamo a sole.
Ci allontanammo, Vaniglia mi prese la mano tra le sue e mi guardò. Sapevo che mi voleva rassicurare, ma non sarebbe andato tutto bene, però lei doveva restare nella foresta e questo lo capivo.
Io- Non servono spiegazioni Vani. Questo è quello che devi fare. Far rinascere la foresta.
Vani- Io... non voglio lasciarti sola.
Io- Ci sono Giaila e Alan con me. Noi adesso dobbiamo partire.
Vani- Rimettere mo in sesto la foresta e poi vi raggiungeremo a scuola. Stai attenta. Ti manderò dei messaggi volanti ogni tanto.
Io- Li aspetterò. Ci rivedremo Vani.
Vani- Certo Keira. Ricordati la tua missione, trovare il tuo equilibrio.
Ci abbracciammo a lungo. Respira i il suo profumo. La prima volta che ci separavamo da circa 10 anni. Alan mi chiamò, lo raggiunsi sopra Giaila e lei partì. Mi girai e vidi Vaniglia e David che si baciavano. La loro immagine si sovrapponeva a quella di Elisabeth e Nick. Caleb aveva ragione, non si può vivere senza amore ma io dovevo farlo. Per il bene di quelli che volevo proteggere.
##################
Vi è piaciuto? Votate e commentate. Ho notato che le fan stanno aumentando e ne sono felice. Se avete qualche critica non esitate a scriverle nei commenti, perché le critiche costruttive mi aiutano.
STAI LEGGENDO
L' acqua della vita.
FantasyMi chiamo Keira ed ho dentro di me il potere dell' acqua. Frequento la scuola di Arti Magiche, insieme ad altri Figli: dei fiori, degli animali, della guerra e molti altri. Il mio potere è raro e speciale. Ma questo potere sarà un pericolo o una ben...