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Il moro si avviò nel locale con un sorriso stampato in viso e, dopo essersi sistemato il grembiule, si avvicinò al bancone.

<<Qualcuno qui sembra contento>> esordì Hoshi, il minore lo guardò e annuì sorridendo <<È per l'esame o...>>

<<O?>> lo incalzò l'altro, che nel frattempo aveva cominciato a pulire i bicchieri per metterli al proprio posto.

<<O è qualcos'altro che ti rende felice?>> domandò. Mingyu, leggermente perso nel suo mondo, a quelle parole fece scivolare la torretta dei bicchieri, riuscendo ad afferrarli in tempo prima che si rompessero. Il rosso ghignò, sapendo di aver fatto centro.

<<Lo hai aiutato tu, quindi perché ora mi prendi in giro?>> piagnucolò.

<<Uno, è divertente. Due, non puoi avere la certezza che io c'entri qualcosa>> rispose divertito.

<<Hyung, sei l'unico a conoscere le combinazioni di tutti>> affermò.

<<Ok sì, ma rimane il fatto che è divertente>> si giustificò.

Dei clienti entrarono nella caffetteria e Mingyu gli si avvicinò cordiale per prendere le loro ordinazioni. Il maggiore rimase per tutto il tempo ad osservarlo. Nonostante lavorasse lì da poco tempo era un buon dipendente, aveva imparato in fretta e sapeva come trattare con i clienti. Per non parlare dell'aumento della clientela femminile dal suo arrivo, le vedeva cercare di ottenere la sua attenzione in qualsiasi modo, ma Hoshi vedeva che all'altro non interessavano. Non era sicuro del suo orientamento sessuale, ma il suo comportamento con le clienti e l'interessamento dimostrato per il suo amico gli facevano ben intendere i suoi gusti.

<<Certo che Wonwoo sembra fargli un buon effetto>> bisbigliò fra sé e sé, con il busto sul bancone e la testa sostenuta da una mano.

<<Parli da solo?>> chiese un ragazzino impegnato a macinare del caffe al suo fianco.

<<Guardalo, è così felice>> disse indicando il minore intento a riordinare alcuni tavoli.

<<Non lo è sempre?>> domandò ancora.

<<Dino, ti dico che è l'effetto di Wonwoo. Mi accorgo subito se qualcuno prova qualcosa per qualcun altro, e lui è cotto>> rispose convinto indicandolo ancora, sbattendo i piedi per terra quasi fosse un bambino a cui la mamma non volesse credere.

<<Ne, ne>> rise guardandolo, tornando a concentrarsi sul suo lavoro <<Non ti accorgi proprio di tutto però>> sussurrò poi, facendo attenzione a non farsi sentire.

<<Cosa?>>

<<Nulla>> sorrise innocente.

<<Hyung>> s'intromise Mingyu, salvando l'altro in calcio d'angolo, sbattendo le mani sul bancone.

<<Ma sei pazzo? Che c'è?>> sussultò Hoshi.

<<Mi serve un aiuto, come posso chiedere a Wonwoo di uscire senza che mi dica di no?>> quasi urlò.

<<Visto?>> disse fiero il rosso al minore, indicando Mingyu che lo sguardò stranito <<Allora, c'è solo un modo>>

***

Il moro continuava a fare avanti e indietro con quel mazzo di fiori in mano. I tre ragazzi avevano concluso il loro turno di lavoro, ma i due, comodamente appoggiati al muro, si erano fermati per accertarsi che non scappasse alla vista del castano.

<<Come posso chiedere ad un fioraio di uscire regalandogli dei fiori? Che non sono del suo negozio poi>> sbraitò in preda al panico.

<<Potrai non credermi, ma conosce bene Wonwoo, e gli piacerà>> rispose tranquillo Hoshi.

<<E se invece me li sbatte in faccia?>>

<<Profumerai>> rispose Dino serio.

<<Per lui è importante il significato di quei fiori, vedrai che ti dirà subito di sì, ancora prima che tu possa proferire parola>>

<<Che significa?>> domandò confuso, osservando i fiori fra le sue mani.

<<Ti fidi di me?>>

<<No>>

<<Yah, vai e basta>>

<<Ma se...se>>

I due ragazzi, stanchi dall'eccessivo tentennare del moro abbandonarono i loro posti e cominciarono a spingerlo verso il negozio di Wonwoo. Mingyu provò a fare resistenza piantando i piedi per terra, ma la neve presente rendeva solo più facile il lavoro dei due.

In quel preciso momento però, Wonwoo uscì dal negozio, si voltò e si trovò davanti la scena del moro che borbottava spinto dagli altri.

<<Precisamente, cosa state facendo?>> chiese. La sua voce bloccò ogni movimento dei tre, Mingyu portò i fiori dietro la sua schiena per nasconderli, dimenticando per un momento che le facce dei due ragazzi fossero proprio lì. A quel movimento Hoshi venne colpito con i fiori, così lasciò la presa sul ragazzo, stessa cosa fece Dino preoccupato dell'altro, questo porto Mingyu a cadere rovinosamente per terra. Wonwoo, che fino a quel momento era rimasto in silenzio ad osservare la scena, scoppiò in una dolce risata, che sorprese l'altro. Era così bello. Il moro si rialzò, e dopo essersi ripulito dai residui di neve suoi vestiti gli si avvicinò, prese un profondo respiro, e gli porse i fiori.

Il castano studiò attentamente i fiori fra le sue mani, sotto lo sguardo dei tre che attendevano la sua risposta, per poi sorridere lievemente. Sfiorò dolcemente quei tanti petali di un rosa pallido che rendevano quel fiore così elegante e delicato.

<<Mi stai chiedendo di uscire?>> domandò curioso.

<<S-se ti va>> balbettò il moro imbarazzato, grattandosi la nuca.

<<Domani è giorno di chiusura, per te va bene?>> chiese. A differenza del suo negozio di fiori però la caffetteria sarebbe stata aperta, e il moro avrebbe dovuto lavorare quel giorno. Stava per rispondere quando Hoshi lo fece al suo posto.

<<No è libero, ho giusto spostato il suo turno con quello di Dino>> disse.

<<Cosa??? Ma... >> il ragazzo non fece in tempo a protestare perché il maggiore lo afferrò per la nuca stringendo leggermente <<Si è vero, domani il tuo turno l'ho preso io>> aggiunse sotto il tocco dolorante dell'altro.

<<Perfetto, allora alle 16:00 al parco>> concluse Wonwoo, assicurandosi che all'altro andasse bene prima di salutare gli altri e procedere verso casa sua.

Nel tragitto continuò a osservare quel dolci e profumati fiori fra le sue mani, continuando a sorridere. Sapeva che fosse stato Hoshi ad aiutarlo, nei loro anni di conoscenza spesso gli aveva parlato dei vari significati di alcuni fiori, ed era sicuro di avergli raccontato che le Peonie, che simboleggiano timidezza, fossero perfette per aiutare qualcuno che non avesse il coraggio di chiedere un appuntamento. 

 

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