threatening love ♛ meanie [hiatus]

four

Erano le quattro e venti e Wonwoo si trovava di fronte all'edificio scolastico. Guardò l'orario sul suo orologio e poi si mise a braccia incrociate, picchiettando insistentemente un dito sul suo gomito.

Dopo qualche minuto vide Mingyu camminare verso di lui lentamente, con le mani in tasca e gli auricolari nelle orecchie. Wonwoo corse da lui e gli tolse la musica, visibilmente arrabbiato.
"Avevi detto alle quattro o sbaglio?" gli disse.
Mingyu rise, posando una mano sul capo di Wonwoo e scuotendogli i capelli. "Sì, quindi? un po' di ritardo non ha mai ucciso nessuno."
Wonwoo si sistemò i capelli. "Magari questa sarà la volta buona." disse, ancora irritato. "Non solo sto ai tuoi stupidi ordini, devi anche farmi perdere tempo? Guarda che io dovrei studiare."

"Ah, Jeon Wonwoo. Ricordi cosa ti ho detto stamattina? E poi non hai bisogno di studiare se poi copi agli esami." Lo stuzzicò il minore, ridendo. Wonwoo sbuffò. "Che rottura di coglioni che sei" sussurrò.
"Scusa? Non ho capito." disse Mingyu.

"Niente. Perché mi hai chiesto di uscire? Dove vorresti andare? Fa freddo."
Il minore sbuffò. "Ma come sei noioso, se hai freddo vieni qua." disse, prendendolo per le spalle e stringendolo a lui. Wonwoo, stupito ancora una volta, spalancò gli occhi. Rimasero qualche minuto in quella posizione.
"Hai ancora freddo?" chiese poi Mingyu. Wonwoo scosse la testa, quindi si staccarono.
"Va bene, ora andiamo." gli sorrise.

Cominciarono a camminare, arrivando fino ad un piccolo bar. Era decorato in modo molto carino, profumava e c'era poca gente. Appena entrati, Wonwoo si illuminò. In un angolo, infatti, c'era una piccola libreria con tanti libri antichi. Mingyu si sedette ad un tavolo mentre il maggiore si avvicinò alla libreria e prese uno dei libri, cominciando a sfogliarlo. Si sistemò gli occhiali sul naso, mentre toccava con delicatezza ogni parte del libro.
"Ti piace questo tipo di libri?" Mingyu sussurrò nell'orecchio di Wonwoo, il quale rabbrividì prima di annuire.
"Sei proprio un secchione." sorrise il più piccolo. "Il tavolo è pronto, vorresti sederti o vuoi stare tutta la giornata qua?" gli chiese.
Wonwoo posò il libro e si recò al loro tavolo.

"Posso sapere perché vuoi uscire con me? I tuoi amici ti hanno scaricato?" chiese il maggiore, girando il cucchiaino nella tazza di caffè che aveva ordinato.
"Ti pare che qualcuno scaricherebbe uno come me?" disse Mingyu. E Wonwoo rise, pensando ad un "sì" ma sapendo di non poterlo dire.
"Perché ridi?" chiese, non capendo.

"Nulla. Allora perché hai voluto portarmi qua? Perché io?"
"Mi sembri interessante ed inoltre dopo un po' i miei amici diventano noiosi."
Wonwoo annuì. "Per me le persone sono noiose."
Quell'affermazione fece sorridere Mingyu. "Ti farò cambiare idea" annunciò, deciso.
"Non credo che ci riuscirai" disse, bevendo l'ultima goccia di caffè rimasta nella tazza.
"Io credo di sì" Mingyu gli fece un occhiolino. "Hai finito di bere? Possiamo andare? Pago io" disse, lasciando dei soldi sul tavolo e trascinandolo via prima che potesse controbattere.

"Guarda che potevo anche pagarlo io, il mio caffè" disse Wonwoo una volta usciti.
"Hai detto tu che ti sto facendo perdere tempo, no? Non mi va che tu perda tempo e pure soldi a causa mia." Wonwoo lo guardò, stupito di quel discorso, e quasi si sentì in colpa.

Mingyu guardò l'orario: erano le sei e mezza.
"Possiamo tornare a casa, ora" disse. "Vuoi che ti accompagni?" gli chiese. Wonwoo scosse la testa, quindi lo salutò con una mano e fece per andarsene quando venne fermato.
"Ah, aspetta" gli disse all'improvviso. Il maggiore si girò confuso, prima di ritrovarsi Mingyu attaccato alle sue labbra. Rimase immobile, possibilmente più sconvolto della prima volta.

Quando si staccò, Mingyu sorrise.
"Allora ci vediamo domani, ed è meglio per te che non ignori ulteriormente i miei messaggi, capito?" gli disse, toccandogli una spalla.
Wonwoo annuì, poi andò via.

Quando fu sicuro che Mingyu fosse lontano da lui, si toccò le labbra.
Il minore non sapeva che quei baci fossero i primi baci che Wonwoo avesse mai dato.