Capitolo 3

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Sono irrequieta, la pioggia non cessa. Ho paura e non è per me. I miei pensieri vanno a Jade, perchè anche se non lo so con certezza nel mio cuore sento che Jade si trova da solo e bagnato in quel maledetto vico. Però non posso fare nulla,io non sono nessuno per intromettermi nella sua vita.
Mi rigiro al lato della finestra e un altro lampo si scaglia illuminando la stanza. Di getto mi alzo e prendo la vestaglia <<Basta,devo andare>> non m'importa se mi respingerà o che mi chiamerà pazza. Lo voglio al sicuro e al caldo.
Indosso le scarpette da ginnastica e cercando di non far rumore scendo giù.
Apro la porta e mi fiondo in auto.
Aziono l'auto e parto.
Sono sicura che si trovi in quel posto,o almeno ora lo spero. Sennò non saprei davvero dove cercarlo.
Mi immergo nella piccola stradina,ma non vedo nessuno. Forse saranno nascosti per ripararsi dal mal tempo. Spengo il motore e scendo,ma non prima di aver preso l'ombrello.
<<Jade,Jade>>urlo, ma nessuno risponde <<Jade,Jade dove sei?>> stringo le labbra <<dove sei?>> ripeto, ma perchè non mi risponde?
<<Signorina>> tremo e strillo dallo spavento, quando mi ritrovo di fronte un uomo.
<<Mi scusi>>sussurro <<per caso conosce un ragazzo di nome Jade?>> lui annuisce <<si,signorina>> mi si illuminano gli occhi <<davvero?e ora sa dove si trova?>> chiedo speranzosa <<si,si è riparato sotto un piccolo balcone fatiscente>> sussulto,potrebbe crollare e farsi male, nelle migliori delle ipotesi.
<<Mi può indicare dove si trova?>> <<si,certo>> mi indica la strada e lo ringrazio di vero cuore. <<Di nulla signorina,sono contento che qualcuno si prenda cura di quel ragazzo>>sorrido fievolmente e gli porgo l'ombrello.<<Tenga>>gli dico <<non è molto,ma almeno può ripararsi leggermente dalla pioggia>> lui mi guarda incredulo e balbetta un <<Grazie>> , ma l'unica a dover ringraziare qui sono io.
Mi dirigo nella direzione che mi ha indicato l'uomo è tutta tremante dal freddo lo trovo disteso a terra che trema<<Jade>> urlo poggiando il capo sul mio ventre. Lui mi guarda esasperato da questa situazione e piange stringendosi ancora più forte a me <<Ella,ti prego se sei un illusione non sparire presto>> gli accarezzo la testa e lui continua <<non ce la faccio più>> mi spezza il cuore e gli bacio la testa ripetutamente <<non preoccuparti, ora ci sono io>> riesco ad alzarlo e ci dirigiamo in auto. Dopo averla messa in moto aziono l'aria calda, ma il freddo sembra essergli entrato nelle ossa. Non riesce a smettere di tremare. Gli appoggio una mano sulla gamba e per rassicurarlo gli dico <<non preoccuparti, stiamo quasi per arrivare>> mi prende la mano tra le sue e me la stringe forte.
Arriviamo e poso l'auto nel garage,non lo faccio ancora scendere perchè prendo prima dei panni da uno scatolone di papà. Li avevamo Messi qui finché lui non fosse dimagrito, ma quel momento ancora non è arrivato. E ora a Jade servono di più.
Ritorno alla macchina, apro lo sportello e dopo essermi messa la tuta sulla spalla destra aiuto Jade ad alzarsi.
<<Tesoro, ora mi devi aiutare però. Non possiamo farci scoprire dai miei genitori>> lui annuisce, ma non risponde. Spero che sia il freddo e non qualcosa di più grave. Entriamo dalla porta secondaria e saliamo piano piano le scale.
La prima cosa che faccio e portarlo in bagno e azionare il termoventilatore. Quando ha l'impatto con l'aria calda geme di sollievo. E io mi rincuoro.
Gli accarezzo la guancia e gli dico <<cominciati a spogliare, vado un secondo di là ad accendere il condizionatore e poi ritorno a metterti l'acqua nella vasca,ok?>> <<si >> sussurra ed esco.
Spero che i miei non si sveglino!
Entro in camere e faccio come avevo promesso a Jade,ma poi sono costretta a cambiarmi,perché anche io come lui sono zuppa.
Quando l'ho visto steso lì mi ha devastata. La realtà è stata molto  più brutta del pensiero, e quando ha pianto per il troppo dolore ero spiazzata.
Io in qualunque modo voglio aiutarlo.
Quando riapro la porta del bagno lo vedo ancora vestito seduto sul bordo della vasca. <<Tesoro,non ce la fai? Vuoi una
mano?>>annuisce e anche se imbarazzata lo aiuto.
Sono tutta rossa in volto,ma non posso lasciarlo fradicio.
Gli alzo la maglia e collabora, e così anche per gli altri indumenti. Quando è totalmente nudo mi volto con la scusa di mettere l'acqua.
Jade continua a non parlare. È stanco e distrutto,
Quindi decido di mettere da parte tutta la mia pudicizia e lo aiuto ad immergersi,
<<Ti senti meglio?>> prendo una spugna dal mio mobiletto e la immergo anch'essa nell'acqua per poi passargliela sul corpo. <<si,ma io non dovrei stare qui>> <<perché? ti ho cercato io, mica sei venuto tu da me>> lo rassicuro,ma lui non è convinto.
<<E i tuoi genitori cosa diranno?>> <<stai tranquillo>> ripeto e finalmente quando si calma finiamo il bagno in silenzio.
<<Jade,qui ci sono i panni puliti, gli asciugamani e il phon. Io ti vado a preparare una tazza di tè caldo per riscaldarti, tu continua con calma qui>> <<ok,grazie>> mi appoggio alla porta e gli dico <<non devi ringraziarmi>>
Scendo in cucina e gli preparo una tazza di tè bollente,poi mi viene in mente che forse non avrà mangiato e gli taglio due fette di muffin di oggi.
Quando è tutto pronto prendo un vassoio e ci metto le pietanze sopra. Risalgo su e mi fermo di fronte la stanza dei miei.
Dormono davvero profondamente! Fortunatamente aggiungo.
Poso tutto in stanza e qui si sta benissimo. Jade non avrà freddo. Solo ora che guardo la stanza mi rendo conto che stanotte dovremmo dormire insieme, ma non fa nulla. Devo far finta che non provo imbarazzo,perchè sennò vorrà scappare.
<<no>> mi ripeto <<ve bene così>>sorrido e ritorno per la milionesima volta in bagno.
Jade è pronto, <<Ti accompagno in camera. Vai a riposarti. C'è un buon tè e dolce che ti aspettano insieme ad un letto accogliente. Io subito vengo, il tempo che asciugo i capelli>> <<no,aspetto qui con te>> <<no,davvero non sentirti in imbarazzo. Vai a riposarti che sarai stanco>> sorrido per rassicurarlo e dirgli che va tutto bene,ma lui scuote nuovamente il capo e io cedo. Si siede sul bordo della vasca e guarda ogni mio movimento.
Li asciugo velocemente e faccio una coda disordinata <<fatto>> dico <<andiamo a dormire>> spengo la luce del mio bagno e piano ci avviamo nella mia stanza.
Tolgo la felpa che ho utilizzato come vestaglia,ma Jade no. Forse avrà ancora freddo.
Mi siedo sul letto e lui rimane impalato <<su vieni>> batto la mano sul letto e lui si avvicina. Gli prendo il cibo e glielo porgo. Come lui lo ha fatto con me, anche io lo fisso, sperando che gli piaccia quello che gli ho preparato.
Mi metto sotto le coperte e dopo un pò lo fa anche lui, ma mi spiazza quando dopo essersi coperto per bene si appoggia sul mio petto e mi stringe forte. Come per cercare riparo.
<<Ti prego, lasciami dormire così per questa notte. Non spostarti>> sorrido e accarezzandogli i capelli gli dico <<va bene,ma ora dormi che sei distrutto>> non so cosa mi prenda,ma averlo tra le braccia è una bella sensazione, e anche se lo conosco da poco ho scoperto e mi sono aperta di più di quanto io abbia fatto con qualunque altro mio coetaneo.

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