Capitolo 22

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"Disturbo?"

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"Disturbo?"

Il mio sguardo si distoglie da ciò che stavo leggendo, fissandosi sulla figura affacciata alla porta, che è Meredith.

"Ciao, vieni pure" le sorrido.

Entra chiudendo la porta dietro di sé, per poi sedersi sul bordo del letto, accanto i miei piedi.

"Come stai oggi?" mi chiede e non posso non notare quanto sia simile al figlio, per qualunque verso.

Sono passati giorni ormai dal nostro primo incontro. Ho avuto modo di fare meglio la sua conoscenza e Tyler, vedendo il nostro andare d'accordo era veramente orgoglioso. Spesso, proprio come adesso, passava a trovarmi portandomi libri, qualcosa da mangiare, farmi solo compagnia e accompagnarmi a fare qualche passeggiata ricevendo strigliate dal figlio che, preoccupato, si metteva in continuazione le mani tra i capelli cercando di convincermi a rientrare in casa.

"Non peggio dell'altro giorno e non meglio di ieri" rispondo facendola sorridere.

"Avevi bisogno?" le chiedo e lei subito si riprende come se si fosse appena ricordata di qualcosa, lanciando un'occhiata al libro tra le mie mani.

"Vedo che già ne hai uno" commenta, lasciandomi stupita.

"Sapevi che la mamma aveva lasciato dei diari?" le chiedo e annuisce mesta.

"Credevo che solo i possessori ne fossero a conoscenza" mormoro.

"Ed è così. Tua madre era molto scrupolosa" mi rivela mostrandomi poi ciò che tiene tra le mani.

"Quello è.." le parole mi muoiono in gola, riconoscendo la copertina.

"Esatto. Questo è uno dei diari di tua madre. Ne ha scritti sei, non so dirti questo quale sia" dice porgendomelo.

Lo poso sulle mie gambe, spostando quello che stavo leggendo, facendo si che prenda il suo posto. La copertina, proprio come l'altro, è in pelle ed è molto rovinato. Le pagine ingiallite dal tempo, ma il laccio di cuoio che lo tiene legato sembra essere ancora intatto se non per qualche punto, ma da proprio l'idea di essere quello originale.

Proprio come negli altri, all'angolo della copertina, il simbolo di riconoscimento del clan delle Amazzoni affiancato da una K.

"Questo è l'ultimo" le dico, passando il polpastrello sul bassorilievo in carattere elegante.

"Li aveva affidati a delle persone fidate, a cui avrebbe affidato la sua e la mia vita. Kayla, Tanana, Pola, Clowdeen, Luna e Ametista e te" rivelo.

"Me lo ha lasciato scritto nel primo diario. Non li ho ricevuti tutti assieme, non sapevo nemmeno chi li avesse. Il primo l'ho ricevuto da Tanana, il giorno in cui mi rivelò di non potermi portare più con se e di aver lasciato la mia custodia in mano a Kayla" le racconto.

Mi lascia una carezza sulla gamba e, senza dire nulla, mi lascia sola, in balia dei miei pensieri.

La mia mano, con un gesto quasi meccanico, corre al laccio che solo ora mi riporta ai lacci usati dalle Amazzoni per i nostri abiti.

Wolf Blood: Sangue Di Alpha (Wattys2017)Onde histórias criam vida. Descubra agora