||Capitolo 17||

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Passò un oretta da quando Luna si addormentò. Alexsander da bravo compagno predestinato, la coccolò per tutto il tempo. La senti risvegliarsi tra le sue braccia, emise un mugugno prima di aprire gli occhi. Luna sbatte la palpebre ripetutamente, per mettere a fuoco cosa avesse in torno, è principalmente dove fosse. Guardo il compagno predestinato aggrottando le sopracciglia. Che era successo? pensò portandosi una mano sulla testa, le faceva male - Ben sveglia - disse Alexsander accarezzandole il viso con un dito. Le guance di lei si accesero in batter d'occhio, lui sorrise a quella visione. Era tornata in se, pensò guardandola mettersi seduta cercando di allontanarsi dalle sue carezze - Dove siamo? - domandò, toccandosi la gola che le pizzicava - Cosa ricordi? - lui le spostò una chiocca di capelli dietro l'orecchio. Lei rimase in silenzio per qualche secondo, cercando di fare mente locale  - Siamo andati ad una festa - disse contandosi le dita delle mani - lui annui - Sono andata al bancone perché ero arrabbiata - lei gli lanciò un occhiataccia, pensando a Taina - Si, poi? - domandò nella speranza che di ricordasse del loro primo bacio. Luna assottigliò lo sguardo su di lui - Ho incontrato Axel e - disse contando un terzo dito sulla mano , ma si bloccò vedendo il ragazzo innervosirsi - Axel? - - Un amico - rispose frettolosa, non doveva dargli spiegazioni - Quando lo conoscerò? - domando a tono duro, Luna alzò un sopracciglio - Non so... forse quando mi fai conoscere Tiana - disse con tono accusatorio, incrociando le braccia al petto - Pensavi che me ne fossi scordata? - lui sbuffò frustrato, voleva che si ricordasse altre cose non proprio quello - Posso spiegare - - Spigare cosa? Alexsander - il suo guardo divenne pungente verso il compagno predestinato - Che avevi un altra relazione con quella li!? - lui sospirò frustrato - Non ho una relazione con lei, a differenza tua - Luna fù sorpresa dalle sue accuse - Io? Io un'altra relazione? Ma ti sei bevuto il cervello? E' già tanto gestire questa! Non ti sopporto manco! - disse stizzita senza dare peso alle parole, che ferirono l'anima del ragazzo che chiuse gli occhi in due fessure - Tu avevi quasi il suo odore addosso! - si accigliò, Luna rimase ancora un volta sorpresa - Appunto quasi, visto che mi aveva passato un bicchiere. A differenza tua! Tu! - disse puntandogli il dito contro - Tu! Hai l'odore di quella cagna addosso! Sai io come mi sia sentita!? Potresti pensarci! - Alexsander deglutì fortemente, 1 a 0 per lei. Luna si alzò di scatto pronta ad uscire nuovamente da quella stanza - Per favore aspetta - sussurrò, lei si voltò leggermente - Aspettare cosa Alex? Credo di aver visto abbastanza. Potevi dirmelo che avevi un altra, non illudermi che fossi l'unica - il ragazzo guardò le spalle di lei abbassarsi sempre di più, pronta ad aprire la porta di quella stanza - Tu sei l'unica per me - la mano di Luna rimase a mezz'aria, mentre il suo cuore di risaldava sentendo quelle poche parole. Valevano tanto per lei - Non ti ho mai voluto illudere, te lo guro, per noi lupi il nostro compagno predestinato vale più della nostra stessa vita, lo senti pure tu, non è vero? - brividi percorsero il corpo di Luna, schiuse leggermente le labbra, era una domanda a trabocchetto. Aveva dubbi sulla sua vera identità, come era possibile? Si era fatta sfuggire qualcosa senza accorgersene? Lei per percepiva perfettamente che il loro legame si era unito del tutto, ma non si ricordava quando e ne come è accaduto. Sarebbe stato più difficile proteggerlo da ora in poi, ma doveva continuare a mantenere il segreto. Si schiari la voce - So che sento le cose diversamente, dovrei avere una dimostrazione di quello che mi dici, le parole vanno al vento se non ci sono i fatti che le rafforzano - sospirò - Io ho salutato solo un amico, a te invece... - lasciò la frase in sospeso, voltandosi per aprire quella dannata porta. Lui colse in pieno le sue parole, voleva dimostrazioni, le avrebbe avute -  Aspetta... - non avrebbe mai immaginato che un giorno avesse fatto quello che stava facendo in quel momento. Alexsander  si inginocchiò a atterra con i palmi della mano rivolti verso di lei a testa china. Sottomettendosi completamente, dandole il potere di far quel che volesse di lui o con lui. I raggi della luna lo incorniciavano nella sua sottomissione nei confronti - C.. che stai facendo? - le tremò la voce,  percepiva il potere che gli stava offrendo, non solo il potere ma anche il suo cuore. Nudo è scoperto. Era impossibile che un alfa si potesse sottomettere a qualcuno di sua spontanea volontà, non si era mai visto. Le si fermo il cuore in gola - Ti lascio libera di andartene è non essere più la mia compagna, se varchi quella porta non ti seguirò - si fermò deglutendo rumorosamente, era difficili da pronunciare - Se tu accetterai di stare con me, non ti prometterò che cambierò perché questo è ciò che sono, potrai fare qualsiasi cosa di me, sappi che hai il mio cuore come la mia vita sono tra le tue mani - guardò il pavimento durante il suo giuramento, udì i passi di lei, sperava che non lo stesse per lasciare. Non sarebbe sopravvissuto a lungo. Luna non fiatò, era senza parole, era un gesto troppo forte. Troppo intenso. Troppo potente. Troppo intimo. Una promessa a vita. Un giuramento eterno di un alfa, infondo, pensò. Si morse il labbro inferiore, involontariamente, è ricordo del loro bacio, accaduto un paio d'ore prima, le passò davanti agli occhi. Le guance si accesero e il cuore accelerò. Il suo primo bacio. Il loro primo bacio. Si portò la mano sulle labbra accarezzandole ricordandosi delle emozioni e sensazione che le aveva provocato. Lei aveva già sigillato un patto con lui in segreto. Era un altro giuramento, da alfa ad alfa. Avanzò verso di lui abbracciandolo. In verità, l'idea di avere il completo controllo di una persona non l'attirava molto, le faceva accapponare la pelle. La privazione del libero arbitrio, non faceva per lei. In quel momento, sotto ai suoi occhi, Alexsander, gli parve un cucciolo indifeso, non in senso negativo, ma un cucciolo che aspettasse solo di essere completamente amato. Amato in tutto il suo essere.

Sola nella foresta della lunaWhere stories live. Discover now