Cap. 55 - Natale

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Bise's Point of View

Erano le dieci quando mi svegliai con un frastuono di pentole che cadevano sul pavimento

Mi tolsi le coperte di dosso, improvvisamente sveglio, per correre alla porta

Nello stesso istante, Kim e Micky spalancarono anche le porte delle loro camere

"Che cosa sta succedendo?!" urlò qualcuno

Ci precipitammo giù per le scale, dove trovammo già in piedi Lore Matt e Mere, che dormivano al piano di sotto

In cucina, accucciata sul pavimento, Cristina stava cercando di sistemare pentole e padelle che erano sparse sulla superficie di marmo.

"Scusate.. stavo sfilando una padella e sono cadute tutte.." stava balbettando imbarazzata.

Solo allora mi accorsi che l'intero mobiletto sopra di lei era vuoto, probabilmente le varie pentole venivano da lì

"Ma sei scema? Potevi farti male" la stava riprendendo Meredith

"Tu stai bene? Ti sei fatta male?" le chiesi io, guardando male la bionda: si vedeva che era mortificata, perché infierire?

Lei annuì piano "Si sto bene.. ho solo preso paura.."

"Beh quella ce l'hai fatta prendere anche a noi" scherzai, raccogliendo un paio di pentole per riporle nel mobiletto.

Lei fece lo stesso, alzandosi in punta di piedi.

Nel suo metro e sessanta, non riusciva ad arrivare al ripiano più alto, cosa che era meno difficile per me.

Sorrisi: faceva tenerezza, guardarla provare ad allungarsi per sistemare il disastro che si era creato

"Lascia faccio io" le dissi, prendendo la padella che aveva in mano per impilarla con le altre

"Ma si può sapere cosa stavi facendo a quest'ora? Stavamo ancora tutti dormendo. Avevamo detto di mettere la sveglia tra mezz'ora" continuò Meredith, probabilmente scocciata per il brusco risveglio

Prima di rispondere.. si voltò verso Lorenzo

Non rimase a guardarlo, semplicemente girò la testa verso di lui prima di tornare a guardare Mere.

Eppure si era voltata proprio verso di lui.

"Non riuscivo a dormire e ho pensato di cucinare qualcosa" le rispose sistemandosi i capelli, nervosa

Alzai un sopracciglio. "Non riuscivi a dormire?"

Lei si voltò verso di me, abbassando lo sguardo

Tra quei due era successo qualcosa,

"E hai deciso di preparare un pranzo di Natale?" scoppiò a ridere Naomi

Alzai lo sguardo, in effetti alle sue spalle, sul tavolo da pranzo erano stati disposti più piatti e contenitori contenenti cibo

"Hai deciso di svuotare il frigo?" esclamò Giacomo stupito

"E' che.. mi sembrava carino fare una cosa fatta bene.. insomma.. è Natale. E a Natale si festeggia" continuò lei "Scusate forse è una cosa stupida.."

Sorrisi: perché si banalizzava sempre così?

Non avevo dato molto peso alle festività, al pranzo, alle decorazioni.

In fondo.. essendo lontano da casa era difficile pensare di passare le feste in modo.. normale.

Mi guardai intorno: sui mobili e sulle finestre erano stati attaccati dei fili di lucine colorate, che si arrotolavano intorno alle tende e agli stipiti delle porte.

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