16•capitolo

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Vi consiglio di ascoltare la canzone, a me fa pensare a loro 😊

Elena:

Senza fare una piega, lui si avvicina a me, seguito dalla bionda accanto a lui. I miei occhi oscillano tra lui e lei, sento un peso sul petto nel vederlo insieme ad un'altra. Non mi era ancora successo di vederlo con qualcuna che non sono io e, non posso non ammettere di provare un fastidio. Rimembro il momento in cui mi disse che mi tradiva, ho immaginato più volte la ragazza con cui mi aveva tradito, adesso che ne ho una davanti immagino le mani di Alessio che la toccano, esattamente come facevano con me. E fa male, non posso negare anche a me stessa quanto possa fare male. Sentirsi tradita dal proprio uomo, dalla persona che ami è la cosa più dura che si possa sopportare, soprattutto se avevate qualcosa di tanto profondo insieme.

"Ehi ciao Elena", sorride con noncuranza, come se nulla fosse. In realtà non sta facendo nulla di strano, è con una ragazza, ma perché mi rode così tanto?

"Ciao", dico, fingendo che la situazione non mi stia logorando dentro.

"Sapevi già dov'ero e sei venuta per vedermi prima?" Fa un sorriso sghembo. Lo trucido con lo sguardo, mentre vedo la ragazza che ci osserva senza dire una parola.

"Povero illuso!", sbuffo innervosita.

"Alessio, noto che il sarcasmo non è mai svanito", esordisce la mia amica.

"Oh ma ciao Miriam, quanto tempo!"

"Si pensa, l'ultima volta ti stavi scopando una in discoteca!" Dice per provocarlo, ma questo provoca solo in me un forte mal di stomaco che mi chiude le vie respiratorie. Abbasso lo sguardo, mentre sento quello di Alessio che mi taglia come fosse lama.

"Osservi tanto ciò che faccio, vuoi provare tu per caso?", la prende in giro.

"Va bene", dico per tagliare il discorso che mi sta infastidendo, ma che non posso nemmeno dire la mia sennò penserebbe che sono gelosa. "Si è fatto tardi!", esclamo alzandomi dalla sedia. Lui mi guarda negli occhi, che io non guardo, e mi morsico il labbro per trattenere i sospiri che tengo rinchiusi per non mostrare il fastidio che sto avvertendo.

"Finisco con lei e ti raggiungo a casa?", mi chiede con un filo di voce. Sembra che qualcosa lo turbi.

"Come vuoi!"

Giro le spalle per andare verso fuori, ma lui mi ferma, stringendo il mio braccio con la mano. Mi volta verso di lui, ma ancora non lo guardo negli occhi.

"Tutto bene?", mi chiede con voce sommessa. Alzo gli occhi sui suoi che mi stanno guardando come un cucciolo in crisi d'affetto, e annuisco.

"Certo, a dopo!" Dico, staccando il mio braccio bruscamente e girando ancora le spalle ad Alessio, per tornare nella mia auto.

Usciamo fuori, io e Miriam non parliamo, quando ad un certo punto prende a parlare lei.

"Quanto è stronzo! Come hai fatto a starci tanto tempo". So bene che lo dice per rabbia, perché lei era la prima a tifare per noi due fin dai tempi delle superiori. Lei diceva sempre che io e Alessio eravamo predestinati a stare insieme, e che si vedeva lontano un miglio che quando eravamo nella stessa stanza non potevamo fare a meno di guardarci. Il problema è che ha deluso entrambi, nessuno delle due si aspettava il comportamento di Alessio.

"Dai calma, lui può fare quello che vuole". In fondo è vero, io mi sono rifatta una vita, è normale che anche lui lo faccia. Quando ho passato il mio tempo con lui non avevo pensato a questa opzione, ma vederlo con un'altra persona mi ci ha fatto pensare.

"Si è vero, ma non lo sopporto. Si scopa ogni donna che trova basta che respiri!", dice nervosa.

La guardo e sento ancora una fitta in pieno stomaco, lei si gira e divarica gli occhi castani.

Paura d'amare (COMPLETA IN REVISIONE)Where stories live. Discover now