Pranzo

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Alfredo è un ristorantino italiano, davvero piccolo e intimo, in cui io e Liam abbiamo trascorso il nostro primo appuntamento.

Quella sera è stata semplicemente perfetta.

Abbiamo parlato di tutto, ci siamo raccontati i nostri segreti, abbiamo scherzato e ci siamo baciati senza interruzioni da parte di dinosauri.

Il che, per noi, è davvero un record.

Davanti alla porta del locale, mi fermo un secondo per prendere un respiro profondo. Anche se viviamo insieme da un po' di tempo, non mi abituerò mai a lui: mi sento così scioccamente felice.

Forza Liv!

Spalanco la porta ed entro a testa alta e passo spedito. Subito mi viene chiesto il cappotto da una graziosa ragazza col volto tempestato di lentiggini: glielo porgo con un sorriso di ringraziamento per poi avviarmi al tavolo di Liam.

Il mio capitano è seduto ad un tavolo posto a lato della sala, in un angolino defilato, ma, non appena i suoi occhi azzurri incontrano i miei, si alza e mi scosta la sedia in un gesto di galanteria.

《Grazie》mormoro, un poco imbarazzata senza capirne il perché.

《Dovere, splendore》replica lui, totalmente a suo agio.

Gli rivolgo un luminoso sorriso a cui lui risponde prendendomi dolcemente la mano.

《Mi sei mancata stamattina》mi racconta, sottovoce.《Sai che ho dovuto aiutare Connor a districarsi dall'albero? Chissà come il ragazzo si era incastrato fra i rami e non sapeva più venirne fuori...》

Liam sospira, rassegnato, mentre continua ad accarezzarmi le nocche. Appoggio il mento sul palmo e lo guardo, beandomi della sua figura e ricordando il nostro primo incontro.

《Porta pazienza... Sai com'è fatto Connor...》commento, scostandomi un poco da lui per l'arrivo del cameriere.

Si tratta di un ragazzo giovane e dall'aria smarrita, che sembra essere al suo primo giorno di lavoro. Gli occhiali che porta nascondono i suoi occhi chiari e limpidi.

Mi fa tenerezza.

《Grazie》dico quando mi porge il menù, anche se è al contrario.

Il cameriere appoggia quello di Liam al tavolo e poi si eclissa come se qualcuno lo avesse spaventato.

《Devi finirla》rimprovero il mio compagno, che sta facendo finta di nulla.

《Di fare cosa, tesoro?》mi domanda lui, alzando appena gli occhi dalla carta dei vini.

《Vuoi farmi credere che non gli hai rifiliato il tuo miglior sguardo assassino?》ribatto, storcendo la bocca di una smorfia di disappunto.

Liam mi risponde con un sorriso angelico che mi fa sospirare, rassegnata: è geloso anche se non ne ha alcun motivo.

Mentre scegliamo le pietanze, un caldo silenzio ci avvolge e il mondo all'improvviso scompare: ci siamo solamente io e il mio compagno.

Niente lavoro.

Niente emergenze mondiali.

Niente dinosauri.

Un attimo perfetto che viene infranto dal ritorno del cameriere. Liam ordina ravioli ai funghi e bistecca al sangue mentre io un bel piatto di carbonara seguito da una tartare di manzo. Lo shopping natalizio mi ha messo appetito.

Non appena il ragazzo si allontana, Liam mi versa un bicchiere di vino per poi proporre un brindisi.

《A te, meraviglia. E ai dinosauri, ovviamente》sorride sarcastico, probabilmente ricordando tutte le nostre spedizioni.

《A noi》ribatto, sfiorando il suo calice con il mio.

Lo sguardo di Liam si riscalda mentre sorseggiamo il vino. Lui intreccia le lunghe dita alle mie e rimaniamo mano nella mano, crogiolandoci della reciproca compagnia.

《Allora...》esordisco, quando il cameriere impacciato ci serve i primi piatti.《Come mai ha voluto pranzare con me oggi? Di solito reputi il pranzo una perdita di tempo a causa del nostro... lavoro...》

Gli occhi azzurri di Liam scintillano di pura felicità mentre si gusta i suoi ravioli, rimandando la sua risposta. Dal canto mio, continuo a mantenere l'attenzione su di lui senza lasciarmi fuorviare dalla bontà della carbonara che sto mangiando.

《Amo passare il mio tempo con te. A casa abbiamo sempre gente e Connor...》L'uomo si stringe nelle spalle con fare noncurante.《Qui, invece, sei tutta mia.》

Il suo sorriso soddisfatto non me la racconta giusta eppure non saprei quale altro motivo potrebbe nascondersi dietro al suo invito a pranzo.

《A cosa stai pensando? Sento il rumore delle rotelline del tuo cervello fin qui》mi prende in giro lui, appoggiandosi allo schienale della sedia imbottita.

《Al fatto che sono troppo paranoica》dico la verità prima di potermela rimangiare.

Un'ombra oscura lo sguardo limpido di Liam per un attimo, ma poi i suoi occhi tornano gioiosi.

《Essere paranoici è un'ottima cosa col nostro... lavoro... Però oggi non devi preoccuparti di nulla. Devi solamente essere felice.》

Come se fosse facile...

《Ogni tanto lo sono troppo e mi aspetto che tutto scompaia...》mormoro con un filo di voce.

Oddio...

È il giorno di Natale...

Perché non riesco a godermi la festa?

Avverto il pollice di Liam carezzarmi la guancia accaldata, facendo svanire la tristezza che mi aveva momentaneamente catturata.

《Sei così paziente e dolce con me...》commento, baciandogli il palmo prima te lui ritragga la mano.

《Ti amo》mi spiega lui con una semplicità disarmante.《A questo proposito...》

La curiosità scalcia via i residui dell'attimo oscuro che mi aveva predata.

Il cameriere, silenzioso spettatore del nostro pranzo, porta via i piatti vuoti e si ritira in cucina.

Davanti ai miei esterrefatti occhi, Liam si alza, mette una mano nella tasca dei pantaloni e ne trae una scatolina blu.

Non può essere...

Il mio compagno mi fissa con un sorriso che gli aleggia in volto e poi si inginocchia di fronte a me.

《Liam...》dico senza fiato dall'emozione che travolge il mio cuore, annegandolo.

《Liv...》Lui sussurra il mio nome con amore e infinita dolcezza.《Da quanto ti ho vista la prima volta ti sei insinuata nel mio cuore come mai mi era accaduto nella vita. Dopo la morte di Lisa, ho giurato a me stesso di non affezionarmi mai più alle persone però tu hai abbattuto tutte le mie barriere. Ti amo, Liv, ora e per sempre. Quindi... Vuoi sposarmi?》

La scatolina, ora aperta davanti ai miei occhi umidi di lacrime, contiene uno splendido anello d'oro bianco con incastonato un diamante rosa dalle mille sfaccettature.

《Liam...》Una lacrima scivola, calda e salata, lungo la mia guancia, cadendomi in grembo.《Tu... Sì! Certo che ti voglio sposare!》

Mi alzo di scatto e gli getto le braccia al collo, stringendolo a me, per poi baciarlo.

Non mi interessa se gli altri avventori del locale ci vedono.

Io e Liam ci amiamo e voglio gridarlo al mondo intero.

Tutto il resto non ha importanza.

Anomalie Gli ExtraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora