Insieme anche dopo la morte

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Uno, due, tre, quattro, cinque, quanti erano?

Non lo sapeva, aveva perso il conto, ma non gli importava, gli importava solo continuare.

Sei, sette, otto, ormai non gli dava più fastidio.

L'unica cosa che gli dava fastidio era il ritorno di quei due che gli avevano fatto tornare in mente le medie.

Gli odiava, gli odiava tantissimo, ma non quanto lei... lei che gli aveva distrutto la vita, che l'aveva fatto crollare, lei... lei che odiava con tutto se stesso, ma per cui allo stesso tempo provava pena.

Erano i sensi di colpa che l'avevano convito a stare zitto, a soffrire un'altra volta in silenzio causando il ritorno del suo autolesionismo. Nonostante sapesse che non doveva farlo lui lo faceva, l'autolesionismo era l'unica cosa che gli dava conforto, sempre che il dolore si possa chiamare con un termine così affettuoso, cosa che lui aveva dimenticato da anni ormai.

Nelle ultime settimane aveva tentato spesso, troppo spesso, il suicidio fallendo miseramente visto che ogni volta qualcuno o qualcosa glielo impediva.

Continuo con i tagli, finché...

"Signorino Adrien la cena è pronta"

"Arrivo!"

Disse nascondendo il coltello e coprendosi le braccia con, come minimo, venti tagli ciascuno.

Scese le scale e andò a cena con un unico pensiero in testa: finire in prima possibile la cena, tornare su e ricominciare a tagliarsi e perché no? Tentare nuovamente il suicidio, magari, questa volta sarebbe stata quella buona.

Anche se gli sarebbe mancata Marinette, che ai tempi delle medie chiamava Lady Rossa o Lady Del Sangue, con cui stava da, ormai, quattro anni, ma aveva preso la sua decisione ormai. Voleva morire e niente e nessuno lo avrebbe fermato, neppure la sua Lady e il suo migliore amico: Plagg.

Andò in camera, salì sulla finestra e lo fece.

Sentì un dolore tremendo solo per qualche secondo per poi chiudere gli occhi, stava morendo ed era palese!

Respirò per l'ultima volta nella sua, breve, vita e chiuse gli occhi con un leggero sorriso sulle labbra, finalmente aveva lasciato questo mondo crudele, ma prima sussurrò, per l'ultima volta:

"Ti amo Marinette"

Il mattino seguente, quando Gabriel uscì per dirigersi al suo ufficio, lo vide, vide suo figlio in una pozza di sangue.

Corse da lui e lo scosse con tutta la forza che gli era rimasta in corpo dopo lo shock, ma niente.

Ormai suo figlio era deceduto da più di sei ore, era inutile insistere, suo figlio non c'era più, come sua moglie.
.. doveva accettarlo.

Una settimana dopo ci fu il funerale di Adrien e l'unica che non era venuta era Marinette e perché? Semplice, perché appena saputo la notizia aveva deciso di raggiungerlo e così, quando i suoi uscirono di casa, lei si conficcò un coltello nel cuore, morendo sul colpo.

Sapeva perché Adrien l'aveva fatto e, sinceramente, l'avrebbe voluto fare anche lei, ma visto che affianco a lei c'era lui ci aveva rinunciato. Ora invece... non aveva più senso continuare, non aveva più nulla che la teneva legata a questo mondo, neppure le sue migliori amiche Tikki e Alya.

E così anche lei respirò per l'ultima volta nella sua, breve, vita.

"Adrien aspettami, sto per raggiungerti"

Disse prima di chiudere gli occhi per sempre.

Loro sarebbero rimasti insieme per sempre, niente e nessuno gli avrebbe separati, neanche la morte.

Angolo fan sfegatata...

Se Aledale04 se lo sta chiedendo la risposta è si. Questo capitolo è ispirato a quella storia che abbiamo scritto insieme un po' di mesi fa

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