Capitolo 1

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Fa troppo caldo per essere il 22 di maggio, poi tutta questa folla che spinge e grida non aiuta. Inizio a pentirmi di aver accettato di accompagnarla, ma è così felice. Vederla sorridere così mi fa passare ogni cattivo pensiero.

-" Allora, sei contenta?"
-" Siiiii! Grazie grazie grazieeee!" Margherita, la mia migliore amica, mi butta le braccia al collo e mi abbraccia forte.
-" E ci mancherebbe, per quanto mi sei costata!"
-" Ma dai brontolona. Anche tu volevi fare un viaggetto in queste zone no? "
-" Si, ma io volevo vedere Manchester, non il concerto di Ariana Grande a Manchester."
-" Non è la stessa cosa?" mi dice con fare innocente.
-" No, non lo è! Poi guardati in giro...sono tutte bimbette  e noi a 21 anni siamo qui."
-"Per la precisione, quasi 22. Lo dici anche tu che ho tante belle qualità, ecco,questa non è tra quelle ahahah."
-" Direi di no..."

Siamo qui dalle 8 di stamattina e nonostante l' alzataccia, siamo lontane dal palco, al centro del grande prato che adesso non è più verde, ma rosa, un colore che inizio ad odiare. Rosa sulle magliette, rosa sui cappellini, rosa sulle borse, è ovunque.

E pensare che avrei potuto girare per le strade della città e conoscere qualche bel ragazzo. Per di più mi sono giocata i soldi delle vacanze, questa sarà la mia vacanza e per aggiungere la beffa al danno, sono partita dopo aver litigato con mia madre, altamente contraria a questo viaggio.

-" Cate? Mi stai sentendo? "
-" Eh?"
-" Ecco, devo ripetere tutto. Ti chiedevo come sta andando tra te e Giulio."
-" Scusa, ma tu me lo vieni a chiedere proprio qui e proprio prima di un concerto?"
-" Dobbiamo perdere tempo in qualche modo no?"

Un altro dei suoi " pregi" è quello di essere un po' svampita, mentre io sono molto più con i piedi per terra, ma è per questo che ci vogliamo bene, perché ci completiamo. E pensare che la nostra amicizia è nata da un odio profondo.

Proprio non la sopportavo, sempre ricoperta di attenzioni, sempre più carina, sempre più brava,fino a quando un giorno, alle medie non è diventata per prima una donna. Sfortuna volle che le venisse il ciclo, per la prima volta, in classe. Ricordo benissimo le risate dei ragazzi, la chiazza di sangue sulla sedia e il suo imbarazzo.

Non so perché, ma nonostante il disprezzo, non riuscivo a ridere della cosa, anzi, mi dispiaceva. Così la accompagnai in bagno e le diedi i pantaloni di ricambio che portavo sempre con me quando facevamo educazione fisica. Non dico che sia stato un patto di sangue, ma da quel giorno siamo sempre state amiche.

-" Con Giulio niente, non sono più sicura di niente, sono troppo gelosa e lui non fa niente affinché io non lo sia. Mi sto trasformando in quello che non volevo essere."
-"Una fidanzata rompiballe?"
-" Esatto"
-" Naaaa tranquilla, già lo eri!"
-" Ah-ah spiritosa! Tu invece?"
-" Io? Tutto bene. Sandro vuole andare in vacanza insieme."
-" Voi si che siete una bella coppia! "
-" Non so sai...ho paura che tutto questo sia un sogno e che tutto possa svanire nel nulla. "
-" Ma no. Lui è in innamorato perso, morirebbe senza di te."
-" Ci sarai se mai avessi bisogno di qualcuno che raccolga i miei pezzi?"
-" Sono qui, ad un concerto per poppanti, sotto il sole. Cosa ti fa credere che non lo farei?!"

Mi abbraccia forte. Non siamo quel tipo di amiche che si chiamano con nomignoli dolci e che si dimostrano sempre affetto, ma in certe situazioni non mi dispiace ricevere un suo abbraccio.

Prima che il discorso possa finire, il concerto inizia e Margherita si trasforma completamente in una seguace di quella coniglietta in pantaloncini sexy. Le lucidi accendono, le grida aumentano,come anche gli spintoni.

Del fumo esce da dei macchinari sul palco e la faccia della cantante è su tutti gli schermi. La mia amica grida incessantemente e inizia a piangere dalla gioia.

Le canzoni non sono proprio brutte,così decido di mettere da parte il mio buon senso e di partecipare alla festa e sembra che Margherita apprezzi la cosa. Tutti si divertono, cantano e ballano, ma poi qualcosa cambia.

Un rumore più assordante della musica si insinua nelle nostre orecchie. Non è più il fumo del palco a farsi strada tra la folla e non sono più spinte verso il palco quelle che mi buttano a terra.

Tutto diventa nero, le mie orecchie fischiano e non capisco più nulla. Ho tutti i sensi annebbiati, ma qualcosa mi spinge a resistere. Margherita!

-" Marghe! Marghe dove sei?"
Sono l' unico pesce a nuotare controcorrente, ad occhi chiusi e con forti colpi di tosse a causa del fumo e della polvere che si sono alzati. " Margherita!!!!"

Il rosa è diventato rosso, un rosso troppo vivo, troppo umano, per i miei gusti. Il viso delle persone ne è completamente ricoperto, oltre alla polvere e alle lacrime.

Inizio ad avere paura, non capisco cosa sia successo e dove stiano andando tutti. Poi un altro colpo. Cado ancora a terra, ma poi, in un momento di luce, vedo la mia amica. Grido ancora il suo nome, più e più volte e per miracolo lei, finalmente, si gira.

Sembra mi abbia vista e che stia correndo verso di me, così mi alzo ancora una volta e cerco di raggiungerla, ma prima che possa riuscirci, una luce fortissima la allontana da me e mi scaraventa lontana.

Ora è vero che non sento più niente e vedo a malapena. Io stesa a terra, come una stella ormai caduta, mi ritrovo a pensare che forse non rispolverò mai i problemi con il mio ragazzo, che non potrò mai restituire il libro di arte a Mergherita e che non potrò fare pace con mia madre.

Tutti mi stanno calpestando, non sento più le gambe e le mani, quasi non sento più dolore. Con le ultime forze, apro gli occhi e fisso in alto, il cielo al tramonto. Degli uccelli volano, forse rondini. A loro affido la mia preghiera.

Poi più niente, solo buio e silenzio. Un freddo e silenzioso buio.

L'angolo di Melissa
Dopo la serata di ieri, dopo aver sentito quella meravigliosa canzone, non potevo non lasciarmi ispiarare e così ho deciso di scrivere una seconda FF sul nostro Ermal Meta. Spero vi piaccia 😘😘

Oltre tutto Oltre la gente-Ermal MetaOnde histórias criam vida. Descubra agora