Lungo il mio cammino, verso il mondo umano, osservai cose davvero strane, le persone piangevano per tristezza, come era successo in Paradiso con mio fratello, facevano cose ingiuste, tradimenti,bugie, dolori ecc. Allora mi chiesi, dove andassero queste anime dopo la morte, quelle pure buone andavano in paradiso, ma quelle che facevano cose ingiuste?Mentre camminavo tra le vie umane, di una città, vidi un gruppo di ragazzi che fumavano, e aggredivano una ragazza, cosí corsi verso lei.
"Lasciatela stare! "
Il ragazzo che stava molestando la ragazza, si girò verso di me. Ghignò comcininado a ridere.
" cosa vuole nostra signoria? Non romperci, vattene se non vuoi andare all'ospedale. Capito?". Feci una smorfia di disappunto, mentre lentamente mi avvicinai a loro "ho capito, ma perché le fai male, lei cosa ti ha fatto? "
" non credo che siano affari tuoi. Ma scusa non hai un po' di sale in zucca? Noi siamo in cinque tu invece sei solo uno, quindi vattene se non vuoi finire all'ospedale. "mi rispose rude.Ma perché le fa male? Cos'è questo male?
Sentivo una strana presenza violarmi ogni singola particella dentro il mio corpo.
Una forza mai sentita.
Mi ricordai le parole di mio Padre: dovevo fare la cosa giusta. Dovevo salvarla.Ma come avrei potuto evitare il male senza affrontarlo?
L'adrenalina, fino ad allora mai provata, si irradiò in me, gonfiando le vene, le quali cominciarono a diventare sempre più evidenti e scure.
Lascia a me questa faccenda.
Chi sei?
Lo scoprirai presto, ma adesso mostriamo a questi chi é il capo!!E involontariamente, mi avvicinai al ragazzo.
"ancora tu? Va bene te la sai cercata!! Ragazzi, giochiamo prima con questo qua!!"Ma prima che potesse farmi qualcosa, gli afferrai il polso sbattendolo contro il muro, come fosse fatto di cotone.
I suoi compari si lanciarono sguardi sorpresi, ma sottovalutandomi un altra volta, si precipitarono su di me.
"Statemi lontano.. non voglio farvi del male. Non sapete chi sono...""e chi sei? Sentiamo? Io sono il capo di questa banda e sono il piú temuto di tutta la città tutti hanno paura di me, e tu dal nulla credi di farmi male?!!"
"quando uscirai dall'ospedale, ricordati il mio nome.. Ok? "
" ma chi ti credi? Chi sei? "
" IO SONO LUCIFERO!!! "
" ahahahahaha... Si e allora? cosa mi vuoi fare " Lucello" ? "
Cominciarono a ridere,ma quella sensazione mi pervase di nuovo. Non riuscivo piú a controllarmi.
Presi il ragazzo con una mano, e gli diedi un calcio nello stomaco, e solo dopo due secondi stesi gli altri.
Erano svenuti, che perdevano sangue.La ragazza, mi si avvicinò, tutta piena di lividi.
"g-grazie, Lucifero! "mi ringraziò sorridendo. Come faceva?
Ma allora aveva sentito. E come se fossi tornato da un altro pianeta, le ricambia quel sorriso rasserenato con uno dolce.Aveva un paio di occhi neri, lucidi come perle, capelli lisci e setosi ed infine un sorriso spettacolare.
"Non avrei mai potuto lasciarti da sola "lei ricambio con un altro sorriso. Un sorriso bellissimo piú bello dello stesso paradiso.
" grazie tante.. se non ci fossi stato ora potrei essere pure morta." Pur avendo subito delle aggressioni sembrava serena in quel momento. Diede un occhiata notando l'ora."Vorrei rimanere a parlare ma ho un impegno urgente. Ci vediamo Lucifero!"
" sarebbe bello" sussurrai.
E scomparse dietro l'angolo del vicolo.
Ero certo che l'avrei rincontrata.Si fece buio nella Terra, così andai verso dei barboni che si riscaldavano, perché faceva freddo anche se non sentivo niente. Mi avvicinai e mi accorsi che erano seduti attorno a un fuoco, se non mi sbaglio. Era bellissimo. Un rosso, giallo, e arancione, insieme che ballavano, era una cosa che non avevo mai visto di persona solo nei libri, e nelle immagini. Era bellissimo quel calore che scaldava il corpo.
Era quasi innocuo, se per il fatto, che uno degli uomini si scottò.
Stava gridando, quando un suo compagno lo aiutò con dell'acqua.
Mi sentivo bene, a sentire qualcos'altro oltre alla felicità dei sorrisi.
Questo era un'altra felicità ed era molto piú divertente, sia perché le anime cattive venivano punite, sia perché mi facevano ridere. Ma da chi? Chi era il capo, che puniva questi uomini? Io dovevo scoprirlo.Avevo solo il timore che non esistesse.
Esisteva nel mondo umano il male e il bene. Ma non c'era un luogo per le anime dannate. Con la testa piena di domande ritornai in paradiso.
Andai al tempio."Padre, ho delle domande che devo porti"
"dimmi figliolo. Lo so che hai delle domande per me ed Io ti risponderò subito senza perdere tempo.
Ti stai chiedendo perché gli uomini fanno del male? Giusto? Anche se sono pochi c'è ne sono perché il male serve per l'equilibrio. Sono dei principi che tu non potresti comprendere, ma che servono per poter portare vita. Se qualcuno commette dei peccati da quei peccati potrà imparare e migliorare."" ma Padre, dove vanno le loro anime?"
"le anime dei dannati peccatori, diventano cenere, mentre quelle pure salgono fino la Paradiso "
" ma questa non è una adeguata punizione per tutti i peccato che hanno fatto. Non sarebbe giusto.""La peggior punizione per un anima è la totale scomparsa da questo universo"
"Ma Padre, perché non possono essere puniti con gli stessi peccati che hanno commesso da vivi?"" Lucifero, ti ho detto che dovevi ascoltare la cosa giusta e secondo te é la cosa giusta?"
" se vuole la mia risposta definitiva... si, credo che sia la cosa giusta"
" vuoi un capo? Allora lo incontrerai presto figlio mio. Attendi e ricordati sempre di seguire il tuo cuore"
"si padre"
Uscii dal tempio, tutto confuso.
Cosa dovevo fare?.
Non lo sapevo piú ormai.
Andai a casa mia.
Dove c'era Gabriel che dormiva, e Reina che leggeva un libro di miti, e Michele che cucinava qualcosa.
"ciao fratellone, dov'eri? "
Mi chiese Reina.
" ero andato a fare una passeggiata sull-" mi fermai di colpo, perché temevo che se le l'avessi detto, lei mi avrebbe seguito la prossima volta che ci sarei andato, e io non volevo.
Ero pronto a dire una cosa non giusta.
Una bugia.
" ero andato a fare una passeggiata, per le vie del regno e a parlare con qualche anima"
Lei annuì continuando a leggere il libro.
Occhi grigi, capelli biondi, corporatura minuta ed un voglia sul collo a forma di un ala. Reina era piaciuta da molti angeli, ma lei era una tipa diversa dagli altri, e quindi non le andava bene nessuno.
Mentre avanzavo verso camera mia, mi chiesi perché avessi detto quella bugia, era la prima volta. Mi sentivo strano ma anche bene, perché non volevo nessuno davanti alla mi strada, ognuno a farsi gli affari propri.Dopo un po' Michele mi raggiunse in camera come ogni sera a parlare del piú e del meno.
Finché non andò a dormire.
Io non avevo sonno perché ormai ero un angelo adulto in confronto a loro che necessitavano di cibo, sonno per crescere.
A me non serviva, ma potevo, e mentre la notte passava pensavo a tutto quello che era successo.
Al salvataggio, al fuoco, al benessere del male, alle anime dannate non punite.Volevo punirle. Volevo portare giustizia.
Aiutatemi! Cosa possa fare? Cosa mi succede?Fai quello che senti.
Chi sei?
Sono un'altra tua parte, che é nata da poco, prima occupava solo quella angelica, ma adesso la tua anima é divisa nel bene e nel male.
Cosa sai dicendo?
Che io sono il male?No, ma che per colpa tua, il male sta crescendo nel mondo umano, ma le anime non vengono punite abbastanza... Non credi?
Si é quello che penso da un pò, l'ho detto a Dio, ma lui non vuole darmi retta, mi dice di fare, la cosa giusta.
E la cosa giusta é far pagare a tutte quelle anime dannate. Non ti sembra?
Si hai ragione, dobbiamo distruggere il male col male.
Feci un sorriso maligno a me stesso guardando il soffitto, blu, a causa della luce della Luna. Io stavo cambiando, e cominciavo ad odiare le stupide regole di Dio, anch'io ero molto potente e avrei creato un mondo tutto mio.
E pian piano chiusi gli occhi.Buongiorno!!!
Da qua vedremo come Lucifero cambierà totalmente.
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I AM LUCIFER (In Revisione)
AdventureLucifero il primo figlio dell'Onnipotente, perfetto,bello, buono, e tutto quello che si può desiderare dalla perfezione. Una vita eterna e senza mancanze. Ma come per il resto del mondo, anche lui finirà per accettare la sua sorte; quella di essere...