VIII

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Hoseok e Taehyung si diressero verso la camera di quest'ultimo. Hobi era incantato dalla bellezza del ragazzo di fianco a lui, era perfetto, un personaggio degli anime. 

*Hoseok alla scrittrice*"Cara scrittrice...ti odio, non potevi fare la vkook come al solito? dovevi far innamorare proprio me? E mò chi si toglio più 'sta sensazione di dosso!?" 

Scrittrice"Ma... a me piace di più la Vhope... scusate vkook's shipper, vi voglio bene😘"

Vabbè torniamo a noi.

I due ragazzi entrarono nella stanza e Taehyung si stese sul letto con la testa appoggiata su grembo del più grande che, nel frattempo, si era seduto sempre sul letto

V"Hobi ti vedo strano, che hai?"

H"Tae, tu cosa sei, sai che non è normale quello che abbiamo visto quando ci siamo conosciuti?"

Il più piccolo spalancò gli occhi. Sapeva che prima o poi doveva spiegarglielo.

V"Ok, te lo dico, allora... 

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🌺Il resto di questo capitolo è strutturato in modo strano, per cui vi spiego. 🌺

La parte di Jungkook e della Vhope non centrano nulla l'una con l'altra se non per l'argomento, immaginatevelo tipo film. Jungkook a destra, in una stanza, e la Vhope, a sinistra, in un'altra.

Spero di essermi spiegata😓😓
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Inizia la parte complicata eh

Io non sono umano, sono un demone, mentre gli Hyung sono umani per metà. Questo perché le loro madri erano sorelle, umane, mentre i padri erano demoni. Durante una missione i miei genitori, allora già sposati, e i padri degli Hyung sono andati nel mondo umano. Lì i padri di Jimin e Jin hanno incontrato le rispettive anime gemelle. Erano felicissimi. Ma, purtroppo, erano umane, e i demoni non potevano stare con gli umani. Fatto sta che, allora, per scappare dagli altri demoni che si sarebbero messi in mezzo ai loro rapporti, tutti, compresi i miei genitori, si nascosero in questa casa, dalla quale nessuno poteva uscire.
Pochi anni dopo è nato Jin-Hyung e, dopo due anni, io e Jimin. Eravamo bambini sorridenti. I nostri genitori pensavano di vivere, finalmente, in pace.
Ma non fu così, ci rintracciarono e i miei genitori ordinarono alla madre di Jin di nasconderci, allora noi avevamo rispettivamente 3 e 1 anno, e portarci al sicuro..."

Tae era sull'orlo delle lacrime, così Hoseok lo abbracciò, un abbraccio semplice ma che per entrambi significava qualcosa. Protezione, qualsiasi cosa succederà, loro ci saranno sempre per aiuto. Tae scoppiò in un pianto isterico. Hoseok voleva consolarlo e dirgli che l'importante era che lui stava bene. Ma sapeva che non sarebbe servito, così rimase in silenzio ascoltando il pianto del più piccolo che voleva sfogarsi.

Jungkook, annoiato a morte, decise di farsi un giro in casa, in fondo aveva rotto così tanto le palle per venir lì e fino a quel momento aveva visto solo il piano di sopra e la biblioteca. Entrò in quest'ultima perché, il giorno prima, aveva notato una piccola porticina la quale all'interno trovò una scala a chiocciola che lo portò in soffitta , dove avevano incontrato Taehyung o, per essere precisi la statua di Taehyung. Vagò per un po' curiosando in qualche scatolone qua e là, finché non trovò una scatolina che gli suscitò curiosità.

T"Non è finita..."

H"N-non sei obbligato"

T"No no voglio togliermi questo peso dal petto *sospira* allora... 

Dopo la morte dei miei genitori si prese cura di me, e di Jimin, la zia Collie, la madre di Jin, lei mi raccontava delle loro avventure e che erano persone fantastiche e piene di vita"

Tae si alzò in piedi barcollando un po', per il mal di testa causato dal pianto di pochi minuti fa, si avvicinò alla scrivania e aprì il cassetto sotto di essa, prese una foto e si avvicinò, di nuovo, al letto ri-mettendo la testa sulle cosce del maggiore. Mostra la foto a Hobi.

H"Sono loro?"

Jungkook si sedette su una vecchia cassapanca, dopo averla spolverata con un panno trovato lì intorno.

Quella scatolina in legno con rifiniture d'oro e la scritta a fianco "House of Demons", lo incuriosiva alquanto, la prese scrutandola con mille domande per la testa:  Cosa c'era dentro? Poteva aprirla? Era scortese frugare qui?

"Kookie, che ci fai qui?"

Jungkook, sentendo quella voce, nascose la scatola nella giacca in fretta.

JK"Woah! Hyung, che spavento! Non farlo più"

Jimin, allarmato dagli strani rumori provenire dalla stanza dove si trovava il più piccolo, era corso in soffitta, agitato.

JM"TU che spavento, sai che casino fai da qui!? Pensavo fossi Clover*"

JK"CHI!?"

JM"Nulla"

JK"Ah... Ok, piuttosto, come va con lo Hyung?" chiese con il suo solito sorriso da bambino.

Jimin si sedette di fianco all'amico.

JM"Yoongi? Uhm...Non lo so, non penso di piacergli"

Kookie alzò le spalle "Prova a baciarlo, poi vediamo" 

La foto ritraeva la famiglia Kim, quando Tae aveva ancora un anno, una donna dalla carnagione chiara e i capelli scuri, occhi grandi e sorriso stupendo, bellissima, teneva per mano, a destra, il piccolo Tae, e a sinistra lo teneva un uomo, il padre, anche lui carnagione chiara e capelli più scuri della moglie, il viso uguale al ragazzo che in quel momento teneva in mano la foto.
Il bambino nella foto aveva la faccia simile a quella del padre e i lineamenti gentili della madre.
Non è cambiato molto, per Hoseok era sempre bellissimo, e ora sa anche da chi a preso.

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*Clover - personaggio di un libro ("Il Giardiniere" di Nathasha Preston) L'ho messo perché il mio personaggio rispecchia quasi il comportamento di quel personaggio. 

Avete ascoltato il mixtape di Hobie!! È così cucciolo, adoro quella canzone, PUNTO!❤❤❤

House of Demons (completa)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora