Il momento dello scambio (parte seconda)

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Far si sfregò le mani

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Far si sfregò le mani. "Sono un boscaiolo. Stavo andando a casa per riporre gli attrezzi, ma ho sentito il rumore di un aeroplano. Era assordante e sembrava vicino a me. Ho alzato lo sguardo e ho visto un punto arancione nel cielo. Si stava avvicinando al terreno e sono riuscito a distinguere le urla di un uomo..." S'interruppe e poi riprese a parlare: "Non dimenticherò mai il tonfo che ho sentito, era... inumano!"

Portò una mano sugli occhi, come se volesse cancellare quell'immagine.

Nella mente del commissario si formò tutto il puzzle: il copilota aveva scoperto Pip e forse aveva litigato con il pilota, che aveva tentato di scappare buttandosi con il paracadute. A causa della colluttazione, il telo non si era aperto e ciò aveva causato la sua morte. Ben doveva solo capire la direzione dell'aeroplano e decise di recarsi in aeroporto, alla torre di controllo.

Durante il viaggio, spiegò la sua idea ad Aura e le promise che avrebbe riabbracciato suo figlio.

"C'è un punto della tua teoria che non mi convince" spiegò la donna con aria riflessiva. "Perché il copilota ha litigato con il pilota?"

Ben continuò a guardare la strada. "Beh, perché voleva il flauto!"

Aura si voltò verso di lui; era scettica. Mise le mani conserte. "Quindi, secondo te, il copilota ha riconosciuto lo strumento della leggenda e lo voleva tenere per sé, ma la presenza di Pip ha scombinato i piani, giusto?"

Ben annuì, ma lei non era d'accordo; il suo istinto le diceva che c'era altro, un motivo più profondo e difficile da capire.

Poco dopo, arrivarono alla torre di controllo. 

Non appena giunsero davanti ai tre funzionari che si occupavano di sorvegliare la posizione dell'aeroplano, ricevettero una brutta notizia: non riuscivano più a monitorare gli spostamenti del mezzo. I dispositivi a loro disposizione erano funzionanti e ipotizzarono che qualcuno là sopra avesse disattivato i collegamenti.

All'improvviso uno degli addetti al decollo e all'atterraggio ricevette una chiamata dall'aeroplano e la mise in vivavoce.

Un uomo parlò con voce bassa, ma nello stesso tempo decisa e fredda: "Il pilota dell'aeroplano è in possesso del flauto. È precipitato con il paracadute vicino alla cima dell'Altopiano maggiore: trovate lo strumento e portatemelo! Ci vediamo alle sette accanto alle tre rocce, nel punto in cui il fiume Mekong e il Nam Khan si intrecciano. Non cercate di ingannarmi o il ragazzo morirà!"

Ben e Aura rimasero sconvolti.

Dopo un attimo di incertezza, i due riprovarono a formulare un'ipotesi: il pilota aveva rubato il flauto che il copilota aveva trovato. Avevano avuto una colluttazione e poi Hoàng aveva lasciato l'aeroplano, trovando la morte.

Aura teneva la testa tra le mani e Ben l'abbracciò; avevano poco tempo per scoprire la verità.

La tensione era salita e il cuore della donna batteva più forte del solito: suo figlio rischiava di morire.

Chiave: verità e menzognaWhere stories live. Discover now