seven

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Erano circa le cinque di mattina quando uscii di casa.

La brezza mattutina mi investii in pieno e mi fece rabbrividire.
Sembrava che il tempo rispecchiasse il mio umore.
Cupo e freddo.
Sentii una presenza accanto a me.
<Come mai il bradipo ha deciso di svegliarsi prima oggi?> Rise.
Abbassai lo sguardo non avendo il coraggio di guardarlo.

Lui capendo il mio disagio decise di stare zitto.
<Stai andando dove penso io?>
Annuii. Mi mancavano le parole.
<E sei proprio sicuro di ciò che stai per fare?> Strinsi i pugni.
<No, ma vedo come soffri in questi giorni. Vuoi solo essere lasciato in pace.> Lui provò a toccarmi, ma io mi scansai.

<YoonGi, ti prego. Io posso sopportare tutto. Non voglio che tu soffra-> Non gli feci finire la frase e mi misi le mani alle orecchie.
<ZITTO! STA ZITTO!> Iniziai a camminare più velocemente, ma io lo vedevo. Sempre e dappertutto.

Arrivai davanti al cancello del cimitero e mi sbrigai a raggiungere la sua tomba.
<Ribadisco: ne sei proprio sicuro?> Lui era girato di spalle e guardava il posto in cui giaceva il suo corpo, ormai inerme.
Rimasi zitto e mi sedetti accanto a lui.

<Sai perché la neve è bianca?>
Non capivo. Cosa c'entrava?
<Perché non ricorda più il suo colore.> Lui sorrise continuando a guardare davanti a sé.
<Già, e tu me la ricordi. Pallido, freddo e amato da tutti, ma che non ricorda il vero se stesso. Ma sai, anche la neve prima o poi si scioglie per dar spazio a paesaggi illuminati e verdi. E prima o poi succederà anche a te.>
Guardai verso l'alto.
<Vuoi dire che diventerò un paesaggio di qualche anime di cui sei ossessionato?>
Lui rise sonoramente per poi scuotere la testa.
<No, voglio dire che quando mi lascerai andare il ghiaccio che ricopre il tuo cuore si scioglierà. Troverai altri amici, una ragazza, un lavoro... Pensaci. Tu con dei bambini per casa.> Storsi il naso.
<Bleah, io non sono fatto per questo genere di cose.>
Lui dissentò.
<Tutti gli esseri umani sono stati fatti nascere per questo. Vedrai, arriverà anche il tuo momento.>

Abbassai il capo e poi lo girai verso di lui.
Anche lui si girò verso di me e sorrise.
<Ti ho voluto bene bro...> Delle piccole scie di acqua gli solcarono il viso.
<Anch'io. E te ne vorrò per sempre.> Piano piano la sua figura si inietidiva.
Mi ritrovai anche io in lacrime.
Mi avvicinai alla sua tomba e la accarezzai.

Non m'importa se ero l'unico a poterti vedere e sentire vicino.
Non m'importa se mi hanno preso per pazzo tutte quelle volte in cui ti parlavo e sembrava parlassi all'aria.
Non m'importa se io adesso sono qui, davanti un fottuto dottore, che mi tartassa di domande.
M'importa solo che tu rimanga sempre nei miei pensieri.
Perché tu eri, e sarai sempre, il mio punto di forza amico mio.
E sta tranquillo che ci rivedremo molto presto.

-My space-💭
Salve!
Per chi non lo avesse capito:
SeokHyung in realtà è morto. Ma Suga, non essendo pronto a lasciarlo andare, cercava di immaginarlo ancora vivo.
Sì, in questa fanfiction YoonGi è un problematico a livelli stratosferici. :)
Non mi dilungo perché onestamente non ho tanta voglia di spiegare. Credo che il resto si sia capito.
Più avanti revisionerò il capitolo.
-YoonJi☆

||snow↫ [min yoongi] (✔)Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt