Di bene in meglio

470 41 11
                                    

CAPITOLO 11

DI BENE IN MEGLIO

~~Sono le 3 di pomeriggio e ancora nessuna traccia di Horan, inizio a pensare che si sia dimenticato, probabilmente adesso è da qualche parte con i suoi amici circondato da belle ragazze, SICURAMENTE si è dimenticato.

Non posso darla vinta ad Eugenio, eppure è così.

Nei giorni in cui ero a casa non si è fatto vivo, né un messaggio né una chiamata, l'ho incrociato a volte sul pianerottolo, ma non mi ha neanche calcolata.

"Facciamo il conto di ciò che mi resta- dissi tra me e me- i miei idoli mi snobbano, l'amore della mia vita si dimentica di me, e giusto per non farci mancare niente il mio migliore amico mi odia, ma che bella giornata!" Non mi resta nient'altro da fare se non buttarmi a capofitto nel mio letto a piangere aspettando che Cher venga a darmi un sistemata prima di ripartire.

Ripartire, non sono neanche sicura di voler tornare, perché tornare? Stare lì a farmi prendere in giro? Comincio a pensare che sia stata tutta una grandissima montatura. Massì certo, loro facevano i carini con me finquando erano davanti alle fan o a una telecamera, insomma si ritorna al punto di partenza. Che sciocca, illudermi di essere davvero loro amica. Ma allora io cosa sono per gli One Direction?

Troppe domande, non ho neanche voglia di pensarci, mi butto nel mio letto per i prossimi 4 giorni e chi s'è visto s'è visto.

...

Non so bene che ora sia, credo le 5, improvvisamente i mio cellulare inizia a lanciare notifiche a random. Che pizza, ma chi ha da scrivere così tante cose su twitter? Guardo la mia TL ed è tempestata di messaggi tipo "Che carino @.@" "Che dolce +_+" .... Ma chi? E perché?

Guardo le notifiche:"Più di 20mila persone hanno ritwittato un tweet in cui sei menzionato"

Apro il tweet, chissà di cosa si tratta.

Tweet di @NiallOfficial :"Waiting for my little girl outside her house. @OnceInALouTime_ I am Hungry Hurry Up!!"

In allegato una foto di casa mia vista da fuori il cancello.

Sorrido... Poi piango, poi rido, ripiango, salto sul letto, grido come un'isterica. Corro in bagno e mi levo il mascara colato, mi ritrucco, mi vesto, lavo i denti, grido di nuovo. Corro freneticamente alla finestra, mi fermo un attimo, mi ricompongo e la apro con una certa nonchalance, eccolo là, in fondo al vialetto, subito dietro al cancello, circondato da fan, è seduto su una vespa nera. Appena apro la persiana si leva un grido, Niall incita le fan a continuare, poi le fa zittire e grida:

"Te ne eri per caso scordata?"

"Ehm... è complicato"

"Facciamo che me lo spieghi appena scendi"

Corro freneticamente giù dalle scale, corro, inciampo, smadonno, ricorro, grido, salto e scendo di nuovo.

Arrivo davanti al portone e mi fermo, mi prendo ancora un secondo per ricompormi, e apro la porta. Percorro il vialetto come se stessi sfilando alla settimana della moda indossando gli abiti di Armani, tutti gli occhi puntati su di me, tutte quelle persone che dapprima mi avevano trattato male, ora eccole qui che sembrano sbavare nel vedermi arrivare.

Ma non ha importanza, a pochi metri da me c'è lui. Apro il cancelletto e mi precipito tre le sue braccia, resto lì, imbambolata, a guardarlo fisso negli occhi mentre mi abbraccia, lui non ricambia lo sguardo, ma non mi importa.

"Dai allora salta su" mi porge un casco.

"Ma che?!"

"Che hai non ti fidi?"

Where do broken hearts goDove le storie prendono vita. Scoprilo ora