21 (parte 1)

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Dopo aver mangiato il dolce rimaniamo per qualche altro minuto. Damiano saluta i suoi genitori e lo stesso faccio io. Appena usciti troviamo la macchina che ci sta aspettando.
Ci porta verso il motel in cui alloggiamo ancora per una notte.
Saliamo in camera, mi butto a capofitto nel letto a faccia in giù.

« sei stata troppo zitta questo tempo, cos'hai?»

« niente , sono stanca»

« non liquidarmi con un inutile "niente" so quando hai qualcosa che non va»

« ci sono rimasta male...Dopo il litigio di fronte ai tuoi genitori»

« lo so... Sono stato un'idiota a non smetterla prima che degenerasse»

« è anche colpa mia...lo sai»

« di entrambi allora» sorridiamo e ci abbracciamo.
Cosa che non ci è solita fare.

Il tempo passa in fretta e noi siamo già arrivati all'hotel.
Rientriamo nella nostra stanza dopo tre giorni di assenza.
Tutto intatto come lo abbiamo lasciato.
Porto la valigia nella camera da letto e la lascio ai piedi del letto.
Tolgo i vestiti e metto su un paio di pantaloni da tuta. Certo che fa caldo qui, l'aria condizionata non è stata accesa.
Appena torna si blocca qualche secondo a guardarmi e poi fa un piccolo sorrisetto.

« cosa guardi? Non hai mai visto un reggiseno sportivo o cosa, Carrara?»

« no. È diverso. Non ho mai visto una donna bella come te»

« attento che stai riuscendo a farti perdonare!»
Ridacchia per poi togliersi scarpe e t-shirt

« comunque ti capisco, fa un caldo qui»

« hai acceso l'aria?»

« un minuto fa, lasciala partire dai» mi accomodo su di lui per guardare la televisione.
Sono ormai le cinque sto pomeriggio e mi sto quasi addormentando ma ad un tratto un forte crampo all'addome mi fa piegare in due.

« cosa c'è?»

« una fitta allo stomaco, niente di che»
Poco dopo il senso di nausea si prende possesso di me. Corro come non ho mai fatto verso il bagno.
Vengo seguita da lui tutto preoccupato.

« shh, dai tranquilla» mi accarezza la schiena

« distanza di sicurezza per te do almeno un metro»

« non fa niente, nel bene o nel male, era così, no?»

« e »

« e cosa?»

« nel bene E nel male»

« ah giusto»
« senti Clara... I crampi, la nausea.... Non è che.. beh»

« no»

« come fai ad esserne così certa?»

« perché mi succede sempre quando sono nella mia settimana d'inferno»

« ahhhh, ma allora, perché non lo hai detto prima? Stava per venirmi un infarto.»

« sei un po' giovane per un infarto»

« hai ragione...» « vuoi che ti faccia qualcosa di caldo? Un thé? latte caldo? »

« ti sembrerà strano ma l'unica cosa calda di cui ho bisogno sei tu, ho bisogno di essere coccolata, 24 h su 24h, intesi?»

« si signor capitano!»

« non ho sentito bene»

« si signor capitano!»

« siamo ufficialmente dei bambini» mi prende in braccio, spegne la televisione nel salotto e mi porta in camera da letto.
Mi passa una sua felpa, mi giro di spalle e tolgo il top per poi mettere la felpa. Si mette sotto le coperte, mi accomodo su di lui e finiamo di guardare il film che stavamo vedendo in salotto.

« quindi per questi giorni devo farmi prete?»

« meglio di no, non sono visti tutti di buon occhio, e poi tu vestito da prete sei troppo sexy, ti scambierebbero per uno stripper dell'addio al nubilato.»

« e allora cosa?»

« suora»

« suora?!» « ti sembro forse una donna?»

« nessuno ti vede se stai in un convento»

« sai una cosa, meglio che rimango me stesso, dovrò solamente placarmi. Per un po'»

« ecco bravo»

« lo so»

« cosa sai?»

« che sono bravo»
Sbuffo e roteo gli occhi al cielo.
Certe volte è veramente impossibile da sopportare. Ma all'amore non si possono mettere le redini.


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Sto per addormentarmi quindi
Solo una parte.
Oggi è stato l'ultimo #DAMIANOFRIDAY
I'm feeling so sad.

Un bacio

La vostra,
Bijou❤

RECIPE FOR THE LOVE {DAMIANO CARRARA}  BAKE OFFWhere stories live. Discover now